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<<Iniziamo dalle cose meno importanti e meno preoccupanti>>. Inizia a dire ed ha una voce profonda, quasi sensuale. Se non fosse uno psicopatico, sarebbe stato pure simpatico. Ma alt, adesso non è questo il momento giusto per fare certi pensieri.

Ad un certo punto ride in modo perfido e i miei pensieri sfumano.

<<Per quanto riguarda i messaggi, se te lo stai chiedendo, si sono stato io ad inviarteli>>. Confessa e posso immaginare un sorriso da schiaffi comparire sulle sue labbra coperte dalla stoffa nera.

Per un attimo fisso i suoi occhi così intensamente che lo invito a continuare il discorso, in quanto non sto più sulla pelle a sapere e ad avere delle risposte. Non pretendo di certo di sapere tutto ora, ma qualcosa la pretendo eccome, anche la più insignificante. Però pretendo, questo si, prima o poi, di sapere tutto dall'inizio alla fine, forse è il minimo. Ho vissuto dei mesi tra litigi e menzogne con Cameron e adesso è arrivato il momento di finire qui questa messa in scena, sono buona ma non sono stupida.

Improvvisamente, dopo la sua interminabile pausa, ritorna a parlare e gli presto attenzione, forse più di prima.

<<Quando ho capito che eri il punto debole di Cameron non ho potuto fare altro di indagare su di te e in qualche modo sono riuscito ad ottenere il tuo numero telefonico - si blocca per un attimo poggiando un dito sul mento come se stesse pensando - Ovviamente ho i miei contatti per ottenere ciò che mi serve senza alcuna domanda - ride e si sente una risata soffocata - e quindi lì ho iniziato a darti fastidio>>. Conclude la frase con tono soddisfatto.
Nel suo tono sento davvero una soddisfazione immensa e senza volerlo sul mio volto si viene a creare una smorfia.
Ma in tutto ciò so che deve continuare, infatti...

<<Prima di continuare, però, voglio che tu sappia che non sarei in grado di far soffrire una donna, non voglio che voi donne sentiate del male, non sopporterei i vostri gemiti di dolore... >> Confessa come se stesse dicendo la cosa più normale e innoquea mai detta fino ad ora. Ovviamente è un discorso da continuare, in quanto capisco che il suo tono si è spezzato per prendere un respiro. Quindi riprende la parola.

<<Beh... Diciamo che preferisco uccidervi senza 'se' e senza 'ma'. Senza torture, insomma. - specifica con tono ironico, anche se sono consapevole che non sta scherzando minimamente - Ma ei, dolcezza... Niente e nessuno mi vieta di fare prima del male psicologico. Credo sia la forma di dolore più lenta e violenta che ci sia, e non c'è cosa più bella di vedere una persona star male, con calma e lentezza>> dice per poi avvicinarsi ancora più a me e io no, non indietreggio, anzi mantengo il suo sguardo fisso nei miei occhi. Continuando ad avvicinarsi, alza una mano verso il mio viso per poi accarezzarmi la guancia.

<<E sono più che sicuro di esserci riuscito a farti del male, non è vero piccolina? - ed ecco ancora quello sguardo gelido ma allo stesso tempo profondo - Poi però hai deciso di parlarne con il tuo amato Cameron e avevate deciso di denunciarmi, però in qualche modo sono venuto a saperlo e quindi  ho smesso di torturati. Ma se non erro la denuncia non è mai stata fatta, giusto?>> Chiede fissandomi ancora, dopo aver tolto la mano dal mio viso - si era rimasto con le sue nocche appoggiate sul mio viso -, affinché potesse ricevere una risposta da parte mia ed io annuisco.

Il suo sguardo mi suscita qualcosa. Quel qualcosa basato su intrigo, curiosità e forza. Non so che cosa intendo dire esattamente, ma non so, sembra quasi mi piaccia immedesimarmi in quello sguardo profondo, a volte spensierato e altre inquieto, un insieme che mi tiene incollata ancor di più a quei pozzi blu notte. La cosa mi preoccupa sinceramente, in quanto stranamente non riesco a non pensare a quelli di Cameron per una volta, e credo sia la cosa più strana che possa essermi succeda da quando vado dietro al mio presunto fratello. E stranamente quando ha cessato il suo tocco sul mio viso, mi sono sentita, come dire, vuota. Come se mi mancasse qualcosa.

No, non mi sono presa una cotta o addirittura mi piace il tipo davanti a me, semplicemente mi incuriosiscono i suoi modi di fare, i suoi occhi, il suo essere sicuro di sé. Cioè 'sento' tutto questo nonostante mi ha appena confessato che potrebbe anche uccidermi se solo la testa gli dettasse di farlo, ma onestamente non me ne curo più di tanto.

<<E sai? Mi stavo divertendo a vederti cadere nel tuo abisso>> Continua per poi allontanarsi da me facendo alcuni passi indietro. Tutto questo accade senza nessuna emozione ed io rimango di sasso. L'unica emozione, se così si può chiamare, è la sua goduria e la sua soddisfazione.

E si, purtroppo mi incuriosisce anche questa sua parte, come dire, inquietante.
In tutto ciò mi fissa, mi guarda come un leone guarda la sua preda, come se lui fosse il rapinatore ed io una povera vittima da rapire, anche se in effetti la situazione è proprio questa, ma non mi dispiace. Adesso che ho preso una sorta di confidenza, non ho più paura. Non devo avere paura!
Non nego, però, che la cosa più inquietante è che lui ha fatto tutto questo solo ed esclusivamente per vendicarsi di Cameron. E per la millesima volta io mi chiedo: cosa avrà fatto per meritarsi tutto questo odio da parte di questo ragazzo?

<<Immaginavo fossi bella e sicuramente intelligente. - E per l'ennesima volta mi squadra da capo a piedi, come se mi stesse facendo i raggi x, facendomi sentire addirittura fuori posto - In effetti Cameron sceglie ragazze di bell'aspetto e che sappiano tenergli testa e se lui è pazzo di te fino a spingerlo a tornare qui da Boston, evidentemente sei il suo prototipo, hai tutte le caratteristiche per essere la sua ragazza. Si, in fatto di donne è sempre stato bravo devo dire>> Ammette annuendo con la nuca, in segno di approvazione.

Ad un certo punto si ammutolisce
per qualche secondo, forse per darmi il tempo necessario per metabolizzare tutto ciò che ho sentito fino ad ora, e subito dopo riprende a parlare con uno scatto fulmineo, per poi avvicinarsi di nuovo a me con fare sicuro e disinvolto.

<<E adesso andiamo alla parte più clou piccolina. Il tuo fratellino è... - viene interrotto da un urlo - E'... >> E di nuovo quell'urlo, più acuto del precedente.

Ed entrambi ci fermiamo per poi guardarci alle mie spalle.

Ma che cazzo?!

Amore sotto effetto  #Concorsiamo2k18Where stories live. Discover now