Capitolo 30

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Qualcuno bussó alla porta. Dapprima, pensai si trattasse di Nick, perció non fui stupita, quando il rumore sordo del legno ci interruppe. Poi, peró, capii che non poteva trattarsi di Nick: Sylver e James si scambiarono occhiate confuse e velate di preoccupazione. Perchè avrebbero dovuto allarmarsi, con Nick? Era dalla loro parte.

"Principessa, Sua Maestà, la regina, vorrebbe vederla." annunció Nick, da dietro la spessa porta di legno.
James corrugó la fronte. E anch'io.
Cos'avrebbe voluto, adesso, Rowena? Annunciare ció che aveva deciso, cioè di uccidere Sylver e James? O sapeva già che loro due si trovavano proprio in quella stanza? Come faceva a saperlo?
Oppure, Rowena mi aveva solo mandata a chiamare, come era successo per Dimitri. O era lo stesso Dimitri che mi aveva mandata a chiamare.
Nemmeno James e Sylver avevano previsto, peró, quest'interruzione. Non faceva parte del loro piano, di quello di Dimitri. Quindi, non poteva essere stato Dimitri a mandarmi a chiamare. Era stata Rowena.
Non appena pensai al nome della rossa, la porta si spalancó ed una lunga treccia rossa, poggiata su una spalla, fece capolino dalla soglia. Rowena entró nella stanza, senza ulteriori richieste. Era lei la regina. Lei avrebbe potuto fare ció che voleva, senza chiedere il permesso a nessuno. Avrebbe potuto entrare nella mia stanza, trovarmi nuda, e nessuno le avrebbe detto niente. Nonostante avesse un Consiglio di guardie, era lei a decidere.
Il cuore mi si fermó, quando scorsi Nick, dietro Rowena, perlustrare la stanza con lo sguardo, in cerca di qualcosa. O qualcuno.
James. Sylver.
Li avrebbe uccisi.
Tremai, il foglietto diventó tagliente, minacciava di tagliarmi, per le scosse che muovevano la mia mano. James e Sylver non avevano previsto l'arrivo di Rowena. Non avevano potuto nascondersi.
Sarebbero stati gli ultimi istanti insieme.
Mi voltai a guardare James e Sylver, non sapendo cosa fare. Li avrei esortati a scappare? Avrei detto loro addio? Ma, quando mi voltai, la fronte aggrottata di James e la treccia ossigenata di Sylver non c'erano piú. Nella stanza, mi resi conto, c'ero solo io. E Rowena, dietro di me.
Non sapevo dove fossero finiti i due vampiri, nè come avessero fatto a scappare in cosí poco tempo.
Rimasi a fissare il vuoto, allibita. Ero incapace di muovermi.
Mi riscossi, non appena Rowena mi toccó, sfiorandomi, il braccio, la punta delle sue dita mi accarezzava la pelle. Il suo tocco era gentile. Sembrava stesse accarezzando qualcuno a lei caro.
Sua sorella.
In quel momento, Rowena stava accarezzando sua sorella. Non me.
La mano le ricadde lungo il braccio e Rowena riacquistó la sua posizione regale. Raddrizzó la schiena e mi squadró. I suoi occhi mi esaminavano.

"Perchè sei scappata via dal Consiglio?" mi chiese, lo sguardo severo.
Mi morsi il labbro, imbarazzata.
Ero scappata via dal Consiglio? Piuttosto, ero corsa ad avvertire le prossime vittime della regina.
Ma non avrei potuto dirlo a Rowena.
Unii le mani, davanti a me, e le guardai, non sapendo cosa dire. I suoi occhi erano ancora su di me.
"Non è un comportamento da principessa." mi ricordó.
Come se ce ne fosse bisogno. Non avevo bisogno che Rowena mi ricordasse le lezioni di etichetta di Stacey. Me le ricordavo già da sola. Come dimenticarsene?
Tuttavia, non riuscii a trovare una scusa convincente da utilizzare. Nessuna scusa avrebbe giustificato la mia mancanza di regalità.
Sentii un sospiro provenire da Rowena, poi una piccola pausa. Alzai gli occhi e sbirciai l'espressione di Rowena. Mi stava ancora esaminando. Cercava di capire se stessi nascondendo qualcosa.
Nascosi ancora il tremore delle mani, stringendole di piú, tra loro.
"In ogni caso, ho preso la mia decisione." annunció.
Fui sollevata, perchè aveva smesso di esaminare il mio corpo. Ma il sollievo lasció lo spazio alla consapevolezza di ció che stava per dirmi: avrebbe ucciso James e Sylver.
"Mia sorella non avrebbe mai voluto che lo facessi, ma mia sorella non è piú qui, non interamente. Perció, io sono libera di fare ció che voglio. Tu hai ancora la possibilità di scegliere, ma, in un modo o nell'altro, James sarebbe morto comunque, per mano mia perchè è un vampiro, e per mano di Dimitri perchè ha tradito il proprio re, mettendo incinta la sua promessa sposa. Anche cercando di aiutarlo a fuggire di qui ed a riprendere il trono del suo re, non riuscirebbe a sfuggire alle leggi: Dimitri lo giustizierebbe.
Perció, James, da ora, diventa un mio nemico, un nostro nemico. Nel caso qualche guardia dovesse trovarlo, James sarebbe processato in quello stesso momento.
La tua vita da semplice umana è finita. Anche la tua vita da principessa, con il tuo bel principe azzurro, James, è finita. Ora, per te, comincia la vita da regina.
Quindi, devi imparare a guidare il popolo. Seguimi." mi ordinó, uscendo dalla stanza.
Mi guardai attorno, confusa. Dovevo essere sicura che James e Sylver fossero al sicuro.
Dallo spiraglio della porta del bagno, intravidi degli occhi grandi guardarmi, gli occhi di James.
Rowena aveva avuto ragione su una cosa: con James, tutto era stato meraviglioso, fino a quando non avevo scoperto cos'avesse già fatto a Reina, ancora prima di me. James era stato un principe. James era una fiaba. E, come tutte le fiabe, tutte sono destinate a finire. Alcune bene. Alcune male.

Sangue regaleTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang