Capitolo 26°

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Sono appena le 23:00, lei ha assunto a sua insaputa il veleno che le ho messo nel piatto; sono molto fortunata, perché a quanto già avevo capito dal canto mio, non è nient'altro che una stupida donna lussuriosa che vaga come un'ape da fiore in fiore.

Manca poco, giusto qualche minuto prima, che il suo corpo smetta di reagire ai suoi comandi.

Stum !!!

Si trova distesa sul pavimento del salotto, il suo corpo ha ceduto sotto il suo peso, lasciandola priva di forze per muoversi, ma ancora piena di sensi.

Io, silenziosamente con passo sicuro entro nella stanza; lei mi sta guardando presa dal panico, non sa il perché non riescie più a muoversi, non sa per quale motivo io sia li, in casa sua.

<<C-chi s-sei, come h-hai f-fatto ad entrare ?>>

Lei a stento riescie a parlare, non fa altro che guardarmi mentre cerca di muoversi.

Sono proprio davanti a lei, lei è a i miei piedi.

<<Oh, guarda, sembra che ancora il veleno non abbia fatto ancora del tutto effetto....sembra che ti piace stare a terra e gattonare .>>

Maledetta lussuriosa, anche quando dovrebbe morire non fa altro che mostrare il suo corpo seducente....la odio. !!!

<<T-tu sei...la ragazza del...del ristorante !>>

Lei, mi sta guardando, i suoi occhioni azzurri mi stanno fissando...non la sopporto, mi metto di lato, e con un calcio ben assestato la colpisco in pieno ventre scaraventandola più in la e lasciandola soffrire.

Lei, cerca di urlare il suo dolore...le avrò rotto qualche costola con un misero calcio ?

<<Fa male vero ?>>

Sul mio volto in questo è stampato un sorriso malefico, sadico...

<<S-si....fa male....perché fai questo, non ti ho fatto nulla.>>

<<Nulla ?...Si invece, stai cercando di portarmi via il mio David.>>

Il suo nome lo ha riconosciuto, finalmente ha capito....forse.

<<Lui...allora tu lo vuoi anche....sei stata tu ad ucciderla allora ?>>

Si sta riferendo alla scomparsa di Erika, la rivale che c'era precedentemente.

<<Si...sono stata io ad ucciderla.>>

Si è appena voltata, e sta fissando il soffitto mentre respira a fatica.

<<Il suo corpo non è mai stato ritrovato...credo che tu sappia dove sia...>>

<<Si...io solamente so dove sia il suo corpo; tu farai la sua stessa fine.>>

La sua risata risuona nella staza; cosa ci sarà mai da ridere così tanto ?

<<Uccidimi, tanto non appena tutti verranno a sapere che sono morta, riusciranno a sapere che sei stata tu....Anderson non appena saprà che sei stata tu si allontanerà perennemnte da te e verrai portata in carcere, dove marcirai per tutto il resto della tua misera vita.>>

Non riesco a credere che in questo momento una misera e stupida telecamera mi stia riprendendo.

Con sguardo frettoloso, cerco di individuarla, ma non riesco, non riesco a trovarla; sono stufa di giocare con lei !!!

Mi avvento su di lei, e l'afferro per i lunghi capelli e le sbraito in faccia.

<<DOVE CAZZO SI TROVANO QUESTE TELECAMERE, BADA A NON GIOCARE CON ME.>>

L'amore di una yandere.Where stories live. Discover now