Capitolo 49

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Scrivo un biglietto a mio padre e lo lascio sul tavolo.
Sono uscita, ho da fare. Non è nulla di pericoloso, tranquillo. Ti voglio bene. La tua Jo.
Mi vesto velocemente, prendo le chiavi della Camaro e vado all'appartamento di Shawn. Busso ripetutamente alla porta ma nessuno viene ad aprirmi. Provo ad aprirla e vedo che non è chiusa a chiave.
-Shawn ci sei?-chiedo entrando nell'appartamento. Busso alla porta della sua stanza, per poi entrare. Nella camera c'è un disordine assurdo: vestiti buttati sul letto, sulla sedia, sul pavimento così come i libri e alti oggetti. Il ragazzo, invece è impegato a prendere a pugni un sacco da box. Se quel sacco fosse una persona, sarebbe già morta da molto. Non riesco a vedere la sua faccia, vedo però la schiena sudata e i pugni che partono ripetutamente con sempre più forza. Mi siedo ai piedi del muro opposto e resto ad osservarlo. Chissà a cosa sta pensando ora, se è così per colpa mia o c'è altro. Ad un certo punto si ferma dal dare pugni e resta davanti al bersaglio, immagino a fissarlo.
-Jocelyn, che ci fai qui?-non si è ancora girato. Il suo tono è freddo e acido.
-Sono venuta a parlarti.-dico alzandomi da terra.
-Non abbiamo di che parlare.-si gira e mi guarda disinteressatamente.
-Invece sì. Volevo chiederti scusa per il comportamento di prima, ma..-
-Tanto è arrivato il tuo salvatore, il tuo Cameron. Scommetto quello che vuoi che sei corsa subito tra le sue braccia e gli hai detto quanto Shawn sia brutto e cattivo. O sbaglio?-dice con cattiveria.
-Non gli ho detto niente di tutto ciò. Perciò hai perso la scommessa Shawn.-prendo le fasce presenti sulla scrivania e mi fascio le mani.-L'ho abbracciato, su questo non ti sbagli, ma non mi sono lamentata con lui.-mi tolgo la maglia restando così in reggiseno sportivo e comincio a colpire il sacco.-Non avrei avuto di che lamentarmi, visto che tu non mi hai fatto nulla. Sono io il problema, questa volta la colpa è tutta mia. Quando si tratta di lui  tendo ad avere una brutta reazione. Quando si tratta del mio passato, mi trasformo in peggio.-colpisco con sempre più forza il sacco da box.-Ti ringrazio per aver cercato di aiutarmi, solo ora capisco che volevi il mio bene.-continuo a colpire il mio bersaglio sotto lo sguardo attento del ragazzo. Comincio a riempire il sacco da box non solo di pugni ma anche di calci, sfogando tutta la mia ira su quella persona senza volto che ho davanti, quella persona che mi ha strappato via tutta la felicità.
-Jocelyn, basta. Ti prego smettila.-Shawn mi blocca.-Ora calmati.-
-Perdonami Shu. Non volevo farti arrabbiare. Perdonami.-
-Tranquilla.-dice accarezzandomi le spalle. Lo osservo attentamente e mi perdo nella sua bellezza. La sua pelle è lucida per la presenza del sudore e i capelli sono appiccicati alla fronte. Andiamo entrambi in bagno per lavarci la faccia, in modo da togliere il sudore. Ogni movimento che compie sembra strappato da un sogno, per quanto è perfetto. Dopo aver finito ci sediamo entrambi sul divano in salotto.
-Anche io devo chiederti scusa Jo. Ho reagito in modo esagerato, senza pensare minimamente ai tuoi sentimenti. Tu cerchi sempre di capirmi, invece io non ci penso mai. Sono un pessimo fidanzato.-si passa una mano nel ciuffo castano.
-Non sei pessimo. Per me sei perfetto così come sei, assieme ai tuoi difetti, i tuoi errori e le tue paure. Chiaro?-mi siedo sulle sue ginocchia.
-Chiaro piccola mia.-mi bacia con dolcezza e..e amore (?).
-Ti voglio più che bene Shu.-sussurro sulla sua bocca.
-Anche io Jo. Anche io ti voglio più che bene.-sorride.
[...]
-Avete risolto piccioncini?-chiede Cameron entrando nell'appartamento.
-Sì Cam.-sorrido.
-Se volete fare gli sdolcinati fatelo fuori dal mio appartamento, grazie.-sorride.
-Geloso Dallas?-chiede Shawn attirandomi a sé.
-No Mendes. Ti avverto solo che se la fai soffrire ti spacco quel bel faccino che ti ritrovi.-dice aprendo il frigo.
-So difendermi da sola Cameron.-sorrido.
-Sì, va bene. Resti a cena?-
-Non saprei.-dico prendendo il telefono e chiedendo a mio padre che risponde che per lui va bene.-Ok.-
Suonano al campanello e vado ad aprire.
-Hey raga!-saluto i Jacks e Tina.
-Ciao bellissima!-la mia amica mi abbraccia.
-Hey Jo!-i due ragazzi mi battono il cinque.
-Cosa raccontate di bello?-chiedono aiutandoci ad apparecchiare.
-Jo, ne possiamo parlare?-chiede Cameron guardandomi.
-Dobbiamo proprio?-mi passo una mano tra i capelli.
-Riguarda quella faccenda?-chiede G guardandomi.
-Sì e non voglio rovinare una bella serata tra amici con questi discorsi.-
-Dopo andiamo a fare un giro in centro?-chiede Tina.
-D'accordo!-rispondiamo tutti felici.
-Non penserai di andarci vestita così, vero?-chiede la ragazza.
-Invece sì.-aiuto Cameron a preparare la cena.
-Centro=festa. Jo non ci andremo vestite così!-
-Chi ha detto festa?!-chiede J tirando fuori la testa dal frigo.
-Allora è deciso! Si va a una festa.-dice Shawn tutto tranquillo.
-Me la paghi caro Mendes!-gli punto il dito contro.
-Andiamo al Midnight. Noi abbiamo una serata lì.-dicono i Jacks.
-A tavola!-dice Cameron.
-Si mangia!- corriamo tutti in cucina.

Sunshine-La Luce In Fondo Al Tunnel{S.M.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora