Capitolo 77

794 51 3
                                    

Mi feci aiutare dalla donna per alzarmi. Non sarei riuscita da sola, con Cassandra in braccio.
La donna osservó la stanza, dopodichè si rivolse a me. Allungó un braccio verso Cassandra.

"Mi dia la bambina." mi esortó.
Arretrai. Anche lei sembrava non avere le migliori intenzioni.
Strinsi Cassandra a me ed aggrottai la fronte. Scossi lentamente la testa. Il cuore mi batteva velocemente nel petto.
La donna diede un'altra occhiata veloce alla stanza e tornó su di me. Si avvicinó.
"La prego, principessa, lo faccio solo per il suo bene. Le assicuro che non le faró del male, anzi tenteró di proteggerla in tutti i modi possibili-".

"E allora lasciala a me!" sbottai, arretrando ancora.
Il calore tornó a diffondersi, dal basso ventre. Assottigliai lo sguardo. Non avrei permesso che facessero del male a Cassandra.
Anche Rowena mi aveva esortata a consegnarle la bambina. Cassandra aveva qualcosa di particolare ed importante? O era solo uno strumento, per entrambi i regni, per portarmi dalla loro parte?
La donna si morse il labbro e guardó di nuovo la stanza. Guardó un'ultima volta anche me.

"Come vuole, principessa. Lascio la bambina sotto la sua protezione.
Ora, mi segua. La condurró fuori da qui." mi esortó, afferrandomi per il braccio libero e tirandomi a sè.
Ci schiacciammo contro la parete curva, in ombra, osservando la stanza. L'uscita era alla nostra sinistra, ma, per raggiungerla, avremmo dovuto superare almeno dieci nemici: la stanza era piena e i soldati e le guardie continuavano a muoversi e a cambiare avversario, non appena il loro primo avversario era morto.
Un lupo cadde a terra accanto a me, sbalzato fuori dal balconcino, insieme ad un vampiro.
Spalancai gli occhi quando sentii il rumore di ossa rompersi, nell'impatto con il pavimento.
Cassandra piangeva e io la strinsi a me.
Saremmo dovute uscite. Avremmo dovuto farlo il prima possibile. O non saremmo sopravvissute entrambe, in quella situazione.
La donna mi tiró a sè e mi invitó a seguirla, mentre camminava, rasente alla parete.
Schiacciai la schiena contro la pietra e la testa di Cassandra contro la mia spalla.
Portaci fuori di qui.
La donna fece un piccolo passo, staccato dalla parete, e si bloccó. Un proiettile le passó accanto al collo e si conficcó nella pietra dietro di lei.
Mi accorsi che la donna si era leggermente spostata: se non si fosse spostata, il proiettile le avrebbe trapassato il collo, uccidendola.
Il suo sguardo scattó verso il centro della stanza. Assottiglió anche lei il suo sguardo. Mostró i denti. E fece scivolare fuori dal fodero, che aveva attaccato alla cintura, una pistola d'argento.
La impugnó e la caricó, ma la tenne bassa, puntata a terra.
Spostai anch'io il mio sguardo verso la folla, in cerca di chi aveva tentato di uccidere la donna davanti a me.
Il Capitano stava attraversando la sala, superando un nemico dopo l'altro senza alcuno sforzo. Sparava ai licantropi ribelli e conficcava paletti di legno nei petti dei vampiri. Sembrava prevedere tutte le mosse degli avversari. Probabilmente, grazie alla sua abilità.
Ma si stava avvicinando velocemente a noi, fin troppo velocemente. Era già arrivato al centro della stanza.
"Vieni!" gridó la donna, davanti a me, prendendomi di nuovo per il braccio e tirandomi avanti, verso di sè.
Cercai di non perdere l'equilibrio e la seguii. Mi misi quasi a correre, ma il peso di Cassandra me lo impediva, rallentandomi.
Gettai un'altra occhiata alla stanza, per guardare dove fosse il Capitano.
Aggrottai la fronte: non lo vedevo piú.
Dov'è?
Tornai a guardare davanti a me. E mi bloccai, insieme alla donna che mi stava portando in salvo.
Lei alzó la mano con la pistola, ma anche il Capitano alzó la sua e la puntó verso la donna. Erano ad un metro di distanza l'uno dall'altra. Le pistole, quasi, toccavano l'avversario.
Le labbra del Capitano si aprirono in un sorriso malizioso.

"Prova a sparare e io lo faró con te." la minacció il Capitano.
Aveva il dito sul grilletto, pronto a premerlo, in caso di emergenza. Anche la donna davanti a me era pronta.
Arretrai, stringendo Cassandra a me.
Mi ricordai in quel momento che Cassandra era figlia del Capitano.
Il Capitano mi gettó un'occhiata veloce, ma carica di significato.
Dammi mia figlia, mi diceva.
Scossi la testa, con il cuore che mi martellava nel petto.
No, non l'avrai.
Avrei dovuto consegnargliela. Era sua figlia. Ma, con lui, lei non sarebbe stata al sicuro: lui era impegnato a combattete, non avrebbe avuto tempo per proteggere sua figlia.
Il Capitano spostó la pistola verso destra. Ora, puntava dritto verso di me.
La donna davanti a me si abbassó. Ed allungó una gamba verso le gambe del Capitano. Ma lui riuscí a prevedere la mossa e schivó facilmente quel tranello. Anzi, pose un piede sulla mano della donna, quella con la pistola, e la schiacció a terra, impedendole di attaccare.
Il Capitano sorrise, vittorioso, alla donna. Le puntó la pistola contro.
Avrei voluto fermarlo, avrei voluto levargli l'arma di mano, ma non sarei riuscita a farlo.
Il Capitano alzó la testa. E mi guardó. Ma tenne la pistola puntata sulla donna, che tentava di divincolarsi, dal piede del Capitano.

"Ridammi mia figlia. O le sparo." mi minacció il Capitano.
Deglutii. Strinsi Cassandra a me.
Effettivamente, non sarebbe stata al sicuro nemmeno con me. Ma, se il Capitano avesse sparato alla donna, io sarei diventata di nuovo prigioniera del Capitano, di Rowena. E Rowena avrebbe vinto.
Forse, Cassandra non sarebbe stata completamente indifesa, con il Capitano. D'altronde, lui era pur sempre suo padre.
Allentai appena l'abbraccio su Cassandra e serrai la mascella.
Avrei dovuto lasciarla al Capitano? L'avrei piú rivista?
Avanzai di un passo, titubante.
Tra me e il Capitano, si intromise una figura veloce. Senza il bisogno di vederla in faccia, la riconobbi. E le fui eternamente grata.

"James!" gridai.

"Nessuno ti ha insegnato che non si picchiano le donne?" chiese James, rivolto al Capitano.
Il petto mi si riempí di gioia, alla vista della pistola di James puntata contro il Capitano.

Sangue regaleDonde viven las historias. Descúbrelo ahora