Capitolo 22°

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Il mio tanto correre mi ha portata in lontano dal dormitorio, esattamente davanti ad un albero di ciliegio, situato li tutto solo, senza ness'altro albero nei paragi.

Proprio ai suoi piedi c'è coleri da cui stavo fuggendo, colei a cui voglio infinitamente bene.

<<C-Clare...ferma, non riprendere le armi che tanto faticasti a deporre.>>

Non so il perché, e nemmeno come vennero fuori queste parole dalla mia bocca.

Sto tremando, e la cosa è alquanto insolita per me, sento un forte senso di angoscia che mi divora lentamente l'anima.

Lei, è immobile, sotto quell'albero e sta in silenzio, un silenzio da far paura; i suoi occhi sono fissi a guardare il tappeto di petali di ciliegio che riveste la terra sotto di essa.

La luna con il suo chiarore, risplende in cielo, immensa quasi da far venire voglia di toccarla con mano.

Tutto intorno a noi tace, la luna, illumina tutto quello che c'è attorno a noi.

<<Francene...hai letto la mia lettera?....>>

<<Si,...l'ho letta..>>

<<Mi hai perdonata per quello che ti ho detto ?>>

<<Si, anche se non ce n'è di bisogno di perdonarti....in fondo, tu sei mia amica, e non mi sei stata d'intralcio, quindi non c'è nessun motivo per cui tu debba morire, e nemmeno che ne debba io.>>

Sembra che le mie parole, non abbiano fatto nulla, non hanno fatto breccia nel suo cuore.

<<P-perdonami Francene, credo che questo sarà il nostro addio...e qui il mio...letto di morte.>>

<<No, non dire questo...stupida....sei una stupida a pensare che tu mi sia d'intralcio o di qualsiasi cosa, tu...tu sei mia amica, la mia migliore amica, e non potrei mai permetterti che tu mi abbandoni.>>

Dette queste mie parole, noto subito grazie al luccichio della lama del suo coltello, che lei è armata e facendomi capire che non sta scherzando.

<<Troppo tardi....>>

Io, subito corro da lei, in preda al panico per ciò che sta per fare, devo a tutti i costi farla ragionare, portarla in se.

<<NO CLARE, NON FARLO !!!>>

Queste mie parole, echeggiarono nell'aria, mentre un vendo gelido le portava con se.

Per un pelo; la lama del suo coltello è quasi arrivato alla gola.

Qualche minuto di silenzio.....

Nessuna delle due si ostina a muovere un muscolo.

Entrambi, fremiamo per l'adrenalina che abbiamo in corpo.

<<Se...se desideri tanto che io non muoia......permettimi di ucciderti !!!>>

Queste sue parole....mi gelano il sangue, quel sangue che fino a pochi secondi fa scorreva caldo ed intenso nelle mie vene, adesso ha rallentato la sua corsa sfrenata.

Petali di ciliegio, cominciano a cadere dal solitario albero i quali rami sono mossi da una brezza leggera, una brezza profumata, una brezza che sa di sangue.

Con mani caute, stringo fra le mani il coltello, mentre, la mia cara amica fa lo stesso.

<<Clare...sei sicura di quello che vuoi fare ?>>

<<Si, ne sono più che sicura...ti voglio morta...>>

Parole forti, e nello stesso tempo amare per il mio cuore;  è proprio lei a pronunciare queste parole dure?, Parole che non direbbe mai la Clare che ho sempre conosciuto, lei non ne avrebbe mai avuto il coraggio.

L'amore di una yandere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora