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Senza rivolgerci parola, continuiamo la strada di casa sani e salvi, senza nessun altro impedimento dietro di noi.

Imbocchiamo il vialetto, quando vediamo due pattuglie di polizia, quelle stesse battuglie di qualche minuto fa.

Cameron parcheggia l'auto e scendiamo, lasciando anche i regali acquistati in auto, per poi scambiarci uno sguardo di terrore e con mio stupore mi prende per mano, come se volesse avere un riparo ed io gliela stringo.

Avanziamo fino ad arrivare all'ingresso, con i miei amici fuori casa a parlare con i poliziotti.

Non ho mai pregato così tanto, menomale che non c'è mio padre insieme a quella vipera della sua compagna e nemmeno mio fratello.

<<Siete qui finalmente!>> dice Sharon alzando un braccio per comunicarci di avvicinarci.

Cosa ha da urlare? Mi sento in soggezione.

Speriamo bene.

<<Buonasera, agente?>> dico impassibile cercando di capire come si chiamasse, e nello stesso tempo sentendo la stretta di Cameron farsi più forte.

<<Mils, agente Jhonson Mils.>> mi stringe la mano a mò di presentazione ed io gli porgo l'altra che ho libera.

<<Cosa è successo?>> chiede Cameron, evidentemente ai miei occhi preoccupato.

Malgrado sò perfettamente che non abbiamo fatto nulla di grave, se non dei semplici acquisti in un centro commerciale, ma non so perché sento che c'è qualcosa sotto a me sconosciuto e difatti un Cameron teso a fianco a me, mi dà la conferma.

Ma sicuramente eviterò di fare domande, credo e spero.

<<Abbiamo preso la targa di una macchina ed essa ci ha condotti qui.>> dichiara ossevandoci.

<<E in effetti, guardando la sua macchina, ricordiamo perfettamente essere la sua signor.>> dice per poi fare un pausa e abbassare gli occhi su un pezzo di foglio che tiene tra le mani.

<<Signor Dallas!>> afferma subito dopo, per poi guardare Cameron e me.

Ma perché hanno preso la targa della macchina? Che cazzo sta succedendo!

Poi tra meno di un'ora e mezza i miei amici devono essere accompagnati in aereoporto, dato che in questo preciso momento sono le cinque in punto del pomeriggio.

Spero solo che non sia niente di così allarmante e che si sistemi tutto.

<<A cosa è dovuta questa visita e anche l'interesse per la targa della mia macchina?>> domanda, cercando di capire qualcosa.

In effetti vorrei capire anche io.

<<Possiamo parlare in privato?>> chiede l'agente Mils, ignorando le domande fatte precedentemente.

<<Certo!>> risponde il ragazzo accanto a me, per poi sciogliersi dalla stretta di mano e allontanarsi con l'agente.

Ma che cazzo? Oddio, mi sento così strana, così preoccupata e tanto in ansia.

L'ansia ormai, da qualche mese a questa parte vive dentro di me.

Cameron pow's.

Seguo l'agente 'come cazzo si chiama', fino ad arrivare all'enorme tavolo sotto il gazebo del mio enorme giardino, molto distanti da Ally e dagli altri, praticamente dall'altra parte della casa.

Non capisco però perché sono venute due pattuglie, ne bastava solo una, mica ho svolto un delitto.

<<Prego!>> mi siedo su una sedia di ferro attorno al tavolo per poi invitare l'agente a fare lo stesso.

Amore sotto effetto  #Concorsiamo2k18Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora