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Sono le sette del mattino, con mio stupore sono già in piedi, oggi è il mio primo giorno di lavoro alla High School, nonostante ieri sera non abbia bevuto nulla, ho un dolore atroce alla testa, come se avessi un martello incorporato.

Mi alzo dal mio primo ed unico amore della mia vita, il letto, e vado in bagno, subito dopo decido di recarmi al piano di sotto per fare colazione e scendendo tutti i piani che ci sono in questa maledetta casa, noto che sono ancora tutti a letto.

Arrivata a destinazione opto per dei biscotti al cacao con del latte e caffè e per solidarietà accendo la televisione per vedere un qualsisi canale, ma la mia infanzia è così bella da ricordare che mi soffermo sulle Principesse Sirene.

Nonostante siano passati già anni da quando ero piccola due mele e poco più, adoro vederlo e mi lascia le stesse e identiche emozioni.

<<Vedo che siamo tornati bambini.>> dice ridendo Cameron.

Sono così concentrata a ciò che sto vedendo che non ho nemmeno visto il mio fratellastro arrivare.

Capelli arruffati, pantaloncini, senza maglia, la sua risata, beh, sono forse rimasta imbambolata.

<<Non fare casino, coglione.>> dico sperando che finisse di ridere e per fortuna mi riprendo subito dal mio stato di trans.

Nel frattempo ho già finito di mangiare e mi alzo per poter togliere ciò che ho preso e mettere il tutto al suo posto ed ora ci sta la mia Marlboro mattutina.

Menomale che mio padre e mio fratello sanno che fumo, sennò sarebbe stato un problemino.

<<Non ti permettere!>> smette di ridere improvvisamente e mi fissa con uno sguardo truce avvicinandosi a me e facendomi arrivare alla cucina moderna dell'antipatica che lui chiama "matrigna" o "mamma" o come vuole.

Si, siamo troppo vicini. Sento il suo respiro sulle mie labbra.

<<Sennò?>> lo sfido.

Fino a ieri era così carino e gentile.
È stato troppo bello finché è durato.

<<Sennò ti faccio pentire di ciò che hai appena detto e anche di essere qui, in casa mia.>> sottolinea "mia" e mi fissa.

Ma che ha che non va?

<<Bamboccio, non ho mica deciso io di venire qui, soprattutto in casa tua, ma purtroppo non è stata una mia scelta.>> faccio per andare via, ma vengo afferrata dal braccio.

<<Ma quanto siamo dolci stamattina eh?>> mi dice.

Ma che cazzo gli prende? Un minuto prima è insopportabile, antipatico, scontroso e un minuto dopo è simpatico, gentile o vuole farlo credere?

Questo mi farà impazzire un giorno di questi.

<<Non ti importa, lasciami che voglio andare a fumare.>> lo guardo per l'ultima volta e mi reco in giardino.

Mi siedo, metto una canzone a caso che ovviamente mi piace ed inizio a fumare, e per fortuna non mi raggiunge quel coglione.

Finita la sigaretta guardo l'ora del display, sono già le otto e tra mezz'ora devo essere sul posto di lavoro.

In fretta entro in casa e mi reco al piano della mia camera, faccio una doccia veloce, poi opto per una maglietta maniche corte nera, un jeans chiaro e le superstar bianche e nere.

Per il trucco invece uso del fard, un filo di mascara, una matita rosa pesca per le labbra ed infine i capelli li sistemo in una coda alta di cavallo.

Amore sotto effetto  #Concorsiamo2k18Où les histoires vivent. Découvrez maintenant