19.

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Mi sono buttata sul letto sono le 23. Ho cenato con Luke e sono passata da Ema. Abbiamo parlato del più e del meno. Le ho raccontato di Simone ed era scioccata. Mi ha detto però che devo provare a fidarmi anche se è difficile.
Prendo il telefono nelle mani e provo a videochiamare Simone. Che risponde subito è sul divano di casa con un capello sulla testa.
“ ciao simo disturbo?”
“ no Emma. Mi sono appena messo sul divano sto a Roma. ”
“ ciaooo muscat” vedo sua sorella apparire nello schermo e sorrido
“ saraaaa! Le mie orecchie!” rido perché mi rendo conto che non è cambiato niente tra di loro.
“ oh ma che palle! Sei assurdo non ti si può fare niente eh!”
“ io mi sono appena messo qua tu eri in cucina da mamma. Appena hai origliato sei corsa qui!”
“ Emma era meglio quando non lo sentivi fidati è diventato pesanteee!” lo prende in giro. Simone le pizzica il fianco facendola saltare in aria.
“ io vado se no tu continui a rompere!”
“ grazie ciao ci vediamo dopo”
“ Simone ti sto cacciando a calci in culo a Milano vedi che fare!” mi sistemo il cuscino e mi asciugo le lacrime. Non ridevo così da un sacco di tempo.
“ scusa ma qua quando vengo c'è un sacco di confusione. Sara non perde occasione di prendermi in giro.”
“ decisamente divertenti siete. Devo dire che mi erano mancati un po' questi momenti. ” lo vedo sorridere. “ mamma?” chiedo.
“ è di la ha appena finito di fare i piatti ha cucinato una carbonara che... Mamma mia che te lo dico a fare emmi!”
“ stai sbavando scemo!” ridiamo insieme.
“ ho sentito la canzone” mi blocco guardandolo fisso stavolta.
“come ti è sembrata?”
“ devi aggiustare un po' la tua voce nel ritornello. Secondo me dovresti darci più giù con il tono. Far sentire che ci sei realmente dentro. ”
“ troppo leggera intendi?”
“ sei leggera nel pezzo iniziare pupa. Solo che dovresti colorare di più il pezzo centrale. Che nella canzone credo a mio parere, sia il pezzo più significativo di tutto. Dici delle cose bellissime”
“ grazie simo”
“ di niente emma”
“ lo sai che parla di noi vero come il resto di tutto ciò che ho sempre scritto?” chiedo mentre vedo che sposta un po' gli occhi dal telefono per sistemarsi meglio. Annuisce poco dopo.
“ lo so. Ho comprato tutta la tua musica fino ad ora anche se non l'ho mai dato a vedere. Emma io credo in te sempre, anche se non stiamo più insieme. ” respira. Vedo che ingoia la saliva e poi mi fissa di nuovo “ non smettere mai di credere in te stessa in quello che fai Emma. Perché è ciò che ci aiuta ad andare avanti ”
“ tu ci sei riuscito?”
“ a fare cosa?”
“ ad andare avanti!”
“ non credo Emma. Io non dormo più la notte. Vado agli eventi e sorrido solo alle persone che mi circondano. Sono felice a  metà solo su ciò che faccio. Ho mille mostri di nuovo con me. Ho mille paranoie che mi tormentano. ”
“ sai che puoi sempre chiamarmi di notte...” mi blocca prima di finire di parlare.
“ non voglio assolutamente farti pesare altre cose di cui non sono tue. Credo di aver già fatto abbastanza Emma. Hai già i tuoi problemi è metterti di nuovo tutto nelle tue mani non è giusto. Hai la tua vita e per quanto io possa provare dei sentimenti per te veri e tu possa essere unica per me non credo sia il caso di farti vivere di nuovo i mille mostri che ho dentro. ”
“Simo per me non è mai stato un peso ascoltarti. ”
“ lo so” vedo che gli scende una lacrima.
“ che c'è adesso?” chiedo.
“ penso di non essermi mai meritato la tua infinita dolcezza o il tuo immenso amore. ”
“ Simo ma che dici? Non è assolutamente vero. Ciò che siamo dati lo abbiamo meritato entrambi. ”
“ quindi adesso non lo meritiamo più?” sbuffo mentre lo vedo che cerca di tenere altre lacrime. Mi fa male vederlo così perché correrei da lui, se solo fossimo vicini. Maledetta distanza!
“ ci meritiamo quello che crediamo di volere Simo”
“ allora...”
“ cosa ?” chiedo interrompendolo. Mi aggiusto il cuscino in mezzo alle gambe e continuo a guardarlo.
“ no niente”
“ no dai dimmi. Allora... Continua. ”
“ allora io vorrei meritare ancora di averti al mio fianco” sussurra. La sua voce è fitta quasi  non la sento.
“ Simo...” scuote la testa. Mi ha spiazzato non so veramente che dire, lui stava provando di nuovo a chiedermi di volermi al suo fianco e io non ero in grado di rispondere.
“Emma lascia stare ho detto una sciocchezza! Non voglio che ti senti oppressa. Dimentica ciò che ho detto e torniamo al nostro discorso della canzone” parlava troppo velocemente. Era come se fosse stato colpito in pieno petto e trovava un modo per non pensarci. Lo stavo ferendo in qualche modo.
“Simo no aspetta... ” cerco di dire ma lui mi stoppa con la mano. “ non mi sento oppressa. Hai detto una cosa bellissima...” continuo però a mia volta.
“ ma non ti fidi e pensi che tutto questo sia solo una messa in scena” sbarro gli occhi. Come diamine c'era arrivato?
Era davvero bastato poco per fargli capire ciò che pensavo?

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