Capitolo 21°

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Il mio castigo, e finalmente giunto al termine, è finalmete giuto il giorno della resa dei conti, il sogno che da un pò di tempo a questa parte riempie i miei sogni.

Sono davanti al cancello della scuola, e sono le 20:00 del giono prima del mio ritorno.

<<Spero che ti sia goduta i tuoi giorni di riposo, da domani in poi comincierai a seguire le lezioni regolarmente.>>

<<Si, signor preside, non si preoccupi.>>

<<Bene....adesso puoi andare nella tua stanza a sistemare le tue cose.>>

Finalmente sono tornata, sono tornata dal mio David.

Mentre mi incammino per il cortile dirigendomi verso il dormitorio femminile. le mie orecchie udiscono un suono, una voce.....una voce soave per le mie orecchie, una voce a me familiare, una voce amica... CLARE !!!

Mi sono appena voltata di scatto, e i miei occhi vuoti, hanno appena incrociato i suoi di occhi grigi, pieni di tristezza, angoscia, paura, sconforto; tutti sentimenti struggenti per lei.

<<Francene....sei...sei tronata...m-mi sei mancata tanto.>>

<<Clare... ma che dici, non sono mica stata fuori per tanto tempo; ho solo preso una pausa per tornare in futuro, una pausa per tornare più forte con nuove armi per distruggerla; distruggere tu sai chi.>>

Lei, sembra non capire le mie parole, i suoi bellissimi occhi grigi, si sono fatti vuoti...profondi...insani...terrificanti...terrificanti da far paura... il suo sguardo, il suo sguardo non sembra più vivo, uno sguardo che non traspare più nessuna emozione.

<<C-Clare... cosa ti è successo... ti senti bene ? Ti prego amica mia, parlane con me.>>

<<A-am-amica mia ? Mi hai appena chiamata così...tu che....che non ha nessun amica ?No...tu non sei mia amica...io non ti conosco... n-noi due non siamo amiche, noi due non ci conosciamo nemmeno...>>

Queste sue parole, mi feriscono; fanno male, tanto male; queste parole la Clare che io conosco non le avrebbe mai pronunciate, non le avrebbe mai dette.

Lascio andare le mie borse piene di vestiti e libri di scuola lasciadole cadere al suolo, e comincio, passo dopo passo ad avvicinarmi a lei, che non fa altro che restare immobile sul suo posto.

<<CLARE...RITORNA IN TE; cosa ti è saltato in testa !!!.>>

<<S-smettila....stai lontana da me...pazza assassina...stai lontano da me...>>

<<Sei impazzita Clare...tu...tu...sei pazza; se vuoi dirmi cosa ti sta succedendo, mi trovi in camera mia.>>

Ritorno sui miei passi, riprendio le mie cose che ho lasciato per terra, e continuo a incamminarmi per il dormitorio femminile.

Sono immobile, sbalordita, e anche un pò terrorizzata a quello che sto vedendo; perché la mia camera, è piena di postit, fogli, foto, lettere e.....un coltello, dove sul manico c'è arroltolato un foglio di carta con qualcosa scritto.

Con cautela, prendo questo coltello, e sdrotolando il foglio di carta, comincio a leggere cosa c'è scritto.

_Cara Francene, sono felice che tu sia tornata a scuola.

Senza di te mi sentivo sola, niente e nessuno riusciva a tirarmi su di morale; sai, spero tanto che ti sia mancata tanto anche a te.

Se ti chiedi il perché di tutto quello che hai appena trovato in camera tua, ti basti sapere che sono stata io !!!.

So già che prima di entrare in camera tua, ci saremo già scontrate da qualche parte della scuola...ma....tutto questo è già calcolato, sai....la tua assenza mi ha mandata fuori di testa...e mi ha mandato ancor più fuori ciò che è accaduto prima che tu te ne andassi, proprio quando  ti ho detto la mia vera identità.

Perdonami, per tutto questo in cui mi sono comportata come una stupida mocciosa appiccicosa, scusa se non ti ho mai detto nulla, scusami se mi sono intromessa nei tuoi affari con David Anderson, ne sono davvero mortificata.

Credo che questo sarà il nostro ultimo addio...si, hai proprio letto bene; è arrivato il momento in cui io scomapia dalla circolazione, me ne vada via dalla tua e dalle altre vite; in fondo, non ho mai concluso un bel niente in questa misera vita, non ho fatto altro che combinare guai, distruggere relazioni e molte altre cose che al solo pensarci mi verrebbe voglia di impiccarmi all'istante.

Ti chiedo scusa se fra non molto irromperò in camera tua con l'intento di ucciderti...ma...ho chiesto a mio fratello di farmi una sorta di lavaggio del cervello, ma so per certo che verrò ad ucciderti, perché....tu sei la causa di tutto questo mio dolore, tu sei colei che mi ha rispinto ad impugnare le armi che tanto amaramente avevo deposto giurando di non riprenderle mai più.

Ti chiedo perdono per questo, spero che tu possa perdonarmi, ma sappi che ti ho semrpe voluto bene, tu...tu sei la sorella che ho sempre voluto avere, e anche se te l'ho scritto in questa stupida lettera d'addio, voglio dirti che sei stata la sorella che non ho mai avuto e che sempre voluto avere; ma...chi semina morte, dovrà prima o poi raccogliere morte....e questo è il tuo caso, ti prego di non insistere nell'essere caparbia con la tua vita, ti prego muori sotto i miei colpi e non insistere nello sfuggirmi.

Cara Francen, ti voglio un mondo di bene, addio....

                                          Che tu possa riposare in pace, una pace eterna come il tuo riposo.


Non farmi del male.......

                                                                                                    La tua adorata amica Clare......_



Sono senza parole, non so come descrivere ciò che ho appena letto, sono in preda al panico per ciò che ho appena letto...lei sta venendo qui ad uccidermi, lei sta venendo dopo che io l'ho invitata a venire.

Afferro con forza il coltello che c'era nella stanza, e fuggo via, il più lontano dagli occhi delle persone, non posso rischiare di farmi attaccare davanti a tutti, davanti a gente che potranno farla arrestare.

Corro, corro senza fermarmi, fino a quando.......


L'amore di una yandere.Où les histoires vivent. Découvrez maintenant