Capitolo 36°

26 2 0
                                    

Sono giorni che rimango rinchiusa all'interno della mia casa, mia madre non fa altro che dirmi che prima o poi uscirò da qui, ma che non andrò più a scuola perché li ci sarebbe il pericolo che mi ritorni la memoria visto che quasi tutto è cominciato da li, Adesso sono in camera mia, non faccio altro che passarci delle ore, guardando il mondo dalla finestra, parlando con i molteplici peluche, ascoltando musica e di tanto in tanto leggendo qualche libro anche se non è il mio genere visto che ogni libro in questa misera cameretta è di genere horror.

Qualche giorno fa mi è anche capitato di essermi tagliata un dito, mi trovavo in cucina, la vista del sangue e il dolore non mi hanno fatto paura o impressione...anzi, mi hanno fatto venire in mente un'immagine di una donna, una donne che mi sembra di conoscere; era inginocchiata sul pavimento di un salotto, e aveva il ventre aperto.

Mia madre avrà visto qualcosa nel mio volto, anche perché non facevo altro che sorridere senza un motivo sensato.

La visione del sangue, mi ha fatto anche ripensare a molte cose...non ne so bene il motivo, ma quelle poche e minuscole gocce di sangue, mi irritavano, e per questo motivo ho cercato di allargare la ferita, però la mamma mi ha subito schiaffeggiato e mi ha subito asciugato il sangue, ripulendo il dito e mettendo un cerotto sulla ferita.

Il mio cuore batteva forte, così forte che quasi non restava dentro al petto.

Sento dei passi, mia madre sta salendo le scale, non è sola, è in compagnia di qualcuno; li sento, i loro passi sono pesanti e decisi.

Mia madre è appena entrata spalancando la porta, è seguita da qualcuno, qualcuno incappucciato, non vuole mostrare il suo volto.

<<Francene...piccola mia...>>

<<Mamma...che succede, che sta succedendo...chi è lui ?>>

Sono spaventata, mia madre è molto scura in viso, sembra essere tesa....mentre l'individuo dietro di lei, non accenna a muoversi o a proferire parole, sembra che si stia astenendo soltanto a fissarmi con i suoi occhi di ghiaccio che sono l'unica cosa che riesco a vedere, così chiari che si distinguono da tutto il resto.

<<Ti prego Francene...fa silenzio...lui è qui per farti ricordare ciò che a stento la tua mente ti vuole dare.>>

Sono confusa...è mai possibile una cosa del genere ? E poi, che cosa diamina c'entra quell'uomo con i miei ricordi.

<<Mamma...spiegati meglio, non capisco...chi è lui, e cosa volete farmi ?>>

Si è appena voltata verso di lui.

<<Possiamo procedere.>>

Lui, ha appena fattoun passo verso di me, un passo molto forte da far rumore, un rumore chi mi gela il sangue.

<<Non temere Francene, non ti accadrà nulla, stai per ritornare come un tempo.>>

La sua voce la conosco...l'ho sentita già da qualche parte.

Ha appena fatto un'altro passo; con  una mano si sta per togliere il cappuccio che gli copre il viso, e l'altra me la sta portgendo.

<<N-no...via...s...stai lontano...via....>>

Io, ho paura, sono terrorizzata, cosa vogliono farmi, perché sono qui, mi rinchiuderanno in un'altro manicomio ?

<<Sta tranquilla, sono io....ricordi di me ?>>

Sotto quel cappuccio si nascondeva un bel ragazzo dai capelli biondi e dai profondi occhi di ghiaccio...occhi che ti rapiscono l'anima, occhi tentatori come quelli di un demone.

La vista del suo volto....lo vedo nella mia mente, l'ho conosciuto già da qualche parte, io lo conosco, ma non so bene chi sia...chi è, e cosa ho io a che fare con lui ?

<<Io...io ti ho visto da qualche parte...ti conosco...noi due ci conosciamo, qual'è il tuo nome ?>>

Ha appena sorriso, e il suo volto si è illuminato.

<<Walter...il mio nome è Walter, noi due siamo amici.>>

Walter....questo nome...mi ricorda qualcosa, qualcosa da tenere segreto, qualcosa di incoffessabile, neanche al padre eterno.

<<Io ricordo il tuo nome, ma non ricordo quando ci siamo incontrati...>>

<<E in fatti è per questo che lui è qui...Francene, devi ritornare la ragazza ch eri, non puoi vivere all'oscuro di ciò che hai fatto in passato !!!>>

<<Francene....ti prego, fatti iniettare questo sonnifero, noi dobbiamo fare un piccolo lavoretto su di te per farti tornare la memoria, e io non voglio che durante il mio operato tu possa soffrire.!!!>>

Io, non la smetto di tremare, sono molto preoccupata per ciò che dovranno farmi.Sono rimasta in silenzio e immobile, non so che fare e nemmeno cosa dire....ho paura di ricordare ciò che ero, ciò che ho fatto...e ciò chwe ho vissuto.

<<Walter....credo che sia giusto che gli e lo dia io il sonnifero, voglio essere io a dare la buona notte alla mia bambina, non voglio che si dimentichi di me.>>

<<Fai pure...purtroppo non ricorderà nulla di ciò che è accaduto dopo aver perso la memoria...forse...forse lo ricorderà, ma sono poche le possibilità che riesca a ricordare questo momento.>>

Mamma si sta avvicinando a me, sta piangendo lacrime amare, non vuole che io cambi, non vuole che io ricordi....però contro il suo volere lo sta facendo.

<<Buona notte piccola mia...non dimenticarmi mai di me...dormi bene......addio...>>

Sta piangendo, e le sue sono lacrime che non ho mai visto scorrere sul suo volto

<<Non sei costretta a farlo!!!>>

Mamma deve saperlo che a me non dispiace restare così come sono senza ricordare il passato.

Lei è rimasta sorpresa dalle mie parole...

<<L-lo faccio per te....non voglio che da un momento all'altro tu cambi...voglio solo che tu non soffra, e per farlo bisogna che io ti ridia i tuoi ricordi, che ti sia restituito il tuo passato.>>

<<Capisco....allora mamma....buona notte anche a te.>>

Singhiozzando e con gli occhi gonfi di lacrime, mi addormenta, lasciando che io chiuda i miei occhi lentamente su di un mondo che per me dovrà diventare solamente polvere nella mia mente, questi saranno momenti che per me non saranno mai accaduti davvero.

Prima di addormentarmi del tutto, Walter disse.

<<Possiamo cominciare il nostro lavoro, la vecchia Francene risorgerà !!!>>




L'amore di una yandere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora