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Avevo mentito ad Emma questa volta. Ma era per una giusta causa. Tra pochi giorni sarebbe stato 13 maggio e noi avremmo fatto due anni e 3 mesi. Volevo organizzarle qualcosa di speciale. Per noi erano importanti i mesiversari e anche gli anniversari. Ero diventato molto romantico su questo lato. Mi ricordavo le date cosa che i ragazzi spesso dimenticano.
Emma era entrata nel mio cuore già ai casting. Il mio cuore aveva iniziato a battere. A quelli che erano la quel giorno dissi “accanto alla figa mi ci siedo io”, Emma non aveva capito nulla all'inizio pensava che l'avessi insultata in italiano. Quando poi è entrata a gennaio non ho perso occasione per avvicinarmi a lei. Volevo passare tempo con lei. Conoscerla a pieno. E piano piano mi sono innamorato. Lo aiutata ad aprirsi perché con me al residence rideva e scherzava e doveva farlo anche con gli altri. Ma lei mi diceva che non ci riusciva, che gli altri non erano me, lo presi come un complimento quel giorno ma non avrebbe potuto andare avanti con atteggiamento da fredda.
Di freddo c'ero solo io bastava e avanzava.
Stamattina l'ho accompagnata in aereoporto entrambi eravamo tristi ma sapevo che presto l'avrei vista. Più di quanto lei immaginasse. Sto scendendo a Roma perché si ieri era Filippo al telefono ma non parlavamo di lavoro. Avevo bisogno di un consiglio e oltre a mia sorella che esaurita volevo un parare da un maschio. Mi fidavo di irama era il nostro amico da sempre e anche in casetta lui ci ha sempre aiutato.
« quando arrivi?» il messaggio di Filippo mi risveglia dai pensieri.
« tra meno di un ora fili. »
«emma non sa niente!»
« sa che ci dobbiamo vedere per lavoro. »
« perfetto. Tanto non chiamerà ma non si sa mai»
«abbiamo litigato ieri mattina. Pensava fossi con una al telefono»
« oh! Mi erano mancare ste scenate di gelosia»
« lascia stare. Ci vediamo tra poco»
« a dopo» leggo senza rispondere e chiudo WhatsApp. Aspetto che il treno arrivi a destinazione.
Volevo scendere a Malta e stare un po' con lei lontano da tutto. Ci sono tanti posti bellissimi nella piccola isola che a volte era impossibile scegliere dove andare.
On meno di un ora arrivo a stazione Termini prendo il taxi e mi dirigo verso l'albergo di Filippo. Saluto la sua ragazza e entro in camera. Il mio amico sta al balcone che fuma la sigaretta.
“ ehi flaco”
“ bro” ci abbracciamo. “ sei arrivato finalmente” annuisco.
“ senti io sono agitato.”
“ simo dobbiamo prenotare un albergo e un aereo il resto dovrai farlo la lo sai benissimo” avevo mille cose da pensare non era così semplice.
“ cavolo - mi metto una mano tra i capelli - stasera devo andare con Sara a sceglierle il vestito. ”
“ aspetta aspetta non dovrai chiederle di sposarla” mi chiede allarmato. Rido per la sua faccia.
“ no c'è ancora tempo per quello. Però voglio che si goda una giornata speciale. Voglio prenderle un vestito che le sta bene e poi la porto a cena fuori. ”
“ allora ok”
“ perché non ci verresti al nostro matrimonio”
“ si Simone ma credo sia presto adesso. ”
“ certo ora come ora dobbiamo crescere. ”
“ bravo. Dovete fare crescere il vostro rapporto è la cosa più importante.”
“ ovvio. Senti allora ci mettiamo all'opera per i biglietti.”
“ si fili ma poi andiamo a Parigi”
“ oddio ma sei pazzo quante cose vuoi fare?”
“ arrivo la. Le preparo tutto. La notte stiamo a Malta e il giorno dopo voglio portarla nella nostra città. Stiamo lì 5 giorni e poi torniamo a lavoro. ”
“ waa! Ti sei proprio organizzato”
“ diciamo che le cose bisogna farle bene” gli strizzi un occhio e inizia ridere.
“ sei deficiente”

Mille passi con te ♥️Where stories live. Discover now