44.

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Tengo Emma tra le mie braccia mentre camminiamo al duomo. Voleva fare due passi è lo accontentata. Mi stringe una mano e mi guarda mordendomi piano piano la guancia.
“ certo che ormai sto vizio non te lo toglie eh!” esclamo facendola ridere.
“ sei buono che ci posso fare!”
“ beh certo! Ottima scusa questa”
“ guarda che tanto non ti faccio nessun segno. Quello sei te”
“ io ti lascio segni dove posso. Ovviamente non visibili” mi guarda storto.
“ ah sì? Vorrei ricordarti quella volta in cui avevo un bel succhiotto sul collo?”
“ perché tu non li hai mai lasciati a me?” sbuffa. Odiava quando le facevo domande dopo che lei me ne aveva già fatto una.
“  smettila! I miei non sono mai viola come quelli che mi lasci tu e devo coprirli con il fondotinta ”
“ sei permalosa te lo sempre detto. ”
“ io? Guarda che non assolutamente vero. Sto imparando a non prendermela ”
“ brava la mia bambina” sorride. Appoggio il mio braccio intorno al suo collo e intreccia le nostre mani.
“ volevo questo momento da un sacco di tempo” confessa. “ lo sognavo troppe volte e non era mai realtà”
“ ora lo è. Quindi goditelo!” le dico mentre guardo davanti.
“ domani che devi fare?” mi chiede.
“ niente”
“ quindi ci andiamo in spa? Dovevamo andare l'altra volta. ” mi sorride come una cucciola indifesa. Come cavolo faccio a dire di no a questo faccino dolce?
“ ovvio che ci andiamo.”
“ stacchiamo i telefoni e ciaone a tutto”
“ ci sto ”
“ condizione alla spa non ti devi far massaggiare da una donna. Le tue spalle larghe posso toccarle solo io”
“allora signorina vale lo stesso per te” mi mette una mano davanti per stringergliela. Rido. Faccio come vuole.
“ se solo qualcuna di prova gli stacco la testa”
“ uh quanto mi piaci così aggressiva!” ride con me adesso. Si stacca un po' da me per permettermi di abbracciarla da dietro. Appoggio la testa sulla sua spalla annusando tutto il profumo sul suo collo. Resto fermo 5 minuti prima di riprendermi. Amavo l'odore della sua pelle mischiato al profumo che usava tutti giorni.
“ mi mandi un estasi” le dico. La vedo smanettare con il telefono poco dopo mi accorgo che sta per pubblicare una foto.
“ Emma che fai?”
“ ciò che dovevo fare da tempo. Riprendermi il mio tempo con te. ” era esattamente ciò che aveva scritto in didascalia. Respiravo un po' a fatica perché non me lo aspettavo tutto questo cambiamento.
“ non vuoi? Sono sempre in tempo non pubblicare!” mi dice. Le prendo il viso tra le mani e la bacio. Le nostre labbra si schiudono e diamo via alla danza delle nostre lingue. Ci stacchiamo solo per riprendere fiato. Mi sorride.
“ ti prego non smettere mai di sorridere. Io vivo per quello” accarezzò con il pollice le due labbra gonfie. Guarda di nuovo il telefono e pubblica la foto. Esattamente nel momento in cui avevo la testa incastrata nel suo collo. Lei invece guardava la fotocamera sorridendo. «Tutto quello che volevo è qua. Non posso spiegarlo a parole. Si solo che voglio riprendermi il mio tempo con te.💔»
Ecco cosa aveva scritto. Le parole mi morivano in gola, non sapevo che dirle se non un Ti amo sussurrato con la voce un po' assente. Di chi tutto questo lo avrebbe dovuto prendere per tempo anziché aspettare. Prendo il mio telefono, davanti ai suoi occhi scrivo: « Non ci sono parole. La prima volta che le perdo del tutto. Neanche un “I love you” scritto può spiegare ciò che sento. Ti stringo la mano adesso e tutte le volte che vorrai. »  mi abbraccia e la bacio successivamente.

Ricostruire.

Mille passi con te ♥️Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum