50. Una luna rossa

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Io e lui l'avevamo fatto, l'avevamo fatto sul serio. La mia mente scombussolata ci aveva messo del tempo per realizzarlo, tanto che per tutta la giornata successiva non avevo fatto altro che fissare il vuoto senza un apparente motivo. Il mio cervello aveva articolato un numero spropositato di domande per ore, portandomi pressoché allo sfinimento. Se prima ero in confusione, dopo quello che era successo tra noi due nella vasca, mi potevo considerare seriamente andata. Dopo tutto, non mi era dispiaciuto. Al contrario; avevo avuto la pelle d'oca per tutto il tempo, il suo bellissimo viso davanti al mio che si rilassava e contorceva per il piacere, le sue mani e la sua bocca dovunque. Come poteva non essermi piaciuto?

Impossibile.

Ho capito che, se non volevo destare strani sospetti, avrei dovuto essere più cauta. Sopratutto dopo, all'ora di cena, quando Taehyung mi aveva ripresa perché stavo continuando a versarmi l'acqua mentre già usciva dal bicchiere.

''Soo!'' aveva strillato ''Sei impazzita?! Guarda che bordello hai combinato sulla tavola, dopo Jin-hyung ci farà ripulire tutto. Ci sei con la testa?''

Gli avevo rivolto un distratto annuire per scusarmi prima di girarmi verso Jungkook, scoprendo che lui mi stava già guardando. Il sorriso che aveva in faccia mi aiutò a comprendere quanto la mia testa fosse come annegata sotto l'acqua bollente che c'era dentro la vasca. Annegata dentro di lui.

Taehyung aveva ragione: ero impazzita. Ma ancora non me ne pentivo.

Avevamo ripulito tutto e, per farmi perdonare, mi ero offerta di lavare i piatti. I ragazzi avevano accettato, ed io l'avevo preso come un buon segno di misericordia. Alla fine, era come se non fosse successo niente. Eppure, allo stesso tempo, era accaduto di tutto. Era stata una potentissima esplosione dentro di me, mi aveva colpita ovunque. In qualche modo, dopo aver fatto sesso, io e Jungkook avevamo creato una sottospecie di connessione ad intermittenza. Durante la giornata c'erano stati momenti in cui non l'avevo neanche visto, altri in cui mi si palesava davanti alla faccia senza preavviso.

I miei preferiti però, erano stati quelli dove le sue dita sfioravano il mio fianco, la mia spalla o il mio braccio. Volontariamente o accidentalmente, chi lo sa. Sta di fatto che l'avrei preso e l'avrei rifatto con lui lì dove ci trovavamo in quel momento.

Lo volevo ancora, ma non potevo averlo come desideravo. Non potevo averlo come il mio maledetto corpo strillava, come la mia intimità premesse metaforicamente contro la sua, come la mia lingua ricordasse quella sensazione dolce come una fragola ma aspra come un limone.

Ancora adesso non so a cosa stia pensando la mia testa. Sono solo qui, ferma. Senza che le mie mani possano venire scaldate ancora per una volta. Se avessi saputo che sarebbe finito tutto così rapidamente, avrei spinto un po' di più. Avevo ceduto quasi immediatamente, ma mi sono sentita in paradiso. Non avrei saputo fare altrimenti.

Così, è ancora notte fonda. Inutile dire che quel bastardo del sonno non la vuole sapere di approcciarmi per fare il suo sporco lavoro. Ogni volta, ricado sempre nello stesso circolo. L'insonnia è come il vizio del fumo; cerchi di interrompere, di scappare da quella condanna come se la tua vita ne dipendesse, consapevole che ci ricadrai dentro quando meno te lo aspetti. Entrambe le abitudini sono due perfette stronze. Insolenti, ripudianti. Ti ammazzano da dentro. Le occhiaie sono un accessorio decisamente scomodo e pesante da portarsi appresso. Come tutte le cose poi, ci fai la mera abitudine.

La vita è fatta anche d'insulsi giochetti come questo.

Mi agito sul divano, con la coperta che scivola dai miei fianchi e cade a terra forse per la decima volta. Quando il suo tessuto ruvido entra in contatto col pavimento, stavolta, la lascio perdere. Sono troppo stanca per continuare a tenere gli occhi aperti. Allo stesso tempo invece, potrei fare cento giri della casa per la sensazione pressante e fremente che mi cala addosso ogni minuto che passa.

PINK GASOLINE ✓ [Jeon Jungkook]Where stories live. Discover now