Prologo

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Erano da poco passate due ore dalla mezzanotte per l'ora standard della flotta ribelle.

Stretta nel suo vestito bianco, Leia percorreva rapidamente i corridoi della nave madre, infreddolita, dopo una riunione importante. L'unico rumore nella nave era il ticchettio dei suoi passi leggeri, il resto dell'Alleanza dormiva; dato che la flotta si trovava al sicuro, i turni di guardia erano stati sospesi.
Dopo lunghe peregrinazioni Leia giunse nell'ala delle cuccette per i piloti e aprì con noncuranza la prima porta, senza bussare.

Come si aspettava, trovò Luke sveglio, concentrato nella lettura di chissà quale documento con la testa appoggiata alla mano destra e una matita che dondolava tra l'indice e il medio della sinistra. Probabilmente stava lavorando su quella spada laser che aveva intenzione di costruire e su cui si stava spendendo totalmente anima e corpo.

"Ah, ciao Leia" disse il ragazzo un po' confuso non appena vide la sua amica irrompere nella sua stanza. "Hai bisogno di qualcosa?".

Leia si chiuse la porta alle spalle. "Tu hai bisogno di dormire. Io volevo solo farti una proposta" ribatté alzando un sopracciglio.

Luke sbuffò, posò la matita e si voltò verso la principessa. "Lo sai che non riesco a dormire".

"Lo so".

Ci fu un lungo momento di silenzio prima che Leia si decidesse a parlare. "Sono riuscita a farti assegnare a una missione importante" annunciò rivolgendo all'amico un sorriso luminoso.
Luke sembrò scoppiare di gioia, cosa che non capitava da quasi tre mesi. "Veramente?" chiese a mezza voce, incontrando il felice annuire della ragazza.

Dal disastro di Bespin nessuno gli aveva più affidato incarichi di una certa entità, solo piccole missioni di pilotaggio, probabilmente perché non era un'abilità facilmente dimenticabile. Inizialmente, durante la riabilitazione seguita alla perdita della sua mano, Luke pensava che il problema fosse quello: dopotutto, chi manderebbe in missione un comandante mezzo invalido? Con il passare delle settimane però si era reso conto che c'era di più: quando aveva dichiarato ai generali che nel suo rapporto aveva volutamente tralasciato parte dei fatti avvenuti a Bespin per ragioni personali, l'Alto Comando non si era più fidato di lui come prima.

Per questo una missione importante gli sembrava un grande passo avanti.

"Di che cosa si tratta?" domandò Luke a Leia con curiosità.

"È una missione di infiltrazione" spiegò la principessa "alcune spie hanno riferito di una massiccia estrazione di cristalli Kyber come accadde durante la costruzione della Morte Nera. Tu e io andremo ad indagare". Luke si sollevò di scatto dalla sedia con un sorriso radioso. "Verrai anche tu?" domandò alzando il tono della voce e quasi ridendo.

Leia annuì e sorrise dolcemente. "Sono stata scelta io per partire e mi hanno concesso un solo accompagnatore" disse piano.
Luke non poté fare a meno di abbracciarla, vicina com'era, anche se il suo gesto la fece leggermente sobbalzare. "E tu hai chiesto di portare me? Veramente?" mormorò nella sua spalla.

Leia si ritrasse e rise. "Ma c'è bisogno di chiedermelo? Io mi fido di te!" esclamò scuotendo le spalle del suo amico "Cos'hai fatto della tua autostima? Seminata per l'iperspazio?". Luke sorrise, cacciando il pensiero del vero motivo per cui la sua autostima era drasticamente diminuita.

"Quando si parte?" chiese per deviare il discorso. Leia estrasse un datapad e controllò l'orario. "Domattina alle 6" confermò.
"Cerca di dormire stanotte, sarà faticoso. E pericoloso" disse addolcendo il tono e poggiando una mano gentile sul braccio di Luke.

"Ci provo da tre mesi, Leia. Sto solo peggio se dormo, gli incubi della Forza sono davvero brutti, ti auguro di non averli mai" rispose con un tono vulnerabile, abbassando lo sguardo.

Leia fece un sorriso incoraggiante. "Sei sicuro di non volermi dire cos' altro è successo su Bespin?" domandò per l'ennesima volta. Non voleva essere così insistente, ma ce n'era bisogno.
"Vorrei, ma non posso" replicò Luke con sguardo triste, una minacciosa umidità nei suoi occhi azzurri.

Leia annuì. "Quando sarai pronto" disse gentilmente. Fece un passo indietro e sorrise mentre spariva dietro l'uscio. "Buonanotte" bisbigliò.

"Ehi" la interruppe Luke "mi dispiace se faccio il difficile, è che sto veramente... male. Non pensare che non mi importi dei tuoi problemi".
Leia sorrise genuinamente. "Non preoccuparti. Dormi bene" ripeté. Luke fece un sorriso amaro prima di chiudere la porta.

In preda a un miscuglio di emozioni, Luke si buttò sul letto e rimase lì a fissare il soffitto. In parte era felice che la ribellione gli avesse dato un po' di fiducia, in parte era terrorizzato. Soprattutto dall'idea di incontrare Vader, suo... padre. Dopo tre mesi, ancora non aveva fatto pace con la loro relazione. Spesso, anche senza addormentarsi, aveva visioni ad occhi aperti sul momento della rivelazione, e ogni volta finiva per cadere in un attacco di panico o altro.

Infastidito da questi pensieri Luke si passò una mano sul viso gemendo sommessamente, come se così facendo potesse liberare la sua mente angosciata. Si infilò sotto le coperte e spense la luce con la Forza, sperando che questa notte sarebbe andata meglio dell'ultima in cui aveva almeno provato a dormire, circa una settimana prima.

Controllando la respirazione con la Forza si decise a dormire - per pura necessità fisiologica - e scivolò in un sonno tormentato, popolato dai fantasmi del suo recente passato.

Leia si infilò rapidamente nel corridoio che portava alle sue stanze, a passi lievi per non svegliare nessuno, e una volta trovata la porta si lanciò dentro e si fiondò sotto le coperte. Era a dir poco esausta.

Tutta la giornata era stata un disastro: aveva trascorso tutta la mattina alle comunicazioni, il pomeriggio aveva avuto un incontro diplomatico con un ex senatore per ottenere fondi, e alla sera c'era stata la riunione per la missione a cui era stata destinata. Convincere i generali a lasciar venire Luke con lei era stato più difficile che guidare una guerra civile galattica, ma almeno aveva ottenuto il suo scopo.

C'era solo da sperare che tutto andasse secondo i piani.

Lentamente si addormentò, con l'immagine di un bel contrabbandiere corelliano che abitava i suoi sogni.

Salve a tutti (voce di Kenobi)! Nuova storia: fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e non dimenticate di votare le parti che preferite!
Buona lettura!
pingoo00

Lealtà divise {1}Where stories live. Discover now