Capitolo 15 - Paura I

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«Cavolo, ma tutta questa gente?» sbotta Aki, allungando il collo per scrutare la fine della fila.

«È una partita importante». Mi guardo intorno: i tifosi dei Royal si distinguono dalla maglia rossa con il marchio della corona della regina mentre gli avversari dal berretto verde con un simbolo che pare un albero, o magari è un trifoglio, non riesco a vederlo bene.

«Sì, lo so, ma non abbiamo mai trovato tutto 'sto casino all'entrata».

«Beh, ho saputo che il sito per prendere i biglietti online è stato disattivato dopo neanche mezz'ora. Vedrai che la maggior parte devono solo mostrare la prenotazione». Per le altre partite sono riuscita a comprare i nostri biglietti in anticipo, però questa volta ho avuto così tante cose per la testa da scordare di farlo e Aki non ci ha pensato.

Prendo il portafoglio dalla borsa e lo stringo fra le mani. Non vedo l'ora di entrare e di vedere Elián. Quando mi sono svegliata avevo così tanta voglia di scrivergli "buongiorno" da aver fissato lo schermo del telefono fino a un istante prima di salire in macchina, ma non sapevo se avesse il mio numero e avevo paura di disturbarlo.

Ancora non credo alla realtà. I ricordi di ieri sera urlano impazziti, eppure ho bisogno di un'altra conferma.

Aki sospira e la guardo, è da stamattina che è pensierosa. Non ha sorriso neanche una volta e non mi piace.

«Cosa c'è?» mormoro facendo qualche passo avanti.

Mi rivolge un'occhiata veloce, sarà la quinta volta che glielo chiedo e ha sempre sviato, ma adesso non può più negare il nervosismo. Sbuffa. «Blake voleva riservarmi il posto».

Spalanco gli occhi. «Davvero? Fra le file per i conoscenti dei giocatori?» Aki annuisce senza guardarmi. «Accidenti! E me lo dici così? È un grande gesto».

«Ho detto no». Incrocia le braccia al petto, l'espressione dura non le si addice affatto.

Sospiro. «Aki...»

Avanziamo ancora, per fortuna la fila scorre.

«Secondo lui, mi sarei dovuta sedere fra i posti che tutti sanno essere riservati a nome suo come fossi... cosa? Si sa che offre biglietti gratis alle ragazze che si porta a letto e io non voglio essere scambiata per una di loro, soprattutto perché noi non andiamo a letto insieme. Non siamo niente, a dirla tutta». Scruta i dintorni, rifugge il mio sguardo per non farmi notare quant'è delusa, ma lo capisco benissimo.

«Non è vero e lo sai. Ti ha offerto un posto sotto gli occhi di tutti per rendere pubblico il vostro legame. Non pensi sia un bel passo avanti?»

Scuote il capo. «Mi ha solo concesso qualcosa che è stato di tante altre e io non me ne faccio niente. Non sarò una qualunque e se a lui non sta bene, possiamo anche chiudere tutto. Stiamo solo sprecando tempo». Le parole dure nascondono tutt'altra emozione. Se davvero contasse così poco per lei, gli avrebbe chiesto da tempo delle spiegazioni sulla loro relazione, ma non lo fa per paura che tutto finisca sul serio.

«Penso che dovresti essere sincera con lui».

Aki mi scruta. «Cioè? Sai che non mi nascondo dietro le bugie».

«Un'omissione può essere una bugia», le dico pensando alla mia di omissione, «e tu non gli hai mai detto qual è il tuo desiderio. Ormai avrà capito che non sei come le altre, ma forse non riesce a immaginare che...»

«Non posso dirglielo» m'interrompe. «Blake mi ha fatto capire più volte e poi mi ha detto esplicitamente che vuole fare sesso con me, ma io...» Sospira. «Forse devo davvero chiudere e basta, prima che le cose si facciano complicate. Sono ancora in tempo» mormora con sguardo perso nel vuoto.

Chiamami per nome - Call me by name [Completa]Kde žijí příběhy. Začni objevovat