Capitolo 22

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-Andiamo Jo.-Cameron mi prende sotto braccio e mi porta verso la sua auto, mentre i miei occhi restano a fissare Shawn e una tipa che si baciano.
Gelosa?
No coscienza. Sto bene.
-Mi vuoi dire cos'hai oggi?-Cam accende il motore.
-Niente di che. Solo un paio di pensieri.-
-

Stai pensando a lui vero?-
-Lui chi?-faccio finta di niente.
-Mi riferisco a Jus.-sussurra per paura della mia reazione.
-Oggi è partita la nostra canzone preferita alla radio e io non ho potuto fare a meno di pensarlo.-i miei occhi diventano lucidi.
-Non piangere Jo.-la sua mano mi stringe il ginocchio.
-Non piango Cam.-metto la mia mano sulla sua.-Non piango.-la stringo.
-Brava principessa.-sorride.
-Cos'hai fatto oggi?-cambio argomento.
-Due ore di fisica, due di informatica, una di letteratura inglese e una di filosofia. Vieni da me o vai a casa?-
-Vado a casa. Devo studiare per gli ultimi esami dell'anno.-
-Siamo già oltre metà maggio. Ancora un po e sarà vacanza!-esulta e mi fa sorridere.-Piani per l'estate?-
-Non ancora. Tu?-
-Neppure io. Facciamo qualcosa tutti insieme con i Jacks, Tina e Shawn?-parcheggia davanti a casa mia.
-Vediamo. L'idea mi piace.-sorrido.
-Bene Jo. A domani.-mi scompiglia i capelli.
-Ciao Cam. A domani.-lo bacio sulla guancia e scendo dal veicolo. Salgo lentamente le scale, apro la porta ed entro nell'appartamento. Mi metto direttamente sui libri, senza fare merenda o una minima pausa. Voglio evitare di pensare. Non voglio che i pensieri prendano il sopravvento e mi deprimano totalmente. Cameron non lo verrebbe, neppure Justin lo vorrebbe. Nessuno di chi tiene a me lo vorrebbe.
[...]
-Tesoro sono a casa!-e la porta d'ingresso si chiude in un tonfo.
-Hey papà!-chiudo i libri e vado dal mio genitore.-Tutto ok?-chiedo vedendo che è pallido.
-Sì tesoro.-sorride con enorme sforzo.
-Non ci credo per niente.-vado in cucina e mi metto ai fornelli.
-Mi stanno mettendo alla prova al lavoro, ma se ce la faccio mi aumentano lo stipendio e non dovremo più preoccuparci dei soldi.-
-Se hai bisogno basta..-cerco di dire ma mi interrompe.
-Tu non devi preoccuparti di queste cose. Ci penso io. Avrai una vita per lavorare.-
-Perché non accetti il mio aiuto? Non sono uno sconosciuto! Sono tua figlia!-
-È per questo che non voglio vederti lavorare, perché sei la mia bambina.-mi abbraccia.
-Ti voglio bene papà. Tanto.-ricambio.
-Anche io tesoro. Anche io.-dice tra i miei capelli.
Mi rimetto a cucinare, metto la cena in tavola e poi mangio.
-E con il ragazzo nuovo come va?-chiede mio padre tagliando un pezzetto di carne.
-Ci odiamo.-continuo a mangiare tenendo lo sguardo sul piatto.
-Non mi sembra. Anzi, dai segni molto ben nascosti che hai sul collo mi pare che andiate molto d'acconto.-dice freddo. Quasi mi strozzo con un pezzo di carne.
-Io...io ero..ero ubriaca e..-
-Cosa ti ha fatto?!-si alza di scatto dalla sedia.
-Nulla papà.-sussurro.
-Non mi sembra, visti i "marchi" che hai sul collo.-mima le virgolette.
-Non siamo andati oltre a questo, lo giuro. Non glielo avrei mai permesso.-guardo negli occhi mio padre.
-Perché non me lo hai detto Jocelyn?! Perché mi hai mentito?-il suo tono si abbassa, lasciando trasparire la delusione.
-Avevo paura della tua reazione. Non volevo farti arrabbiare. Perdonami.-mi alzo da tavola e vado nella mia stanza.
Metto i libri nello zaino e poi rimango a fissare la parete piena di fotografie e disegni.
A volte vorrei tornare bambina, essere felice per delle stupidaggini, vedere il buono in chiunque e qualsiasi cosa. Lo vorrei, ma non si può.

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Ciao a tutti! Non avrò internet per un po perciò aggiornerò con il wi-fi della scuola, quando avrò tempo di usare il telefono a scuola. Credo che il problema si risolverà in qualche settimana. Fino ad allora vi prego di aspettare i miei aggiornamenti. Grazie mille per la comprensione. Baci💋

Sunshine-La Luce In Fondo Al Tunnel{S.M.}Where stories live. Discover now