Capitolo 11°

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<<Tu non temere Francene, prima o poi farà un passo falso, e poi non dimenticare che è una professoressa nuova in questa scuola, e quindi non sa come muoversi.>>

<<Hai ragione, non devo preoccuparmi, e non pensare  a queste cose stupide>>

<<Intanto, perché non vai da lui, sarà contento di avere qualcuno vicino a lui a consolarlo; e poi, se non mi sbaglio, tu e lui avete parlato prima della scomparsa di Erika, e avete fatto un pò di amicizia, non credi ?>>

<<Si, io e lui abbiamo parlato, ma.....non ho il coraggio di parlare con lui, non so come potrà reagire alla mia presenza dopo quella notte.>>

<<Tu, vai, ti servirà per distrarti un po, e provare a creare qualcosa con lui.>>

Do ascolto al suo consiglio, e lo cerco.

Mentre giro per la scuola e nei suoi dintorni, non trovo traccia del mio caro David, mi preoccupo tanto, anzi molto, non riesco a fermare i mille pensieri che affollano la mia mente, pensieri su cosa gli sia successo, e sul dove sia andato a finire.

Ad un tratto mentre imbocco il viale che porta ai dormitori, mi accorgo di non essere la sola a camminare per quel viale alberato.

Con la coda dell'occhio, cerco di vedere chi fosse la persona che si trovava in mia compagnia, e sorpresa noto che era lui, il mio caro ed adorato David, che cammina con un passo lento, trascinando i piedi, e con il capo chino a guardare il suolo.

Il solo guardarlo avvilito mi spezza il cuore, una fitta mi colpisce ripetutamente il cuore, quella vista mi distrugge in mille pezzi.

<<David.......stai bene ?>>

Il cuore mi batte fortissimo, non riesco a fermarlo.

Lui arresta il passo, e alza la testa per vedere chi fosse a parlare con lui........nel vedere il mio volto, sembra che il ricordo di quella notte lo distrugga ancor di più, e io nel solo vedere il mutare il suo bellissimo viso, da afflitto a triste in recuperabile, non riesco a trattenere le lacrime agli occhi, e così scoppiamo entrambi in un pianto disperato.

Lui nel vedermi piangere, si stupisce, e crede che stia piangendo anche io per la sua compagnia di classe e amica Erika, ma non sa che io sto piangendo per lui.

<<N-no......n-on piangere.......lei non è morta.......me lo sento, lei è ancora viva, lei si trova ancora qui con noi.......basta solo non dimenticarla.>>

<<David,........tu ricordi quel giorno alla fontana ?>>

Lo vedo esitare nel rispondere alla mia domanda; si è dimenticato di me quel giorno.

<<T-ti sei dimenticato di me allora, te ne sei dimenticato.>>

Lui offeso dalle mie parole ribatte.

<<No, non mi sono dimenticato di quel giorno, e non ho dimenticato nemmeno il manga che abbiamo letto insieme prima che arrivasse la mia compagna di classe a gettarti nella fontana.>>

Le sue parole mi riempiono di gioia, e il mio volto si illumina di gioia.

<<Ti senti bene ?>>

Lui si è appena preoccupato nel vedere il cambiamento del mio volto da triste a felice e pieno di gioia.

<<Si, sto benissimo; stavi andando da qualche parte per caso ?>>

<<No, a dire il vero stavo tornando al dormitorio, tu piuttosto, che ci fai qui ?>>

Io non so che rispondere, mi ha davvero beccata.

<<Ehm.........>>

<<Non ti preoccupare, sei venuta per trovare il tuo ragazzo credo >>

<<No, a dire il vero non ho nessun ragazzo, mi trovavo qui, perché volevo continuare a parlare del manga che stavi leggendo........sempre se non lo hai già completato ?>>

Lui è sorpreso  della mia risposta, e con un bellissimo sorriso che gli illumina il volto risponde.

<<Non l'ho ancora finito......che ne diresti di continuare a leggerlo insieme a me? Ti andrebbe di incontrarci per leggerlo insieme più tardi alla fontana verso....... le 18:00 per te va bene ?>>

Un appuntamento, lui mi sta invitando ad un appuntamento?

Sono piena di gioia, il mio volto è luminoso, e il mio organismo costruisce la parola felicità.

<<Si !!!, per me va bene,  ma che dico, benissimo, giusto il tempo per cambiarmi e ci incontreremo li alla fontana !!!>>

Lui è divertito dalla mia reazione, e ride di gusto.

<<Va bene, allora vai, ti aspetterò li>>

Fatto ciò io aspetto che lui entri nel suo dormitorio, e corro a gran velocità verso il dormitorio femminile per cambiarmi di abito, e indossare qualcosa di più idoneo al posto dell mia solita divisa scolastica.

L'amore di una yandere.Where stories live. Discover now