Capitolo 7°

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<<N-o..........n-o.......n-o....., a-iut-ami, n-on puoi farmi fare questo.>>

Lui ha fatto il suo dovere, e forse si è anche divertito fin troppo pestandola mentre abusava del suo corpo, i suoi abiti sono tutti strappati, i suoi lunghi capelli rossi scompigliati, i suoi lucenti occhi verdi pieni di paura.

<<Mi dispiace mia cara, ti sei innamorata del ragazzo sbagliato, e ti sei messa sulla strada di una ragazza senza un briciolo di sanità mentale............mi disgusti con i tuoi modi........cagna.>>

<<T-ti prego, non farmi del male.......quel porco..........ha fatto cose indegne sul mio corpo..........mi ha trattata come fossi una donna che vende il proprio corpo per denaro, ti prego, non farmi del male, ti sei vendicata per ciò che ti ho fatto questo pomeriggio, quindi.......credo tu abbia finito........no vero ?>>

Mi avvicino a lei, e piano piano comincio ad accarezzarle le gambe piene di lividi, e umide, mentre lei comincia a dimenarsi per la paura.

<<Quel.....mostro ti ha traumatizzata vedo.........meglio così, in questo modo vedrò ancor meglio il terrore nei tuoi occhi.>>

Il sorriso che ho stampato sul volto è un ghigno, un ghigno malefico, pura cattiveria, lei ha paura, lei..........mi sta implorando......io........mi sto eccitando a questa scena..........non posso resistere...........devo farla soffrire..........devo ridere..........devo divertirmi.........devo liberarla da questa oppressione..........devo.........devo.......devo.......TORTURARLA FINO A PORTARLA ALLA MORTE.

<<NOOOOO, FERMA, PAZZA, PSICOPATICA........FERMATI,.........STOP........STOP..........MI VUOI FARE MALE...........FERMATI..........N-NON.........lo avrai mai...........lui........lui........David........è.......>>

<<Lui........LUI COSA MALEDETTA BASTARDA.>>

<<Lui è...........MIO, IO AMO DAVID ANDERSON, IO LO AMO CON TUTTO IL CUORE........LO AMO, LO AMO, LO AMO, LO AMO, LO AMO, LO AMO>>

Sono un vulcano stra colma di rabbia, devo farla smettere, lei non può amarlo, lui è solo mio.

<<SMETTILA, NON TI SOPPORTO PIù, DEVI MORIRE, E MORIRAI ADESSO,.......ANZI.......PRIMA TI FARò SOFFRIRE........CHE ABBIA INIZIO L'ATTRAZZIONE PRINCIPALE.........LA TUA TORTURA.>>

Prendo il coltello che tengo nascosto sotto la gonna, e comincio con molta calma a tagliargli la pelle, ad infliggergli un dolore minuscolo, e per farla soffrire comincio dal braccio destro,.........la sua carne.......la sua carne è tutta di fuori, è .......insanguinata, devo aumentare il suo dolore, devo rendere lo spettacolo ancora più esilarante, devo versare sulla ferita che gli ho inferto su tutto il braccio con tutto il sangue che esce dell bicarbonato e dell'acqua ossigenata,........il divertimento sarà assicurato, me lo sento.

<<Assassino informatore, abbiamo del bicarbonato e dell'acqua ossigenata ?>>

<<A cosa ti servono queste due cose ?>>

<<Lo vedrai presto.....>>

<<Si, tieni eccoli qui, vediamo cosa hai in mente di fare.>>

Dopo aver preso l'occorrente mi avvicno a lei, che stringendo i denti per il dolore lancinante, mi fissa con quel suo sgurdo rassegnato e nello stesso tempo rabbioso.

Cospargo il bicarbonato sulla sua lunga e profonda ferita sanguinante, questo gli fa bruciare la pelle e il sangua, facendo in modo che lei soffrà ancora di più sentendo la sua carne friggere.

Adesso verso dell'acqua ossigenata sulla ferita dove precedentemente avevo cosparso il bicarbonato, questo la fa strillare di dolore, lei si dimena in preda al bruciore, la sua pelle e il suo sangue e la sua carne dove io mi sto divertendo comincia a emanare un odore di carne cotte, il suo sangue comincia a billire in modo evidente facendo scoppiare qualche bolla di sangua qua e la sulla sua piccola ferita.

La tortura è misera, ma e tutto ciò che basta per far uscire dalle sue dolci labbra le urla che tanto mi eccitano, che tanto eccitano la mia povera testa malata.

<<Francene.......devi sbrigarti, la polizzia è già arrivata, e sta perlustrando il perimetro della scuola, raccogli tutto ciò che può portare a noi, e uccidila, fai presto, dobbiamo andare................vengono a prenderci.>>

Io fui interrotta da quelle parole.

Erika, ha gli occhi sgranati dalla apura, le sue parole gli hanno fatto capire che per lei non c'è altro tempo, che sarebbe morta qui, adesso.

<<Mi dispiace, cara mia amica.......ma sembra che il gioco finisca qui.........Bye, bye, ci rivediamo al cimitero, mia felice amica.>>

E da li, la accoltello al ventre per poi senza estrarre il coltello dal suo ventre salgo su fino la gola sgozzandola come un vile e lurido maiale; dopo di che me ne vado senza lasciare traccia sperando che nessuno troverà mai il luogo del delitto.

<<Addio Erika Murray, rimarrai per sempre nel mio cuore.>>



L'amore di una yandere.Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum