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“Quindi resti ancora?” mi chiede ancora una volta mentre gli accarezzò la schiena. Siamo sul letto che ci facciamo le coccole. La guardo negli occhi.
“ si Emma. ”
“ no è che... Magari cambi idea”
“ non cambio nessuna idea. Sto bene cosi”
“ si? Stai bene qua? Non ti manca la tua famiglia?” annuisco. Cerco che mi mancavano. Ma volevo godermi questi due giorni.
“ mi mancano Emma. Io in ogni caso adesso voglio stare con te” Si butta tra le mie braccia appoggiando la testa sul mio petto. La mia mano si incastra perfettamente nei suoi capelli biondi che pettino con le dita.
“ stasera ti va se usciamo per vedere i miei amici. Luke sarebbe felice!” afferma con gli occhi chiusi.
“ quello che vuoi tu amore”
“ se non ti va restiamo a casa”
“ come due anziani?”
“ più o meno dai. Tra poco ci prendiamo anche la pensione”
“ certo è anche il bastone”
“ ovviamente” ride perché sa che sto giocando.
“ guarda che ti prendo la lettera. Domani lo vado a comprare eh!”
“ andiamo insieme magari poi ci possono consigliare meglio”
“ la pensione doppia voglio” afferma facendomi ridere fortemente.
“ certo perché a cosa ti serve?”
“ per comprarmi la villa con la piscina. Che scherzi!”
“ oh beh certo! Sia mai manchi la piscina”
“ sei antico Simo! Cavolo un bagno in piscina che sarà mai. Tu poi odi sto sole”
“ non è che odio il sole. L'estate fa schifo!”
“ l'inverno fa schifo. Non ci si può muovere. C'è freddo...”
“ vuoi mettere stare sotto la coperta a coccolarti a stare sotto il sole a sudare Emma... Sei seria?” chiedo alzando un sopracciglio. Mi guarda e scoppia a ridere.
“ anche io sono seria. È l'estate lo sai che la amo. ”
“ per te che vivi in un isola. Io che ho sempre vissuto in centro a Roma il mare a chilometri non la amo”
“ sei troppo fissato. Quando divento sul serio ricca la compro qua la villa. Vedi come ti ci faccio trasferire per mesi”
“ certo! Tu convinta!”
“ non prendermi per il culo!”
“ sia mai” mi da una botta di letto facendomi vedere per alcuni secondi le stelle. È pazza!
“ vedi cosa succede poi quando mi prendi in giro”
“ Assassina”
“esagerato. Per una botterella”
“ vuoi vedere che te la do io la botterella!” mi spinge un po' via. Rido perché fa una faccia sconvolta.
“ sei sempre il solito sporcaccione”
“ te lo detto amore mio. Tu me le servi sul piatto d'argento. ”
“ no tu sei proprio scemo e malizioso.” mi metto a cavalcioni su di lei. Traccio il suo collo con le labbra e poi la lingua. Sento la sua mano sulla mia nuca invitandomi a continuare.
“ mhm” mi stacco ha gli occhi chiusi
“ ci sono di la i tuoi” affermò poco dopo. Mi prende il viso e mi bacia.
“ stanotte però sei mio”
“ per fortuna quello malizioso e scemo ero io”
“ smettila. O non te la do più veramente”
“ manco tu c'è credi!” appoggia le mani sul letto scendendo lungo il mio amico.
“ non sfidarmi! Sai che ne sarei capace e il tuo amichetto poi dovrai sfogarlo con la mano.”
“ oh questo linguaccio poco colto signorina muscat”
“ capirai! Per così poco” ridacchia sotto i baffi.

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