28-

2K 94 125
                                    

Mi catapulto al piano di sotto per aprire la porta d'ingresso per vedere chiunque esso sia che si è permesso con grande coraggio nel venire di prima mattina in casa altrui.

Apro, spalancando la porta e alla mia vista trovo una ragazza con un bambino piccolo, che può avere minimo due anni, anche se sembra più grandicello.

<<Papà.>> il bambino urla, soppassandomi e andando velocemente verso Cameron.

Papà? Seriamente?

Credo di esser sbiancata di colpo e credo anche di sentirmi male.

Cameron ha un figlio?

E la donna chi è?

La mia mente viene invasa da tantissime domande a cui proprio io non riesco a dare nessuna risposta.

Improvvisamente vengo distolta dai miei pensieri da una voce femminile.

<<Posso?>> chiede per poter entrare in casa ed io interdetta senza far fuoriuscire nessun suono dalle mie labbra, annuisco impassibile.

Lei entra e si richiude la porta dietro di se.

Mi squilla per un attimo il cellulare, insistentemente.

Sono dei messaggi.

Da sconosciuto:
"Te l'avevo detto che non passerai una vita senza soffrire con il Dallas."

"Io so tutto, qualsiasi mossa compie il tuo caro Cameron."

"E adesso hai anche scoperto che ha un figlio e tan tan tan, anche una moglie."

Ed infine.

"Ti aggiornerò su tutto, qualsiasi cosa succederà più avanti io ti terrò al corrente di tutti i particolari."

Ma perché?
Cosa ancora dovrà capitare?

Cameron pow's.

Suonano al campanello, proprio quando io ed Ally stavamo per recarci a fare una doccia veloce, dato che io devo andare al college e lei insieme a me per il lavoro al bar della mia scuola.

La ragazza in questione scende le rampe di scale ed io la seguo, per vedere chi è il demente che suona a quest'ora del mattino.

Odio e non sopporto quando le persone rompono le palle, poi così presto che nessuno di prima mattina riesce a sopportare nessuna parola a vanvera di chiunque parli.

Ally, arrivata dinanzi il portone di ingresso, io mi fermo sull'ultimo gradino delle scale, per vedere da una moderata lontananza il tizio fuori.

Appena aperta la porta, le mie palpebre si dilatano in un modo eccessivo e le mie orbite mi fuoriescono.

Che cazzo ci fa lei qua?

Per non parlare della mia paura di come potrebbe reagire Ally.

Si, ho paura.

<<Papà.>> mi viene incontro il mio piccolo marmocchio.

Nonostante lo abbiamo avuto quando io avevo diciotto anni e lei diciassette anni e per quest'ultima non ho mai provato nessun sentimento, lo amo più della mia stessa vita e alla fine, siccome non sono così tanto cattivo infondo del mio animo, l'ho accettato e non ho permesso che Morgan abortisse e quindi l'ho sposata per poter mettere il mio cognome al bambino, David Dallas, perché sapevo che nonostante fossi ancora un ragazzino, lo avrei accettato e amato come si deve, per non fare lo stesso sbaglio di mio padre.

<<Piccolo mio!>> affermo felice, ma scombussolato allo stesso tempo.

Il mio piccolo ha tre anni, anche se sembra più grande, ma ancora è solo un piccolo batuffolo.

Amore sotto effetto  #Concorsiamo2k18Where stories live. Discover now