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Non so quanto ho dormito. Forse un ora e qualcosa. Sono molto frastornata. Da quando mi hanno portato in camera non ho capito molto. Oggi sono nate le bambine. Siamo a fine novembre Fa freddo. Dovremmo passare il Natale  con la famiglia di Simone perché i miei non possono  salire. Oggi è 25 novembre 2020. Festeggerò tra due giorni il mio compleanno con i gioielli più belli che potessi creare. Sono molto spaventata per quello che potrebbe succedere a Gaia.
Ho deciso di chiamarla così perché già dentro la pancia ha dimostrato un carattere diverso da quello della sorella.
Credo che Gaia sarà una bambina e donna dal carattere forte e determinato. Per questo credo che sia giusto darle quel nome.
Aurora invece ha saputo prendersi lo spazio suo. Crescere con abbastanza voglia. Ha voluto farsi vedere fin dall'inizio. Protagonista di ogni momento nonostante sua sorella pure abbia cercato di farsi vedere. Spero non litighino troppo quando saranno grandi perché penso che entrambe abbiano dei caratteri forti e decisi da voler decidere solo come vogliono loro. Se hanno preso da me e Simone allora verrà giù la guerra in casa.
“amore” vedo Simone entrare e l'infermiera dietro di lui con la piccoletta dentro la culletta. Non vedevo l'ora.
“ ciao” dico.
“ hai dormito eh!”
“ ne avevo bisogno. Mi tirano i punti in ogni caso. ”
“ è tutto normale signora. Più tardi la controllo. Ora dovrebbe allattare la bambina” mi dice guardandomi.
“ io ho paura” rispondo. Mi sorride appena prende delicatamente Aurora tra le braccia. C'è il nome nella sua culla.
“ il suo papà ha già dato i nomi. Adesso le dia da mangiare. ”
“ d'accordo" la prendo delicatamente. Vedo che infermiera tiene nelle mani il braccialetto con i nomi da mettere sul mio polso. Me lo mette poco dopo e sento gli occhi bruciare. Questo è un momento magico. Non pensavo che ci sentisse così pieni di vita, di emozioni, di sensazioni nuove.
“emma allora abbassa la camicia scopri il tuo seno dal reggiseno e attacca la bambina. Ti verrà naturale. ” annuisco. Faccio come mi dice e aurora apre la bocca come se non avesse mai mangiato in vita sua. Inizia a succhiare. Percepisco dei piccoli fastidi che a volte mi fanno chiudere gli occhi.
“ ma Gaia? Potrò farlo anche con lei?” l'infermiera mi sorride. Piega il lenzuolo dentro la culla.
“ da domani credo che la piccola sarà con sua sorella. Abbiamo fatto tutti i controlli. Non ha niente di preoccupante se il fatto che è un po' più piccola. Ma crescerà Emma. Vedrai”
“ grazie mille”
“ vi lascio soli ok. Vado a vedere le altre pazienti. ” annuiamo entrambi. Simone è stato in silenzio per tutto il tempo. Poi si avvicina una volta che è uscita.
“ ehi amore ciao” mi saluta di nuovo lasciandomi un bacio sulla guancia.
“ abbiamo fatto uno spettacolo lo sai?”
“ e non hai ancora visto l'altra. Ti assomiglia tantissimo”
“ dici davvero?” annuisce senza problemi “ beh una a ciascuno” ride.
“ sarei stato felice comunque. Sei bellissima amore. Questo è un regalo proprio anticipato del tuo compleanno. Per poco non nascevano il 27 novembre”
“ pensa un po'!” esclamo sarcastica. Accarezzò la guancia di Aurora che continua a mangiare tranquilla. Una volta che si stacca provo ad attaccarla nell'altra. Avevo provato ad andare ai così preparto ci erano state spiegate anche cose sull'allattamento. È questo era una di queste. Era un momento mio e suo. Sentivo il suo corpo di nuovo a contatto con il mio.
“ Sarà?” chiedo mentre lui accarezza il piedino a sua figlia.
“ di la a fare la guardia alla nipote. ” rido “ stanno per arrivare i miei. Domani arrivano i tuoi. ” mi dice. Ero felice che fosse riuscito a informare le nostre famiglie di quando fosse accaduto.
“ vi proteggerò Emma. Te lo prometto. Non vi succederà niente. Vi amo troppo. Non riesco nemmeno a parlare. Quando le ho viste di la al nido. Ho iniziato a piangere”
“ sei forte amore. Mi hai dato così tanta forza dentro che nessuno ci sarebbe riuscito.”
“ sei tutto per me”
“ anche tu. Ma secondo te andrà tutto bene? ”
“ si Emma. Vedrai che Gaia crescerà e diventerà veramente forte a proposito...”
“ credo sia giusto così Simo. È quella che ha messo carattere per vivere dentro di me. Ha cercato di essere come lei. È forte. Determinata. Credo che si giocheranno la posizione sul fatto del “ papà è mio” quindi inizia a pensare chi sia la preferita” Simone ridacchia per la battuta.
“ penso che nessuna possa essere la preferita. Le amo entrambe come amo te. Hai ragione Gaia è forte. Anche aurora però lo è”
“ le nostre piccole pupe”
La piccolina si stacca. Ci guarda con quegli occhioni indefiniti ancora. Di un colore che non si può capire. La tengo un po' e poi la passo a Simone che sembra un po' impaurito.
“ehi non aver paura. Lo so che primo ero pure io così. Ma giuro che ti passa quando la tieni tra le tue braccia” non sembra molto convinto. Si sistema seduto sulla sedia poco dopo e gliela passo. La prende appoggiandola sul suo petto. Cercando di farle fare il rutino. Mi metto una mano davanti e sono bellissimi. Saremo al completo quando arriverà l'altra.

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