Capitolo 56

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Shawn Pov.
Qualcuno bussa alla porta dell'appartamento e Cameron va ad aprire.
-Ciao principessa!-lo sento dire perciò Jocelyn è arrivata.
-Hey.-la saluto.
-Hey Shawn.-mi abbraccia e io mi sento vivo.
-State attenti, mi raccomando.-dice Cameron guardando soprattutto me.
-Ok ok. Ciao!-prendo per mano la mia ragazza e la conduco verso la mia macchina.
-Stai bene?-chiede immergendosi nei miei occhi e leggendoci dentro.
-Sì piccola, non ti preoccupare.-unisco le nostre labbra per un secondo. Guido sulle strade trafficate di Toronto, mentre il silenzio ci opprime nella macchina. Io sono immerso fin sopra la testa dai pensieri, dalle ossessioni e dalle paure.
Preferisco dirle tutto ora e se vorrà farla finita dovrò accettarlo. Però io non voglio perderla, maledizione! Io amo i suoi occhi, amo il suo sorriso, amo la sua risata, amo la sua voce, amo il suo tocco, amo le sue labbra. Amo lei.
Sbuffo frustrato, passandomi una mano tra i capelli.
-Shawn mi stai preoccupando. Sicuro di star bene?-
-Sì Jo.-mi sforzo di sorridere.
-Mhh.-fa sospettosa.
Dopo qualche altro minuto di viaggio, parcheggio davanti a una vecchia casa, ormai in rovina.
-Shu...-scendiamo entrambi dalla macchina e guardiamo quella casa. Una scia di ricordi passa davanti ai miei occhi facendomi stringere i pugni.
-Questa è la mia vera casa. Io sono cresciuto qui assieme a mio padre, mia madre e mia sorella. Poi quella sera mutò tutto: mio padre morì, Camila crollò, mia madre dovette restare in piedi per reggere i figli. Tutto andato in fumo per cinquanta fottutissimi dollari e un orologio.-racconto freddo mentre la mia ragazza mi abbraccia.-Dopo otto mesi mia madre conobbe un uomo e si dimenticò di nostro padre. Quell'uomo...quanto lo odio quel verme...-do un pugno al muro.
-Shawn, se non te la senti non parlare.-sussurra.
-All'inizio faceva il padre perfetto e poteva anche starmi simpatico, ma poi è cambiato tutto. Quel bastardo ci ha rovinato la vita, facendoci entrare in un gruppo. Se non facevo quello che mi chiedeva mi picchiava a morte e se lo raccontavo a mia madre, lei non ci credeva visto che era innamorata persa di lui.-
-Cosa ti faceva fare?-chiede piano Jocelyn.
-Mi faceva spacciare quel fottuto bastardo. E tutti quelli del giro ci provavano con la mia Camila cazzo! - sferro un pugno al muro.-Sono diventato un mostro con il passare del tempo. Alla fine riuscì a convincere il mio patrigno a farmi abbandonare il gruppo di droga e farmi entrare in quello delle corse clandestine, che pensavo fossero più sicure per me e Camila. Mi sbagliavo di grosso. Ok, Camila era al sicuro finché restò con me ma poi lei si innamorò del capo della nostra gang rivale. Io lo accettai, perché quel ragazzo non era poi tanto male a vedersi, ma gli altri cercarono di separarli. Quei bastardi ci riuscirono, facendo cadere me, mia sorella e quel ragazzo nella loro trappola ben architettata. Quel ragazzo ne sapeva qualcosa e lo disse a Camila che cercò di dirlo a me ma io non la ascoltai. Se solo l'avessi ascoltata, maledizione!-mi tiro i capelli per la frustrazione.
-Ti prego Shu.-Jocelyn mi abbraccia forte.
-È colpa mia Jo. Tutta mia. Ho fatto troppo male.-lascio che mi abbracci.
-Shhh...non dire così.-cerca di consolarmi.
-Jocelyn non voglio che tu te ne vada.-accarezzo i suoi capelli e inalo il suo profumo che per me è ossigeno.
-Non me ne andrò Shawn.-
-Quegli idioti hanno fatto in modo che mia sorella e quel ragazzo si dividessero. Chiesero a una puttana di baciarlo mentre mia sorella li guardava così quei due litigarono come non avevano mai fatto. Io ho visto mia sorella dopo la loro litigata ed era in lacrime. Stava malissimo per aver litigato con il suo ragazzo e io non potevo vederla così, non riuscivo a vedere mia sorella così. Lei mi disse di non fare cazzate ma ti pare che io le abbia dato ascolto? Se solo lo avessi fatto ora tutto sarebbe diverso...-scivolo ai piedi del muro e trascino con me anche Jo.-Accecato dalla rabbia chiesi al capo di dirmi dove stava il ragazzo e lui mi disse che c'era un gruppo che lo pedinava di continuo e se volevo potevo unirmi a loro e vendicare mia sorella. Io lo feci come un perfetto stupido, senza chiedere a Camila se intanto avessero risolto.-chiudo gli occhi ripensando al mio passato.
-Shu ti prego, non riesco a vederti così...non parlare più, ti fa star male.-dice Jocelyn piano.
-Devo piccola. Voglio che tu sappia chi sono e cosa ho fatto.-metto il mento sulla sua spalla e continuo a raccontare.-Successe tutto una sera. Seguimmo il ragazzo, lo bloccammo in un vicolo e lì ebbi la mia vendetta.-
-Cosa vuoi dire?-
-Intanto però, lui e mia sorella avevano risolto ma io non lo sapevo. Se solo ne avessi parlato con lei...-
-Shawn.-
-Quelli della gang ottennero ciò che volevano: la scomparsa del ragazzo. Io, quella sera, lo uccisi.-sussurro e a queste parole Jocelyn si allontana da me.
-Shawn, dimmi che mi stai prendendo in giro. Dimmi che non lo hai fatto. So che sei buono io lo so.-mi guarda con occhi lucidi.
-Non è uno scherzo. Jocelyn, io ho ucciso.-sussurro.
-E tua sorella?-trattiene a stento le lacrime mentre la voce le trema.
-Il giorno dopo mi ha detto che lei e il ragazzo avevano risolto e che la sera lui l'aveva chiamata e le aveva detto di avere una sorpresa per lei.-ricordo quanto Camila fosse felice quel giorno.-E io dovetti dirle quello che avevo fatto.-mi copro il viso con le mani mentre delle lacrime scendono  lente dai miei occhi.-Mi urlò contro le peggior cose di questo mondo, ma me le meritavo tutte, ogni cosa che diceva era vera. Non avevo giustificazioni che tenessero, avevo ucciso il suo amato e non potevo tornare indietro.-riesco a vedere ancora le lacrime che la mia Camila versò quel giorno.
Restiamo in silenzio che viene rotto dai miei singhiozzi.
-Mi odio. Le ho rovinato la vita. Mi odio.-passo entrambe le mani nei capelli.-Io l'ho fatta ammalare. Lei si è ammalata per colpa mia. La malattia è stata innescata dal mio gesto. L'ho rovinata.-mi alzo di scatto ed esco da quella casa.
-Shawn! Shawn ti prego, fermati!-Jocelyn mi rincorre.-SHAWN!-urla e io mi fermo.
-Odiami Jocelyn, me lo merito.-fisso le mie scarpe.
-Non dire così.-mi si piazza davanti.-Guardami ti prego.-cerca i miei occhi ma io non voglio.
-Jocelyn vattene. Non voglio farti male.-la allontano da me.
-Non capisci che non posso più starti lontano? Non capisci che mi sono innamorata di te alla follia?-si incolla al mio petto. Spalanco gli occhi nel udire quelle parole.
-Non puoi amare un mostro come me piccola.-
-Invece posso. Sono una Evans e posso fare qualsiasi cosa.-mi stringe sempre più forte tra le sue braccia.
-No piccola, non condannarti da sola.-avvolgo il suo corpo con le mie braccia.-Tu sei la luce in fondo al mio tunnel ma se ti raggiungerò ti spegnerò e non voglio spegnerti.-
-Shu, non lo capisci vero?-mi guarda dritto negli occhi.-Tu sei la luce in fondo al mio tunnel. Tu mi stai salvando Shawn. Mi stia salvando da me stessa e dal mio passato.-

Continua...
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Ciao a tutti! Mi rendo conto di aver scritto un capitolo spropositatamente lungo e spero di non avervi fatto addormentare. Cosa ne pensate del capitolo? Ci tengo molto a sapere cosa ne pensate e cosa vi ha fatto provare.
Vi voglio bene e vi ringrazio per il sostegno! ❤Baci💋

Sunshine-La Luce In Fondo Al Tunnel{S.M.}Donde viven las historias. Descúbrelo ahora