Atto III - Capitolo 43 - L'Ombra del Passato

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Era finito il tempo dell'esitazione. Doveva sbrogliarsi di dosso tutti quei cavi che la tenevano impigliata ai velenosi ricordi di un triste passato. Non ne era venuta completamente a capo, ma sapeva che non sarebbe servito molto altro tempo.

Così la Generalessa Aetiskend si concesse un lungo respiro. Si rialzò in piedi, raccogliendo tutta l'energia e la concentrazione necessaria per potersene andare da quel posto maledetto.

Gli altri stavano già seguendo quelle piccole perle di luce evocate per schiarire il labirinto, incamminandosi lungo il corridoio un tempo occultato da una solida parete, frantumata dal colpo energetico della Zubeliana.

Il tempo era scaduto e anche quest'ultima si incamminò, seguendo le figure e le voci di Aggman, Ghoulding, Mia Tanling e Mark Ross. Uscendo dalla stanza, si voltò sia a destra che a sinistra. Il corridoio appariva buio, polveroso e tremendamente monotono in ogni direzione in cui lo si guardava, confondendo i sensi di chi lo stesse percorrendo.

Beh, da qualche parte dovremmo pur iniziare, pensò la Generalessa.

«Sta' bene, Aetiskend?» le urlò Aggman.

La Generalessa guardò in quella direzione, spalancando i suoi occhi affascinanti dalle iridi arancioni.

«Sì!» urlò in risposto.

«Di qua!» guaì invece Ghoulding.

La Zubeliana fece uno scatto, raggiungendoli alla fine del corridoio e svoltando sul lato, trovandosi un altro rettilineo, il quale stava man mano venendo illuminato dalle piccole luci d'energia rilasciate in precedenza.

I cinque rincorsero rapidamente quelle lampadine fluttuanti, nella speranza che portassero ad un'uscita.

Un passo dopo l'altro, in un battito di ciglia, Aetiskend si sentì catapultata indietro nel tempo, nel suo doloroso passato. Ricordava quel corridoio, una lunga via dalle luci soffuse e le pareti squallide, devastata dalle fiamme dell'evasione di massa, in cui incrociò per la prima volta altri due fuggitivi, in precedenza anch'essi oppositori della tirannia di Phobos e Deimos, che erano poi diventati i suoi due più fidati consiglieri, Dial e Togar.

Ripercorrendo il passato, si fermò però di colpo. Sapeva cosa stava per accadere alla fine del percorso.

«FERMI! FERMI!» urlò agli altri. «TORNATE INDIETRO!»

«Cosa c'è, Generalessa?» si voltò di scatto Mia Tanling.

«LAGGIÙ È UNA TRAPPOLA!» continuò a squarciagola la Zubeliana.

I Consiglieri argonidiani annuirono, sollevando un campo energetico invisibile come difesa preventiva dalla minaccia che sarebbe dovuta giungere da un momento all'altro. Uno dopo l'altro, poi, iniziarono ad indietreggiare lentamente, riavvicinandosi ad Aetiskend.

Il silenziò calò lungo tutto il corridoio, interrotto solamente dal costante brusio di sottofondo emesso dagli scudi dei due argonidiani.

«Beh? Dunque, Generalessa?» domandò Ghoulding, scettico ed impaziente come suo solito.

L'aliena dai lunghi capelli biondi, rasati ai lati, trattenne il respiro per qualche secondo, strabuzzando gli occhi in avanti, da dove sarebbero dovute arrivare le guardie, armate fino ai denti, che avrebbero dovuto bloccare la loro fuga.

«Non... non capisco» borbottò.

Ghoulding, col volto teso, si girò verso il collega.

«E se la zubeliana ci stesse fregando?» gli sussurrò.

«L'avrebbe già fatto, non trovi? Finiscila con queste paranoie, la faida è finita da un pezzo» strinse i denti Aggman, rimproverando l'altro consigliere.

Sorcerers Against - EndlessWhere stories live. Discover now