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Non stavo capendo nulla. Avevano tagliato il cordone anche all'altra bambina. Ma nessun pianto si era fatto sentire. La paura era parte di me. Mi tremavano le gambe e non potevo svenire. Non adesso. Ad Emma tolgono la placenta. La cucisco. Un taglio veramente piccolo. La bendano. Stacco la mano da lei che mi guarda impaurita come se la stessi abbandonando.
Il medico mi vede e si avvicina.
“ ragazzi...” si affianca a me e guarda anche Emma adesso. La devono finire di sistemare per portarla  in camera. “ Allora la prima bambina è sana come un pesce. Urla come una matta ed è una vera bimba. Sa già chi deve comma dare qua. Ha reagito bene alle vie respiratorie. La stanno finendo visitare. Nonostante sia prematura pesa sui 2.900 buonissimo per essere arrivata solo al ottavo mese. La seconda invece ragazzi vi devo dire delle cose. Dentro la pancia già aveva avuto delle complicazioni ho letto la cartella della ginecologa. Quando lo tirata fuori insieme alle infermiere e ostetriche abbiamo dovuto liberarla dal cordone ombelicale che aveva intorno al collo. Dopo un pochi minuti ha ripreso il battito regolare. ” faccio in sospiro di sollievo. Vedo Emma tornare ad avere un colorito migliore. È viva per fortuna. “ però vi devo dire che devo tenerla sotto osservazione. La metterò incubatrice così da dover fare tutti gli accertamenti. È più piccola rispetto a sua sorella. Pesa 1.600 grammi nell'ultimo periodo non stava crescendo abbastanza. ”
“ è grave dottore?” chiedo subito ascoltando ciò che ci stava dicendo. Emma mi tira vicino a lei. Mi stringe il braccio.
“ non credo ci sia da preoccuparsi. Al momento è meglio che stia sotto controllo. Dovrebbe respirare di suo ma deve crescere altrimenti non posso lasciarla andare. Ecco, adesso ti mando in stanza Emma e io vado a controllare le bambine ok? ”
“ ma io non l'ho sentita piangere! E Non le ho viste. ”
“ una te la portiamo in stanza. L'altra purtroppo non posso Emma. Devo aspettare che tutto sia regolare. Purtroppo se avremmo aspettato ancora sarebbe morta. È più piccola rispetto alla sorella ve lo detto .  Vi lascio soli. Non vi preoccupate. Passo in camera per vedere come stai e per sapere i nomi d'accordo?” annuiamo. Ancora non ce li avevano chiesti.
“ ehi amore”
“ mi sento vuota. Ho la testa che mi scoppia”
“ adesso ti riposi un po'. Sono le 4:36. Nostre figlie sono con noi. Io vado a vedere mia sorella che fuori da sola. Poi ti raggiungo in camera”
“ vai a vedere Gaia Simo. Non voglio che stia da sola. Dentro quella cosa”
“ quindi hai deciso che lei sarà gaia” annuisce.
“ poi ti spiego perché”
“ va bene amore. Allora dopo voglio vedere aurora mhm”
“ se come il suo papà allora siamo conciati bene” era passato lo sciock iniziale. La capivo benissimo. Esco dalla sala parto raggiungo la sala d'attesa. Sara si alza in piedi correndo verso di me. Mi fissa.
“ Simo, oddio sono appena passate due bambine. Tutto bene dentro? Come stai? Emma? Le gemelle? ” le appoggio una mano sulla spalla. Avevo le emozioni alle stelle.
“ ehi calma tigre, le bimbe che hai visto sono le tue nipotine..” mi salta di nuovo addosso e inizia piangere.
“Simo. Oddiooo. Auguri papà” sorrido. Mi abbraccia. Mi sentivo pieno di vita dopo momenti di paura.
“ grazie sorellona”
“ vieni andiamo di la”
“Emma?” mi chiede di nuovo bloccandomi mentre mi avviavo per la stanza neonatale.
“ sta bene. È frastornata. Le hanno fatto il Cesario. Gaia era in pericolo non si poteva aspettare. Invece Aurora ha pianto per tutto il tempo che è nata. Persino mentre la lavavano. ”
“ sarà una piccola urlatrice allora”
“ oh speriamo che non urli la notte” ridiamo insieme. Volevo assolutamente vederle. Non vedevo l'ora. Una volta davanti allo specchio vedo l'infermiera che ci ha portato in sala parto con una piccolina in mano.
“ Sa” le indico di guardare nella mia direzione. “ quella è aurora Baldassaroni. ”
“ oddio Simo ma è una puffa. Dio!” sorrido di nuovo.
“ quella che stanno ora visitando è Gaia. Ci ha fatto passare le pene dell'inferno dalla pancia a finché è nata. ” appena il medico le appoggia quella cosa fredda inizia ad urlare. Ed ecco che arriva il mio pianto liberatorio adesso. Era viva.
“ ehi papà. Sei emozionato eh!”
“ non sai quanto Sara. Aspettavo questo da troppo tempo. Non vedo l'ora di vederle crescere. Di esserci in ogni loro momento. Non lascerò Emma per nessuna ragione al mondo. ”
“ la sposerai?” la guardo per alcuni secondi.
“Si Sara. È la donna della mia vita”
“ ti voglio bene simo e penso che mi avete regalato due gioielli più belli al mondo. ” l'abbraccio mentre guardiamo ancora quello spettacolo davanti a noi. ❤️

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