52-

967 22 13
                                    

Non so se questo si può definire un capitolo e un "buon inizio" per riprendere a pubblicare, in quanto ho le idee abbastanza ferme e in questo momento sono affetta dal cosiddetto "blocco dello scrittore", però questo che leggerete qui riportato giù, è una sorta di capitolo più breve rispetto a tutti gli altri. È uno spazio della storia ovviamente, ma ben diverso. In questo capitolo non vi sono scene e vicende aderenti alla narrazione del libro, ma è più un capitolo di pensieri della protagonista, è una sorta di 'capitolo sentimentale'. Ho voluto scrivere questo spazio per provare a farvi immedesimare più possibile con la protagonista e con la narrazione in sé. Nel senso che, è proprio Ally a narrare quello scritto giù, ma più che altro è basato non solo a ciò che sta vivendo lei fino al capitolo 51, ma soprattutto quello che ho vissuto nel lontano 29 dicembre 2018 (l'ho scritto in seguito a degli eventi brutti della mia vita che mi erano capitati in quel periodo) e che tuttora condivido a pieno.
Ripeto: non so se questo capitolo possa segnare il mio ritorno, ma ho voluto regalarvi comunque questo piccolo spazio che spero vivamente che vi piaccia.

Spero che tra voi ci sia qualcuno che ancora mi segue e segue la mia storia, in caso positivo fatemi sapere nei commenti.

Buon Natale e buon Anno nuovo in anticipo.

Buona lettura e a presto.❤️

******





Sapete cosa ho conosciuto?
Sapete cosa ho afferrato da questo posto?
Sapete dove mi trovo?
Avete già capito di cosa parlo?

Tante domande, ma una sola risposta: ho imparato semplicemente il valore della vita.

La vita, eh?!

Una parola composta da solo quattro lettere, eppure ha un grande significato nascosto.

Si può dire che la vita è un enorme punto di domanda o addirittura un silenzio assordante. Non dà risposte, non dà certezze...
Credo che la sua difficoltà nel viverla è dovuta al fatto che vuole far scorgere il suo significato più profondo, proprio come è conoscere e scavare nel cuore di un essere umano, o forse semplicemente vuole che l'uomo nasca forte proprio per viverla.

Ciònonostante la vita ha una durata breve, o almeno non è infinita.

La vita ieri c'era, oggi c'è, ma domani? E dopodomani? Eh... belle domende a cui non si può dare nessuna risposta!

Tuttavia l'esistenza come può esserci e far parte di noi, come può sparire in un soffio di vento, portando con sé tutte le foglioline colorate presenti sulle vette degli alberi.

Questo sta a significare: godiamoci tutto ciò di cui abbiamo bisogno, non pentiamoci di nulla. Mandiamo a fanculo quella gente moralista e che dice talmente tante di quelle cattiverie che osiamo, stupidamente, pensare che sia inutile la nostra vita.
Non è inutile e a maggior ragione non siamo inutili noi stessi. Noi abbiamo dei valori e abbiamo il nostro perché.

Se Dio o qualunque essere ci ha donato l'esistenza, un motivo ci sarà.
Se quel "qualunque essere" ci ha dato da vivere, sta a significare che la nostra vita vale, che la nostra vita è importante per questo mondo.

Mandiamo a quel paese quelle persone che credono di essere creature superiori e che ci demoralizzano per il loro essere egocentrici ed egoisti.

Se vivi vali e se vali vuol dire che sei già un essere superiore a tutto.

Dobbiamo essere forti per vivere ogni attimo, ogni opportunità che passa davanti a noi, ogni scelta, ogni decisione... In quanto tutto può crollare senza esser riusciti a portare al termine i nostri obiettivi.

Ho capito il suo valore, ho acquisito come prendersi cura di noi stessi.

Il suo valore è prezioso, mai sottovalutarlo, mai rimanere con le mani in mano e la mia teoria è: vivi per vivere, ama per amare, odia per odiare e ridi per ridere.

Viviamo indimenticabili ricordi che la vita ci concede.


E sapere dove mi sono trovata per un attimo? Per una millesima frazione di secondo?

All'inferno.
Voi come lo immaginate?

Tutto rosso con del fuoco oppure come l'inferno di Dante con dei gironi in cui ci sono i peccatori?

Secondo me la differenza non è di molto.
Perché mi son trovata lì dentro?

Perché mi sono vista una vita passare davanti ai miei occhi. In realtà, nell'arco di un anno mi son vista migliaia di vite passare davanti.

Ho vissuto nell'oblio per un tempo interminabile. Mi sono ritrovata a piangere a dirotto.
Una volta entrati, non si può uscire, perché l'angoscia ti viene a prendere, ti tiene e ti inghiotte.

Non c'è cosa peggiore di trovarsi tra le mani degli oggetti che possono riportarci al passato: che sia un souvenir, che sia una felpa, che sia una lettera...

Gli oggetti ci permettono di ripercorrere ciò che niente e nessuno può cancellare, ci riporta alle belle esperienze vissute, ai momenti più belli, alle persone più care e alla gente con un cuore enorme.

Dopo esser divorati da un vortice di dolore, non c'è altro da fare.
C'è chi si affida a Dio, chi si affida al destino, chi addirittura alla speranza.
Molte volte lo si fa per bisogno e altre per fede.

Ma chi sbaglia, come ho fatto io, si affida ad un ente superiore per solo del bisogno. Però ho avuto la decenza di chiedere scusa per aver commesso degli errori e mi ha perdonata.

In questi casi dobbiamo credere in noi stessi, dobbiamo amare come non abbiamo mai amato, non dobbiamo abbandonare nessuno, perché la forza si trova non solo in noi stessi, ma anche nelle persone a noi care che ci trasmettono energia.

Sembra una cazzata, ma è così.

Stiamo più possibile con persone che ci amano, che ci vogliono bene, non abbandoniamoli, perché da questo inferno ho imparato a proteggermi, a sopravvivere, a vivere.

Non c'è cosa più bella di rialzarsi dopo esser caduto e ritornare un guerriero, più forte di prima.

Carpe Diem.

Amore sotto effetto  #Concorsiamo2k18Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora