Atto III - Capitolo 57 - Il Destino in uno Scontro

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Quell'ordine rimbombò dentro il petto di Kstumtraw, provocando una marea di rabbia e di odio dentro di lui ed Alessandro. Il Mascherato non solo aveva decimato, o meglio dimezzato, tutti i viventi presenti sul pianeta Terra, contorcendoli nella mente e nel fisico, condannandoli così ad una sofferenza eterna, ma ora era riuscito a manipolarli, in modo che potessero trucidare quello che rimaneva l'altra metà, quei supersiti che con tanta fatica erano riusciti a salvare. Tutto per un puro capriccio personale, una crudeltà inaudita ed imperdonabile.

«Figlio di puttana» ringhiò l'Argonidiano, che batté una mano sul polso, attivando l'Holo. «Hovercraft d'assalto! Prepararsi alla controffensiva! Orde di corrotti in arrivo!»

˪┐╚˥˾̚

A terra, fra i cumuli di macerie, Aggman stava ancora fulminando con lo sguardo quell'essere incappucciato a mezz'aria. Poi si accovacciò a terra, dinanzi ad Aetiskend, il cui volto era segnato da un rigagnolo di sangue che partiva dalla tempia sinistra.

«Forza Generalessa» la esortò, dandole dei buffetti sulla guancia per farla riprendere. «Dobbiamo sbrigarci

La Zubeliana si limitò a mugugnare, ancora stordita dalla botta. Aggman strinse i denti e la trascinò con sé, portandosela al collo.

Il Mascherato, nel tentativo di convincere i mortali a donare la propria energia per salvaguardare il Bene Superiore, aveva realmente raccontato il suo piano, anche se solo per una parte.

Non mentiva, ma quello che i mortali non sapevano, almeno fino a quel momento, era che quel sacrificio personale, l'ultimo sforzo per ridare la definitiva stabilità al Medaglione, non sarebbe stato altro che un'ultima spiaggia a cui aggrapparsi, nel caso ogni altro piano fosse fallito. Dopotutto, il Destino dell'Universo era più in bilico che mai e il Mascherato non poteva permettersi ulteriori errori.

Se tutto invece fosse andato in porto come da manuale, se il Mascherato avesse raccolto abbastanza energia intrinseca e vitale dai viventi che aveva deciso di annientare, allora il Medaglione si sarebbe ripreso senza pagare più alcun costo personale. Con il Manufatto carico e fra le sue mani, l'Universo sarebbe stato alla sua portata, avrebbe ottenuto il dominio assoluto nel Cosmo, il Fato sarebbe sottostato alla sua volontà.

Così, con un altro violento e rovente getto della propria energia intrinseca, che fece arretrare vistosamente Wary e Kit al punto da doversi proteggere con le proprie lame, il Mascherato emanò il proprio ordine, scatenando un'onda d'urto che spazzò via le polveri della battaglia e le nuvole in cielo, lasciando spazio ad un'alba rosea e tersa, un sole che si stava sollevando man mano dalla linea dell'orizzonte, sollevando luci ed ombre fra le strade e le strutture della Città Eterna.

La terra tremava, come se stesse giungendo una carica di bovini a spron battuto. Nel caos, si avvertivano dei gemiti straziati, dei mugugni disumani...

˪┐╚˥˾̚

Daisy Lang si muoveva affannata fra ciottoli ed enormi massi di cemento, tenendo per mano Mia Tanling, a cui seguiva la sua famiglia, Adriano Soares Silva e Raul.

«Hey, here!» urlò l'australiana. «Qui ci sono supersiti!» ululò poi in linguaggio alieno, grazie ad Iyses.

Un manipolo di soldati argonidiani giunse velocemente verso di loro, accompagnandoli verso il primo hovercraft pronto a partire.

Tutt'un tratto un guaito scosse l'aria, attirando la loro attenzione. Si sentiva uno scudisciare dell'asfalto, rottami di automobili abbandonate che venivano sbattute qua e là in un frastuono metallico assordante, il rintocco pesante dei passi di una carica numerosa che si faceva via via sempre più intenso.

Sorcerers Against - EndlessWhere stories live. Discover now