42 ELE

2.1K 109 2
                                    

Sono profondamente commossa. Vorrei piangere in questo momento, ma non credo sia la cosa giusta. Adesso capisco perché la scoperta della camera dei ricordi lo abbia sconvolto tanto, quella volta. E capisco anche quanto dev'essere dura per lui convivere con il senso di colpa. Ha salvato sua madre, ma nello stesso tempo l'ha condannata. E solo loro due , beh ora anche io, sanno la verità e se la porteranno sempre con loro.

Ha deciso di dirmi tutto, ha deciso di aprirsi con me rivelandomi i lati più oscuri della sua vita. Si fida talmente tanto da mettermi il suo cuore in mano, con la possibilità che io scappi terrorizzata da una persona simile.

Ma più lo guardo più vedo un uomo pentito, con i suoi demoni sulle spalle e la voglia, il bisogno di andare avanti. E lo amo ancora di più per questo. Non mi fa paura. Non lo giudico. Non lo giustifico. Ma lo accetto. E ho un profondo rispetto per sua madre, non posso fare altrimenti.

Gli prendo la mano e gliela stringo, dopodiché gli butto le braccia al collo e lo tengo stretto. Voglio fargli capire che va tutto bene. Che io resterò qui, finchè mi vorrà. Che adesso siamo in due a condividere questo peso e andremo avanti.

Lui si rilassa tra le mie braccia e solleva la testa, per guardarmi negli occhi. Vedo che è ancora un po' confuso. Forse vuole qualche certezza in più. Vuole capire se ho capito e sono convinta.

Mi chino e lo bacio. Lo bacio sulle labbra, decisa. Gli metto una mano dietro la testa e mi perdo con lui. Sento le sue mani intorno al mio viso, mentre risponde con la stessa passione. È come un fiume in piena. Tutto questo tempo passato a cercarci, a rincorrerci, per poi essere sempre stati uno vicino all'altra. Uno parte dell'altra. Le sue labbra sono morbide e calde e mi trasmettono tutto quello che mi serve sapere per capire che mi ama tanto quanto lo amo io.

Ci guardiamo negli occhi e sorridiamo come due ragazzini.

«È meravigliosa», dice lui, la voce roca.

«Che cosa?», chiedo curiosa.

«La luna nei tuoi occhi», dice, «Vedo il riflesso». Ci voltiamo verso il lago e vediamo la signora della notte lassù in cielo, padrona incontrastata che ci bacia con la sua luce.

IL CONFINE DI UN ATTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora