Capitolo 58°

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Mi trovo proprio davanti la casa di David, sono riuscito a seguirli fin qui, scoprendo che la loro casa non è poi così tanto lontana da casa mia.
David è in camera sua, la finestra è aperta e la lampada da letto è accesa.
In casa non c'è nessuno oltre a lui, i suoi genitori sono da poco usciti e non torneranno prima di qualche oretta.

Lentamente osservo la zona circostante alla casa in cerca di un modo per entrare furtivamente senza lasciare traccia.

Nella casa del vicino, nascosta tra la siepe scopro una scala abbastanza alza per raggiungere una delle poche finestre aperte della casa; la prendo e la poggio lentamente sotto la finestra, salgo la scala, ascolto attentamente, accosto la tenda ed entro furtivamente; mi ritrovo nella camera da letto dei suoi genitori.

La porta della sua stanza è semi chiusa, da un piccolo spiraglio passa la fioca luce della lampada della stanza di David; lentamente osservo l'interno della stanza dalla toppa della porta.
Lui è lì, seduto davanti alla scrivania sotto la finestra intento a scrivere al PC uno dei suoi adorati romanzi.

Toc-toc.

<<Chi è !!!>>

David si è appena alzato dalla sedia, è spaventato, non crede alle sue orecchie, crede che sia stato soltanto uno scherzo della sua piccola mente.

Io mi allontano e mi immergo nel buio, mentre lui si avvicina e apre la porta per vederci ha bussato; nulla, non si è accorto di della sagoma nel' ombra, si è chiuso la porta alle spalle ed è tornato alla sua postazione da scrittore.

Io nuovamente mi avvicino alla porta, vedo cosa sta facendo e busso nuovamente alla porta per poi tornare a nascondermi nell'oblio.

Lui stavolta silenzioso si avvicina alla porta e la apre di gran fretta, sperando di trovare il colpevole.

Io a stento riesco a trattenermi dal ridere per la strana smorfia presente sul suo volto.

Stavolta prima che lui possa andare a sedersi busso alla sua porta e sento che lui sta correndo ad aprire la porta.

Immobile, immobile è rimasto alla vista della mia persona, sul suo volto pieno di terrore si riesce a leggere chiaramente quanto sia incredulo nel vedermi li, li in casa sua fermo davanti alla porta della sua stanza.

<<Ciao David, che piacere rivederti.>>

Il mio sorriso malsano e allo stesso tempo malizioso lo fa indietreggiare, io lentamente e con estrema delicatezza lo spingo con la mano sinistra, lui cade senza neanche capire cosa sia successo, ma a renderlo cosciente della situazione arriva una forte fitta al fianco, la ferita che gli ha causato la mia adorata oramai defunta Francene.
Lui attera senza neanche la forza di rialzarsi non fa altro che dimenarsi cercado di scappare in qualsiasi modo gli sia possibile.
Suoi suoi occhi vedo chiaramente che sa che è giunta la sua ora e che è inutile cercare di sfuggirle, visto che non farà altro che renderla più atroce.

<<David, smettila di sperare che riuscirai a sfuggirmi !!!>>

Lui è appena riuscito a uscire dalla stanza, sta cercando di nascondersi, io con molta calma accetto questo piccolo gioco, accetto di giocare a questo effimero "nascondino della morte".

<<La speranza di vivere è sempre l'ultima a morire!!!>>
<<Caro David, questo non lo metto in dubbio, ma ricorda che è sempre la prima è l'unica ad essere in bilico tra la follia e la sofferenza.>>

Silenzio, non ha risposto, si è sicuramente nascosto, io prendo il coltello che tengo nascosto nello stivale e lo preparo, lo preparo perché se dovessi trovare la mia povera vittima, per lui non ci sarà scampo !!!

Lentamente, passo dopo passo guardo attentamente ogni stanza della casa, badando a non fare rumore, per evitare di spaventare la preda.

Ho perlustrato tutto il piano superiore della casa, ma di David nessuna traccia, deve essersi nascosto al piano inferiore proprio quando sarò entrato in qualche stanza.

Scendo le scale e mi accorgo che dalla porta sotto la scala passa della luce, fioca, ma abbastanza da farsi notare in mezzo al buio, lui deve essere sicuramente li !!!

Scendo le scale saltandone qualche gradino rischiando di rompermi l'osso del collo, in un battibaleno sono al piano inferiore, mi butto davanti alla porta e la spalanco così forte che la faccio sbattere contro il muro; davanti a me c'è una scala che porta al seminterrato, scendo per questa scala e noto che intorno a me c'è pochissima luce, giusto quella che serve per notare una pila di scatoloni in lontananza; li accanto a loro c'è lui che spavento e pieno di terrore mi osserva con i suoi occhi avidi, che non fanno altro che cercare di studiare ogni mio dettaglio, ogni minima cosa che possa aiutarlo per salvare la pelle.

<<David, vedi, io sono qui per vendicare Francene...io tutto sommato non sono un cattivo ragazzo, ascolta, facciamo una cosa, in fondo sei un ragazzo piuttosto simpatico, che ne dici di stare li immobile dove sei e lasciarti uccidere ? Tanto ricorda che la colpa di tutto questo non è niet'altro che tua, quindi dovresti pagarne le conseguenze che sono nate. !!!>>

<<NO !!! I-io non voglio morire, io sono innocente, la colpa è di quella pazza che si è innamorata di me e ha fatto fuori tutti !!!>>

Sta urlando, proprio il contrario di quello che gli avevo chiesto di fare.

<<Non mi lasci altra scelta, devo strapparti le corde vocali !!!>>

Avanzo verso di lui con passo sicuro, mentre vedo che lui passo dopo passo impazzisce, la sua sanità mentale sembra scendere, ovvio, come può un ragazzo inutile come lui mantenere una situazione così ?

Sono davanti a lui adesso e lo sto fissando negli occhi con uno sguardo di disgusto, avvicino la mia mano con il coltello, ma lui subito urla nuovamentee rischiando di ferirsi da solo fugge, fugge per ritornare nella sua stanza, sento i suoi passi....si è nascosto !!!

Salgo anche io le scale, entro nella sua stanza e lo trovo davanti alla finestra, speranzoso di trovare qualcuno che possa aiutarlo.

<<Cosa stai facendo David ?>>

<<N-nulla....ti supplico....vattene via, lasciami in pace, se no....se no....>>

<<Se no cosa fai ? Ti butti di sotto ? Non credo che riusciresti a sopravvivere ad una caduta simile, poi visto il tuo stato ci perderei le speranze all'istante.!!!>>

Faccio qualche passo verso di lui, comincia a tremare e lo noto perfettamente, lui si siede sul davanzale della finestra e guarda di sotto e me che avanzo....

Un tonfo è l'unico suono che sento, il suono tanto immaginavo, David si è veramente gettato dalla finestra, io lentamente dopo aver spento tutte le luci mi avvicino per vedere se è ancora vivo, niente da fare, è più che morto, la sua testa perde molto sangue.

Sono soddisfatto della sua morte, ma adesso devo allontanarmi e trovare un posto sicuro, per poi finire veramente tutto.

L'amore di una yandere.Where stories live. Discover now