Capitolo 18°

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Finalmente a casa.......si.......la mia bella e calorosa casa, dove.......mi aspettano a braccia aperte i.........miei cari genitori..........N-NO !!!!

Non voglio vederli......ma questa è la mia punizione.

<<Francene.......bentornata a casa piccola mia !!!>>

<<M-mamma......smettila di prendermi per una stupida, sono stata londana da casa per molto tempo, ma non sono diventata scema, e non ho dimenticato come sei veramente !>>

Lei, mi guarda con quel suo sguardo serio.

<<Oh.....allora meglio così......almeno ricorderai ancora come dovrai comportarti con noi piccola peste >>

Non voglio restare ancora un altro minuto in presenza di mia madre......vado a rifugiarmi in camera mia, è il momento di architettare tanti piani per uccidere la mia rivale....la professoressa Hannah Miller.

Tutto è come lo avevo lasciato, ogni cosa è al suo posto, i miei peluche sono al proprio posto, i colori sgargianti delle mura sono come l'ultima volta.........cucciolose, in simbiosi con i peluche che tanto adoravo da bambina.

Al suo posto, sopra il letto c'è anche la mia marionetta di legno......el si che era bella.......lo era prima che mia madra tentasse di darle fuoco bruciandola davanti ai miai occhi sul fuoco del camino.......ma è stata fortunata......molto fortunata, perché sono riuscita a salvarla in tempo.

Era la mia compagna di giochi.......non ricordo perfettamente chi me la regalò.......ma non mia madra......lei l'ha sempre odiata, fin dal primo momento che me la vide in braccio.

Lei......si chiama Cordelia, si , proprio così, è un bellissimo nome.......a me piace........

Io e Cordelia siamo molto simili......si,......siamo molto simili......siamo sempre in balia delle forze degli altri, senza nemmeno un briciolo di anima in corpo......entrambe siamo dei corpi vuoti, privi di anima al suo interno........

Mi avvicino a lei, e la predo dolcemente.......è proprio come me la ricordassi, non è cambiato nulla in lei; è come se il tempo non l'avesse scalfita, come se il tempo non l'avesse nemmeno degnata di uno sguardo, nemmeno un suo misero sguardo.......l'ha lasciata sola......in disparte, proprio come me........."ISOLATE DAL MONDO"

La tristezza mi assale, ed è accompagnata dalla solitudine che si porta dietro la mia anima......tutto intorno a me sembra farsi cupo....non faccio altro che pensare se sono io ad essere così o se è proprio casa mia così e l'aria che vi si respira al suo interno.

Cordelia.......perché sei tu.........perché non posso essere te, un essere inanimato che non prova emozioni, un essere inanimato che non prova amore verso nessun David Anderson ?..................

Non resisto più.....la vicinanza a Cordelia, fanno riaffiorare in me mille risordi, che con forza negli anni ho deci di strappare via con foza, con violenza.......ricordi che nessun bambino vorrebbe mai avere, un infanzia da demolire completamente senza lasciarne nemmeno un briciolo di ricordo.

Un ricordo ancor più potente si sta facendo strada tra i mille ricordi che affollano la mia mente.........No...........

<<NO !!!!!........non ora, non questo ricordo.>>

Sono accasciata per terra, con le lacrime agli occhi......e la marionetta.........la marionetta Cordelia........l'ho appena scaraventata lontana da me, l'ho gettata sotto il letto perché in lei risiedono troppi ricordi, ricordi che mi hanno segnata nel profondo, ricordi che non voglio ricordare.........ma solo loro.........solamente loro possono darmi la forza, l'anergia, il desiderio giusto per togliere di mezzo qualsiasi nuova rivale mi porrà davanti il cammino dopo quella attuale..........prima o poi anche il destino si stancherà di portarmi via il mio David.!!!

L'amore di una yandere.Where stories live. Discover now