Capitolo 7 - Solo per questa volta - I

5.2K 193 36
                                    

«Sun». La voce di papà è ovattata. «Sun, tesoro, svegliati. Devi mangiare qualcosa».

Mangiare? Non voglio. Sono stanca. Ho tanto sonno.

Mi sento accarezzare la testa e provo ad aprire gli occhi, ma le palpebre sono pesanti. Anche il corpo è pesante.

«Ehi. Ti ho portato il pane tostato con la Vegemite che ti piace tanto. Ne vuoi un po'?»

Lenta, mi rannicchio di più sotto le coperte, nascondendo al di sotto anche il viso.

Papà sospira. «Lascio qui il piatto. Mamma ti ha preparato anche la spremuta di arance. Fai uno sforzo, okay?»

Sento i suoi passi allontanarsi e la porta cigolare un po'.

Ho sonno. Sono stanca. Lasciatemi riposare.


Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.


«Ti ricordi quando abbiamo saltato la scuola perché avevo mal di pancia? Volevo dirti che era una bugia».

Credo che Elián sia stato qui. Quando? Non lo so, ma sento che è così. La sua voce mi rimbomba nella testa di continuo, anche se riesco a capire poco di quello che dice.

Asciugo l'ennesima lacrima con le dita e stringo di nuovo il lenzuolo. Non ricordo molto di quello che mi è successo. La dottoressa Howard è stata qui e mi ha chiesto come sto, mamma e papà non l'avrebbero chiamata se il mio malessere fosse stato soltanto fisico.

Devo essermi persa, ancora.

Elián mi ha vista? Si è spaventato? Ha provato disgusto? Non voglio che si allontani di nuovo. Ci ho messo così tanto per avvicinarmi un po' a lui.

Perché mi è successo questo? Voglio solo essere lasciata in pace.

Lo stridio delle gomme della sedia a rotelle di mamma si ferma alle mie spalle. «Sun, sei sveglia?» Annuisco. «Ti ho portato la zuppa di patate che ti piace tanto. Ne vuoi un po'?» Scuoto il capo e mi nascondo meglio sotto le coperte. «Per favore, non tocchi cibo da ieri. Riesci a fare uno sforzo?»

Non rispondo. Non voglio niente.

Sento rumore di piatti. «Sun...» La voce di mamma è stanca, afflitta.

«Devo... andare in bagno» biascico.

«Moses!» grida e le gomme stridono verso l'ingresso. «Moses, vieni qui!» Torna verso di me. «Adesso arriva papà, va bene? Se mi dici cosa vuoi mangiare, te lo preparo».

«Non ho fame». Provo a scostare un po' le coperte, però sono pesanti.

«Ma devi mangiare e bere soprattutto. È importante. Fa' uno sforzo» m'implora.

«Cosa c'è?» domanda papà.

«Deve andare in bagno».

Sento dei passi aggirare il futon e fermarsi di fronte a me. Papà scosta le coperte e l'aria fredda mi fa tremare.

Chiamami per nome - Call me by name [Completa]Where stories live. Discover now