CAPITOLO 43 - RASSICURAZIONI

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Harry era sdraiato a pancia in giù, abbracciato ad un cuscino.

Le lenzuola gli coprivano solo le gambe e stava a petto nudo. Dormiva profondamente, perché il suo respiro era pesante e regolare.

"Sono una stupida. Ma che pensavo di trovare venendo qui in piena notte?", pensai,  abbassando di nuovo la maniglia per andarmene ma Harry si mosse e sospirò nel sonno.

Volevo tornare di sotto e provare a dormire anch'io ma il richiamo del suo corpo seminudo era irresistibile. Mi sentii come Ulisse in balia delle Sirene: Harry era il mio cantante.

Mi feci coraggio e mi sdraiai al suo fianco. Lui non sembrò accorgersene in un primo momento, ma poi lentamente aprì gli occhi e mi guardò. Sbatté più volte le palpebre, come quando si ha la vista appannata o non si è sicuri di aver visto bene.

Poi trasalì di colpo e mi circondò il viso con le mani. <<Christine, stai bene? Hai avuto un altro incubo?>>.

<<No, sto bene, solo... >>.

<<Cosa?>>.

<<Non riesco a prendere sonno. Oggi pomeriggio ho dormito troppo e... volevo vedere se fossi sveglio. Ma non lo eri. Mi dispiace, avrei dovuto tornare di sotto>>.

Lui mi circondò la vita con un braccio e mi attirò a se, facendomi entrare sotto alle coperte. Il suo corpo era caldo e la sua pelle al contato con la mia, gelata, mi fece venire subito la pelle d'oca.

<<A me non dispiace affatto. Vorrei essere svegliato così tutte le notti>>, mi disse sfiorandomi la fronte con un bacio e inspirando il profumo dei miei capelli. Mi sembrò quasi come se non stesse aspettando altro, ma probabilmente erano solo i miei desideri a parlare.

<<Davvero, non voglio disturbarti. Tu continua a dormire, io torno di sotto>>. Ero un'ipocrita. Ma chi volevo prendere in giro? Non mi sarei allontanata da lì neanche sotto tortura.

Harry sembrò divertito da quella affermazione. Si sollevò sui gomiti. <<E tu pensi che riuscirei a riprendere sonno se tu ora te ne andassi via dal mio letto? Si vede che non mi conosci>>, mi sussurrò nell'orecchio dopo aver scansato i miei capelli di lato.

Con la punta delle dita prese a sfiorarmi il collo con movimenti circolari alternando le carezze a teneri baci dietro l'orecchio. Io chiusi gli occhi e mi abbandonai sotto il tocco sapiente delle sue mani.

Ciò che provai in quel momento non può essere facilmente spiegato, forse perché era del tutto nuovo per me.

La pelle del mio corpo vibrava ipersensibile, come se fosse stata nuda sotto una raffica di vento. I punti del collo che mi sfiorava dolcemente o succhiava mi formicolavano; potevo quasi percepire l'afflusso sanguigno che li irrorava con più vigore ad ogni suo tocco. E la strana sensazione di tensione nel mio punto più intimo, che ormai avevo imparato a riconoscere da quando Harry mi aveva toccata per la prima volta, si fece strada, regalandomi una dolce tortura.

Un gemito involontario e sommesso sfuggi dalle mie labbra ma me ne vergognai immediatamente. Era fin troppo facile per me lasciarmi andare con Harry. Mi avvicinai a lui ma per nascondere il mio imbarazzo, sotto la curva della sua mascella.

Harry, perfido e sensuale, si scansò un poco scoprendo di nuovo il mio vulnerabile viso. Mi sfiorò il mento con un dito per catturare la mia attenzione.

<<Nonostante io adori la tua timidezza ti chiedo di non vergognarti mai delle reazioni del tuo corpo. Vedi, quel gemito per me non è stato altro che la prova che ciò che ti sto facendo ti piace. È il modo più naturale che esista per comunicare>>.

<<Si ma io me ne vergogno>>, dissi sommessamente, abbassando lo sguardo sul suo petto. Con la punta dell'indice presi a tracciare il contorno delle due rondini.

<<Rispondi alla mia domanda. Cosa hai provato in quel momento?>>.

O Dio. No, non poteva farmi questo. Ma lui non aggiunse altro. Aspettava la mia risposta pazientemente. Inspirai profondamente.

<<Piacere. Ho provato piacere>>. "Ecco, l'ho detto".

Forse non era stato poi così difficile.

<<E ti senti in colpa per questo, per il piacere che stavi provando?>>. Come poteva pensarlo?

<<No, certo che no>>.

<<Allora perché vergognarsi di un qualcosa di così naturale e spontaneo?>>.

Già. Perché?

<<Devi ascoltare il tuo corpo, Christine. Lui ti saprà guidare in posti di cui ignoravi persino l'esistenza e scoprirai che non c'è nulla di male nel visitare quei posti, purché tu ti senta sempre pronta a farlo>>.

Rimasi sgomenta. Ero sicura di aver afferrato il concetto che voleva esprimere Harry con quelle parole. Mi rimaneva solo il dubbio di riuscire o meno a metterlo in pratica.

<<Io non ti farei mai del male. Questo lo capisci, vero?>>, mi chiese con una leggera apprensione nella voce.

<<Si>>.

<<E potrai fermarmi in qualsiasi momento, se avvertissi che mi sto spingendo troppo oltre. Credimi, se ti dico che ce la sto mettendo tutta per fare un passo alla volta con te. Forse mi sbaglio ma ho la sensazione che nessuno ti ha mai toccata prima d'ora, intendo intimamente>>.

O Signore...

<<Non ti sbagli>>. Ormai non aveva senso mentire. Harry riusciva a leggermi dentro e a scoprire cose di me che nemmeno io stessa sarei stata in grado di confessarmi.

<<Vieni qui>>. Mi abbracciò stretta, accarezzandomi la testa con una mano, mentre l'altra era poggiata al centro della mia schiena.

<<Posso chiederti un'altra cosa? Perché non vuoi che ti chiami Chrissy?>>.

O no.

Non questo. Un conto era parlare di sesso, un conto rivangare il passato. Un passato fin troppo presente.

Ma Harry continuava a fissarmi, come era solito fare quando attendeva una risposta.

<<Non mi piace quel nomignolo>>, mentii, sperando che se la bevesse e cambiasse argomento.

Delle due richieste mi fu concessa solo la seconda.

<<Ti ho già detto che sei una pessima bugiarda?>>.

<<Per lo meno un migliaio di volte!>>. Gli dissi voltandogli le spalle e mettendo il broncio.

Lui mi cinse la vita con un braccio e fece aderire il suo corpo alla mia schiena.

<<Buonanotte piccolina>>, mi sussurrò nell'orecchio depositandomi poi un bacio tra i capelli.

Io non risposi ma un grande sorriso si fece strada sulle mie labbra. Finalmente avrei potuto prender sonno.

Poachers || H.S. Where stories live. Discover now