37 MAT

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La chiesa è piena di gente. E ancora ne sta arrivando.

Sono qua all'altare con il mio amico che muore d'impazienza. È perfetto nel suo completo nero. Sua madre lo stringe per mano, e continua a ripetergli non so cosa nell'orecchio.

Mi aggiusto il collo della camicia. Non sono abituato a vestire in questo modo. Quando mi sono guardato allo specchio stamattina, quasi non mi riconoscevo. Per fortuna il blu mi sta bene. Risalta il colore dei miei occhi.

All'improvviso si accende un brusio per tutta la chiesa. Qualcuno urla "è arrivata" e una scarica elettrica attraversa Gabriele. Sono un po' agitato anche io, se devo essere onesto.

Parte l'organo e tutti prendono posto.

Una coppia percorre la navata e lui si ferma vicino all'altare come me e il fratello di Gabriele. Sarà uno dei testimoni. Subito dopo arriva Ele, a braccetto col suo patrigno.

Dio, quanto è bella! La fisso a occhi sgranati. Lei mi guarda solo per un secondo prima di distogliere lo sguardo e avvampa. Diventa rossa in viso così tanto da sovrastare il trucco. Ha una gonna lunga fino a terra color cappuccino, intravedo le scarpe ma non me ne intendo abbastanza. Sopra ha una maglietta morbida color panna, che le lascia scoperta la schiena. I capelli sono legati semplicemente. Sembra una dea greca. Una musa. Non posso distogliere lo sguardo.

Poi mi rendo conto che è già arrivata anche la sposa e che sta per iniziare la cerimonia. Non riesco a seguire niente. Sento la sua presenza talmente vicina che mi confonde le idee. Siamo entrambi i testimoni. Abbiamo la stessa importanza, in questo giorno.

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IL CONFINE DI UN ATTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora