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Han e Luke si trascinarono nella cuccetta che, dopo la distruzione della base Hoth, era stata affidata a loro ma non avevano mai condiviso. Il pavimento davanti alla porta era immacolato, segno che praticamente nessuno ci aveva messo piede per mesi.

Ma non appena inserì il codice di ingresso, Han si ritrovò sommerso da qualcosa di decisamente meno pulito del resto della stanza. La montagna di pelo gli piovve addosso come un turbine, con un ululato di gioia, e in un secondo il contrabbandiere si sentì a casa tra le zampe di Chewbacca.
Nello stesso momento un barilotto argentato e blu urtò la gamba di Luke come per attirare la sua attenzione, e sicuramente la ottenne, insieme a una grande quantità di affetto che gli mancava. Anche se era un droide.

Una volta finito di stritolare Han, Chewie sollevò Luke da terra e lo abbracciò come se fosse un pupazzo mentre R2D2 correva a festeggiare anche il corelliano. Risate, ruggiti e pigolii riempirono l'aria di allegria.

Ci volle qualche minuto prima che il quartetto si ricomponesse e i due stanchi comandanti arrivassero finalmente a sedersi comodi. Chewie grugnì per chiedere a Han di raccontargli com'erano riusciti a tornare a casa; lui alzò la mano destra per interromperlo, si sollevò in piedi e si gettò a capofitto sul letto con un gemito di soddisfazione.

"È stato un travaglio lungo e doloroso" proclamò Luke, con fare melodrammatico, afferrando quello che intendeva l'amico peloso con le sue limitate conoscenze della lingua wokiee.

Chewie rise con un ruggito che probabilmente aveva svegliato tutto il corridoio, quindi suggerì che forse era ora di riposare. Abbracciò di nuovo tutti quanti prima di uscire mentre R2D2 si metteva in stand-by.

Il sonoro sbadiglio di Han fece capire anche a Luke che era decisamente ora di andare a dormire dopo tutta la fatica e le pressioni degli ultimi giorni.

"Arrivo, ora spengo la luce" promise il ragazzo mentre si infilava sotto le lenzuola fresche e allungava la mano per cercare l'interruttore.
Le sue dita si scontrarono con qualcosa di metallico a metà strada. Guardò bene e vide il cronografo da polso che aveva abbandonato lì la mattina della partenza, quando si era svegliato da un brutto incubo, con la sveglia ancora puntata alle cinque.
Sotto, i fogli scarabocchiati con gli ultimi schizzi per costruire la spada laser, tracciati da una mano nervosa e stanca. Alcune pagine erano perfino bucate per quante volte la matita era stata strofinata rabbiosamente sullo stesso punto.

"Scrivi poesie, ragazzo?" disse la voce di Han riportandolo alla realtà.

Luke rise. "No. Sono un artista" scherzò.

"Con tutto il rispetto, credo che ci siano cose che ti riescono meglio. Per fortuna non hai perso la mano con cui scrivi, o saresti una piaga per la galassia".

"La Forza è benevola alla volte". Era piacevole poter scherzare tra amici anche su argomenti seri e vecchi dolori.

La luce si spense.

"Buonanotte, cubetto di ghiaccio".

"'Notte, piccolo. Questa me la paghi".

Luke scivolò in un sonno tranquillo, cullato dal sonoro russare di Han, a cui era largamente abituato, e abbracciato dall'atmosfera di casa.

Ma se avesse saputo cosa stava accadendo su quella stessa nave, non avrebbe dormito affatto.

~~~

Anakin e Leia poterono scendere dalla nave soltanto ore dopo, a notte fonda, quando Mothma ebbe sentito tutto quello che voleva dall'ex signore dei Sith sulla nuova Morte Nera, sull'Imperatore e su molte altre cose. Padre e figlia attraversarono i corridoi bui per arrivare all'appartamento della principessa, e neanche una parola fu pronunciata da alcuno dei due.

Il rumore leggero delle dita della ragazza che ticchettavano su uno schermo per inserire il codice di accesso aumentarono soltanto l'ansia di Anakin: se qualcuno avesse sentito e fosse uscito per accogliere la compagna dispersa da tempo, avrebbe sparato a vista vedendo Darth Vader in mezzo al corridoio.

Fortunatamente non accadde nulla di tutto questo e i due entrarono nel locale senza problemi. Evidentemente, notò Anakin, i personaggi politici dell'Alleanza avevano spazi molto più grandi rispetto a soldati, piloti e personale tecnico. La piccola casa di Leia sarebbe bastata abbondantemente anche per lui.

Lei lo accolse subito dentro e lo accompagnò in un angolo in cui c'era già un materasso per eventuali ospiti.
"Puoi dormire qui, ma se è troppo piccolo ti lascerò il mio letto" si offrì gentilmente la ragazza.

Anakin scosse la testa e si sedette dove la figlia aveva indicato. Non aveva voglia di parlare, quella specie di interrogatorio l'aveva sfinito. Ma ora non importava più; aveva fatto il suo dovere e quella stessa notte si sarebbe allontanato per eliminare l'Imperatore. Poi la Ribellione avrebbe fatto saltare la seconda Morte Nera con i piani estremamente dettagliati che aveva fornito, e la galassia sarebbe stata finalmente in pace. Un solo giorno, e i caccia ribelli si sarebbero addentrati nella stazione da battaglia in costruzione.

Questo doveva fare, e nessuno lo avrebbe fermato. Neanche i suoi figli potevano; si stavano immischiando in qualcosa che non li riguardava e che era troppo pericoloso per loro. Il destino di quei ragazzi era mantenere in ordine la galassia dopo la morte di Sidious, garantendo la pace. La loro guerra era finita, a meno che non avessero intenzione di partecipare all'assalto alla Morte Nera.

E Anakin avrebbe fatto qualunque cosa per tenerli al sicuro, avevano già sofferto troppo, non dovevano rischiare la vita al cospetto dell'Imperatore.

Quando Leia si chinò per sistemare il materasso, il padre le mise una mano sulla fronte. In pochi secondi la ragazza scivolò tra le sue braccia, pacificamente addormentata grazie a un trucco della Forza semplice e non invasivo.

Anakin si prese qualche momento per guardarla. Sembrava così innocente mentre dormiva, come una bambina, così piccola e fragile.
La grande mano guantata di nero indugiò sulla guancia pallida e sicuramente liscia come seta - anche senza il senso del tatto, Anakin poteva facilmente immaginarla.

Alla fine si decise e sistemò con cura la sua minuscola forma sul letto che le apparteneva. Con infinita dolcezza, posò la parte anteriore della maschera sulla sua fronte come in un bacio immaginario pieno di rimpianti.

Sparì nella notte.

Lealtà divise {1}حيث تعيش القصص. اكتشف الآن