30. Dolce e letale

3.4K 288 150
                                    

«Ti dico che ho vinto io.»

Il tono eccedente del maggiore Seokjin irrompe ancora una volta nelle nostre orecchie mentre tossisco per l'ennesima volta. Taehyung si solleva con slancio dalla sedia davanti alla sua, sbattendogli in avanti le carte che regge fieramente in una mano.

«Invece no, hyung. Le vedi?» gli chiede, sventolando gli oggetti dinnanzi al suo naso proporzionato. Il biondo lo scansa con un gesto secco della mano, alzandosi a sua volta dal posto. «Certo che le vedo, ma ho vinto io.» ribadisce.

Quello dai capelli neri lascia le sue carte vincenti sulla superficie del tavolo della cucina per rincorrere quello più grande vicino al frigorifero. Intanto che Seokjin si versa un bicchiere d'acqua, Taehyung inizia a punzecchiargli un fianco.

«Dai, ammettilo. Ho vinto.»

«Ma neanche se mi spari in fronte.»

Sembrano due bambini, non posso negare che la scena sia parecchio divertente. Sopratutto quando, dopo l'ennesimo pizzicotto, il più grande minaccia di sputare l'acqua che ha in bocca in faccia all'amico. La mia risata sottovoce si va a mescolare ad un pizzicore all'altezza della gola, facendomi implodere in un altro colpo di tosse.

Ma che cavolo mi succede oggi? Continuo a spolmonare da quando mi sono alzata, e non è proprio una cosa divertente. Tutt'altro.

«Soo, tutto okay? Devi per caso sputare i polmoni?» mi chiede Taehyung. Vorrei guardarlo in faccia dopo quella sua mezza battuta, ma non ci riesco per colpa della tosse, stavolta più intensa e dolorosa di prima.

Magari devo seriamente sputare i polmoni come aveva detto lui. L'ultima volta che mi sono beccata un malanno del genere era stato nel periodo successivo al mio ritorno a casa. In quella situazione credo fosse stato lo stress post traumatico a far impazzire il mio fisico, così come la mia testa. Ma adesso che motivo ho di tossire come una dannata?

Seokjin mi si avvicina, sedendosi sulla sedia di fianco alla mia. Mi prende entrambe le mani e fa una smorfia che non promette niente di buono. «Ti fa male qualcosa?» mi domanda con cautela. Provo a muovere la schiena, ma sento che tutte le mie forze sono state prosciugate da un senso di nausea e intontimento. «No... forse. Mi fa male un po' tutto.» ammetto.

Sposto lo sguardo dagli occhi preoccupati del maggiore per incontrare quelli altrettanto allarmati degli altri. Yoongi è serio come suo solito, sebbene un accenno di turbamento trapeli anche dalle sue pupille scurissime. Mentre Taehyung mi pare più perplesso, confuso. Come se la mia faccia probabilmente pietosa non avesse senso. 

In effetti, non dovrebbe averne uno. Non comprendo come mai oggi mi senta così male. Sono uno straccio vecchio, mi sento rotta. Ho un peso sulle spalle che mi butta giù, lungo la sedia e sul pavimento freddo.

«Sta' qui, vado a prendere il termometro.» mi raccomanda Seokjin che, come suo solito, prende in mano la situazione.

Sarò anche dolorante, ma non così tanto da non riuscire a muovermi sulle mie stesse gambe. Non mi piace affatto che loro debbano occuparsi di me. Posso farcela perfettamente da sola.

«Aspettami, vengo anch'io.»

Il mio tono è biascicante, tirato allo stremo. Eppure la mia testardaggine prevale, regalandomi persino la forza di alzarmi dalla sedia e compiere qualche minuscolo passo verso la porta che da sul corridoio. Camminata che però non dura tanto quanto mi aspettavo; non appena sono ad un metro dall'uscio le mie ginocchia cedono, si spezzano sotto il mio stesso peso. Cerco di allungare le mani per aggrapparmi a qualcosa ed evitare di stramazzare al suolo, ma non ne ho le forze. Così cado, legata da un nemico invisibile. Quel peso mi sovrasta.

PINK GASOLINE ✓ [Jeon Jungkook]Where stories live. Discover now