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Mi trovo su un letto a me sconosciuto, non ricordavo che il mio matrimoniale fosse così, come dire, non comodo.

Pian piano apro gli occhi in una fessura e quando arriva la luce del sole mi bruciano in un modo assurdo, lasciando in me un forte dolore di testa.

Cerco di ambientarmi e far sì che i miei occhi possano essere aperti del tutto, per far caso che questa è la camera di Cameron.

Che ci faccio qui?

Quando all'improvviso entra il padrone della camera.

<<Buongiorno piccola.>> dice lui, sfoggiandomi un bellissimo sorriso.

Quel nomignolo è troppo spesso, ormai, presente nella sua bocca da far fuoriuscire dinanzi a me.

<<Buongiorno a te.>> biascico ancora assonnata.

<<Cosa ci faccio qui?>> domando perplessa.

<<Ieri sera, cioè stanotte, tu mi hai detto che volevi dormire con me e quindi ti ho portata qui.>> risponde, visibilmente imbarazzato, segno che alza le spalle per poi finire con il passare un palmo sui suoi capelli.

Ma veramente io, Ally Stilton, ho detto al presunto fratellastro rompi palle che volevo dormire con lui?
In questo caso non può essere che in uno stato di sbronza si dice la verità, non me ne capacito se fosse davvero così, dato che a mente lucida non avrei mai detto cose del genere.

<<E i miei amici?>> chiedo, spero non gli sia successo niente di grave.

Ieri è stata una bella serata, ma non sono stata molto con loro, forse la sbronza e il luogo ci ha tenuto un pò distanti, ma spero di rifarmi oggi, che stranamente sono le nove e trenta del mattino.

<<Stanno ancora dormendo come ghiri.>> risponde senza giri di parole ed io mi tranquillizzo.

Poi instintivamete porto gli occhi su me stessa, mi sento stranamente comoda, e indosso una maglietta lunga, cioè una semplicissima maglietta bianca dell'Adidas, abbastanza ampia data la grandezza, e dato che la indosso io mi veste come se fosse un vestito, ovviamente, ma proprio in quel momento che sono un pò scoperta dalle lenzuola, la maglietta si ritrova leggermente sollevata e quindi lascia intravedere le mie Calvin Klein.

Poi instintivamete porto gli occhi su me stessa, mi sento stranamente comoda, e indosso una maglietta lunga, cioè una semplicissima maglietta bianca dell'Adidas, abbastanza ampia data la grandezza, e dato che la indosso io mi veste come se fosse u...

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Sento che le gote si riempiono di un forte calore accompagnato da un forte imbarazzo.

<<E cosa ci faccio vestita così?>> azzardo a chiedere con un filo di voce, rossa in faccia come un peperone, senza alzare lo sguardo dal mio 'abbigliamento'.

Lui mi guarda divertito per la mia reazione, sento il suo sguardo su di me.

<<Avevi caldo e con il tuo stesso permesso ti ho svestito da ciò che indossavi per poi metterti una mia maglietta, dato che non so cosa indossi di solito per dormire e a prescindere non so dove sono posizionati i tuoi vestiti più comodi.>> dice, ha un senso logico, ma resta il fatto che mi ha visto in intimo, così d'istinto mi copro mettendo dinanzi a me le mani.

Amore sotto effetto  #Concorsiamo2k18Where stories live. Discover now