☩ TRENTOTTO ☩

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☩ D E S P E R A D O - APOCALISSE ☩XXXVIIIcome faccio a farmi desiderare?

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☩ D E S P E R A D O - APOCALISSE ☩
XXXVIII
come faccio a farmi desiderare?

Si avvolge veloce attorno al palo: il caldo di quei giorni di piena estate la fanno sudare più di prima, ma non ci pensa mentre abbatte e sfoga tutte le energie su l'unica cosa che la mantiene ancorata a una sorta di stabilità, mentre il suo corpo...

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Si avvolge veloce attorno al palo: il caldo di quei giorni di piena estate la fanno sudare più di prima, ma non ci pensa mentre abbatte e sfoga tutte le energie su l'unica cosa che la mantiene ancorata a una sorta di stabilità, mentre il suo corpo si tende, gira, si inarca, gli addominali stressati al massimo e così le braccia che la fanno girare sempre con più forza. Ripensa alle scopate con Judith, ai litigi con Maggie, al pugno dato a Judas. Ripensa a Trevor e quel pensiero la fa ballare in quella sala vuota con ancora più rabbia ed energia.

Voglio baciarlo

Come le è passato per la mente un pensiero simile non sa ancora spiegarselo; prova ad accantonarlo e a martoriare il suo corpo su quel palo finché non renderà sé stessa un involucro fatto di niente, finché non si toglierà dal corpo la vergogna nell'aver davvero desiderato che Trevor la guardasse, questa volta nuda di tutto. Quella stessa sera ha riempito la vasca, già gelida, di ghiaccio e ci si è tuffata dentro, sperando di morirci per la volta buona; ha provato a lavarsi via quel desiderio che la mangia, si è strofinata la pelle fino a non sentire più nulla, si è data piacere nel letto ancora bagnata di acqua fino a quando non si è addormentata, stremata. È passata una settimana, quel desiderio non si è in alcun modo quietato, anche se non ha più cercato Trevor, e non può andare avanti così: quel desiderio la divora, quella consapevolezza la distrugge, cercare continuamente gli occhi di lui e non averne abbastanza la fa sentire folle. Allora si è ributtata nell'unica cosa che la sa ancora allontanare da quel mondo costruito su misura per farla stare male: si è affidata al palo anima e corpo, ha lasciato per terra tutti i suoi desideri e le preoccupazioni che le fanno attorcigliare lo stomaco, si è rifugiata addosso a quel palo liberando tutte le energie che conserva, sperando che finito quell'allenamento non sentirà più le gambe né i pensieri. Desiderare un uomo la fa impazzire: lei non è fatta per questo, lo sa bene; il suo corpo è intoccabile e perfetto, bellissimo e desiderabile. È lei che fa impazzire gli uomini, lei che stringe tutto di loro tra le mani fino a lasciarli senza fiato per terra; e allora si chiede quale sia il suo problema in quel momento, perché Trevor la veda davvero come un'amica, e lei di lui vuole vedere solo quello che non si ammette; perché, più cerchi di farsi desiderare, più lui non sembri in alcun modo rispondere o volerla, e alla fine finisce che l'unica che ne vuole ancora di più è proprio quella stripper che spera di sfaldarsi la pelle a furia di strisciare il corpo contro quel palo.

𝐃𝐄𝐒𝐏𝐄𝐑𝐀𝐃𝐎Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz