|45|》Porto il nome di mia madre.

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«Come faccio a sapere se non sono la mia anima gemella?»

«Aamon... Non devi cercarla, arriverà lei, potrebbe nascere tra diecimila anni, chi lo sa? Potrebbe essere già morta»

«Vorrei innamorarmi, Azazel» è serio.

«Tu sei innamorata di Seth?» mi chiede ancora, lo guardo velocemente, i suoi occhi seri mi fa capire che è una domanda senza un secondo fine.

Ma non ne avevo dubbi, Aamon è il più buono dei miei fratelli.

«No. No, non sono innamorata» mi stringo le gambe al petto.

«E però mi pare che entrambi vi piacete, voglio dire. Sei anche un po' gelosa secondo me. Che pensi che sia? È la stessa cosa. È ovvio che tutto ruoti intorno all'amore, Capra»

«Perché non ti stacchi da Seth se non sei innamorata? Credi di poterti innamorare di lui in futuro?»

«Aamon, ho capito quello che intendi. Smettila di fare esempi con me e Seth. Noi non siamo niente, okay? Solo colleghi» okay, sto mentendo spudoratamente.

«Chi vuoi prendere ingiro? Cioè hai visto come ti ha guardato a Natale? E come dorme senza aver paura che tu lo sbrani? Lui si fida di te quando non lo faccio nemmeno io che sono tuo fratello» spezza un legnetto e lo lancia poco più in là.

«Ti rendi conto? E tu non sei più aggressiva come eri prima, sembra che ti abbia trasmesso la sua dolcezza» lo fermo subito.

«Io e dolcezza nella stessa frase anche no» lo faccio scoppiare a ridere, almeno si è dimenticato di Samael ed Emm.

«Dai, hai capito» alza le spalle imitando la mia posizione.

«Pensa solo che ti chiama Azaleya. La mamma sarebbe felice. Ci sono delle persone che sono più affini a noi, non c'è motivo di spiegarlo, non si deve spiegare. Lui ti accetta» ripete.

Lui, lui, lui. Perché sono tutti fissati con lui? Perché riesce a farsi voler bene da chiunque?

«Hai finito? Ho da fare» mento, in realtà credo di farmi un bel giretto nel quartiere qua vicino.

«Grazie Capra, sto qua a parlare con la mamma, vai pure» mi sorride.

Inizio a camminare velocemente, sarebbe tanto bello usare la super velocità, ma no. Devo sentire tutti questi passi, devo fremere ad ognuno di loro.

Sto pensando al mio nome. Sto pensando a tante cose. Azaleya. Era il nome di mia madre, ecco perché i miei fratelli non mi hanno mai chiamato così.

Appena arrivo davanti ad una porta con il vetro mezzo rotto, suono uno dei campanelli.

«Chi è?» domanda Seth, facendomi fremere.

«Cazzo Seth, apri» sono impaziente, tanto che spingo la porta d'ingresso facendole fare un rumoraccio che lo intima ad aprire.

Salgo tre scalini alla volta e quando arrivo davanti al suo pianerottolo, è già lì con la porta aperta e l'espressione confusa.

«Hai finito di fare il terremo...» non fa in tempo a finire la frase che le mie labbra sono appiccicate alle sue e le mie mani tengono con forza il colletto della sua felpa.

Fa un passo indietro per non cadere a causa della mia irruenza e io ne approfitto per chiudermi la porta dietro alle spalle con il piede.

Altri due passi e cade sul divano con me sopra di lui.

«Che cazzo succede?» domanda guardandosi ingiro, con il respiro affannato.

«Aamon si è scopato Emerine» inizio infilando una mano sotto la sua felpa, un'ondata di calore mi investe.

When night comesWhere stories live. Discover now