Capitolo 13

9.5K 385 28
                                    

Tutta la notte ho sognato quei due stra maledetti occhi cioccolato.
Cosa ho fatto di male per meritarmi una tale tortura? Lentamente stanno diventando un'ossessione e non lo sopporto. Preferisco sognare della Nutella al posto dei suoi occhi!
Ami la Nutella, ma gli occhi di Shawn sono molto più belli di un barattolo di crema alle nocciole.
Preferisco la Nutella.
Ti stai mentendo da sola genio!
Non è vero! Sei tu, stupida coscienza, che vuoi farmelo credere!
La lezione di economia sta procedendo ad una lentezza allucinante e io cerco di non addormentarmi sul posto. I secondi passano con la velocità delle ore e io continuo a pensare ai due occhi marroni di Shawn, al suo bipolarismo, alla sua aggressività, a lui.
Fa una paura tremenda quando è incazzato, non c'è nessuna traccia del Shawn umano quando si arrabbia. Sembra che un demone prenda possesso del suo corpo e che solo la paura della sua "vittima" lo risvegli e lo riporti alla normalità.
La campanella mette fine al mio flusso di pensieri ed io mi affretto ad uscire dall'aula.
-Hey principessa!-Cameron sorride venendomi in contro.
-Hey Cam!-sorrido a mia volta.
-Perché quella faccia?-mi guarda preoccupato.
Perché penso al tuo coinquilino.
-Ho appena superato due ore di economia. Che faccia vuoi che abbia?-camminiamo verso la mensa della scuola mentre i Jacks ci affiancano.
-Jo, ho quasi fatto perciò non uccidermi. Domani ho bisogno del tuo aiuto.-dice Gilinsky.
-Bro, mi vuoi dire cosa stai architettando?-chiede Johnson. 
-Una cosa. Mi aiuti Evans?-
-Certo Jack. Dimmi che cosa devo fare.-sorrido felice, sapendo che vuole dichiararsi a Tina.
-Ti mando un messaggio oggi pomeriggio. Ti adoro!-e corre via.
-Voi sapete cos'ha?-chiede Tina raggiungendoci.
-Jocelyn lo sa.-dicono Jack e Cameron in coro. Tina mi guarda male e io faccio finta di niente anche se mi dispiace che si comporti così con me.
Ci sediamo al tavolo salutando Shawn, che è stranamente silenzioso.
Mangiamo in silenzio mentre Cam e J parlano tra di loro, visto che io, Tina e Shawn abbiamo rifiutato ogni tipo di conversazione.
Mentre tengo gli occhi puntati sul mio piatto di insalata sento uno sguardo bruciare sulla mia pelle, ma non appena li rialzo quello sguardo svanisce.
Se vuoi sapere chi ti guarda te lo dico io: Shawn ti osserva mentre mangi. Contenta?
Grazie per avermi illuminata, coscienza.
Non c'è di che Jocelyn Faith Evans.
Ora la domanda che mi sorge spontanea è, perché Shawn mi guarda?
Di certo non perché sei bella.
Taci coscienza! Ti ricordo che tu non esisteresti se non fossi racchiusa nel mio corpo, perciò accontentati.
Su questo ti devo dare ragione.
Finalmente ci capiamo!
Ricordati che quando avrai più bisogno di me io starò zitta.
Perché?
È un complesso di noi coscienze. Parliamo sempre, tranne quando la persona che ci ospita ha bisogno di noi.
Tutte simpatiche voi coscienze.
Mi alzo dal tavolo, saluto i miei amici e vado nella classe di letteratura inglese. Mi siedo in uno degli ultimi posti e qualcuno mi affianca. Un profumo dolce e pungente arriva alle mie narici, mentre io apro un quaderno degli appunti.
-Ciao Jocelyn.-
-Hey Shawn.-continuo a non guardarlo.
-Ti va di andare a prendere un caffè con me dopo la scuola?-mi guarda ma io continuo a tenere lo sguardo fisso in avanti.
-Va bene.-accetto dopo qualche secondo.
[...]
-Sali.-mi apre la portiera come un vero gentiluomo. Guida con calma mentre canticchia le canzoni trasmesse alla radio. È così tremendamente diverso da ieri, così tranquillo, così  (oserei dire) carino.
Io sto zitta, osservo i suoi lineamenti e i suoi gesti, quasi incantata da ciò che vedo. I suoi occhi sono chiari e sono visibili le pagliuzze dorate che adoro.
Adori?!
Sì, adoro. Rendono quei banali occhi marroni attraenti.
-Siamo arrivati.-parcheggia davanti alla caffetteria e mi apre. Entriamo nel locale e ci sediamo ad un tavolo in fondo alla sala.
-Cosa volete ordinare?-un cameriere ci sorride gentilmente.
-Un latte macchiato e dei biscotti.-sorrido a mia volta.
-Lei?-il cameriere si rivolge a Shawn, smettendo di sorridere.
-Un caffè.-dice freddo.
Il cameriere mi sorride andandosene.
-Sbrigati con quei caffè invece di sorridere alle ragazze.-brontola Shawn guardando male il ragazzo. Io ridacchio coprendomi il viso con le mani.
-Che ridi tu?-Shawn si sporge verso di me.
-Non sto ridendo.-cerco di essere seria.
-Oh sì che ridi...-sorride.
-E tu sorridi.-sorrido a mia volta.
-Non è vero.-cerca di opprimerlo.
-Oh sì che è vero...-mi avvicino a lui.
-Mi stai copiando Evans!-incrocia le braccia al petto.
-E tu mi stai chiamando per cognome Mendes.-
-Lo stai facendo anche tu.-
-Perfettino!-alzo gli occhi al cielo.-Mi stai chiamando per cognome Shawn. Così va bene?-sorrido.
-Va molto meglio Jocelyn.-
Il cameriere ci porta le nostre ordinazioni, mentre Shawn continua a sorridermi. Il cameriere non mi sorride più e quando se ne va Shawn dice: Vedo che hai capito.
A questo punto rido ed il ragazzo che ho di fronte mi segue, dopo avermi guardata male.
Beviamo i liquidi che abbiamo nelle tazze guardandoci negli occhi.
Nella mia pancia è come se ci fossero delle farfalle che mi fanno il solletico, e quando questa sensazione diventa fastidiosa, distolgo lo sguardo.
Perché provo queste sensazioni solo guardandolo negli occhi?
-Grazie per il latte macchiato.-sussurro.
-Non c'è di che. Ti va di fare quattro passi già che ci siamo?-
-Sì.-sorrido. Paga il conto,  usciamo dalla caffetteria e saliamo sulla sua auto. Guida per qualche minuto e poi parcheggia nei pressi di uno dei tanti parchi di Toronto.
Cominciamo a camminare uno affianco all'altra, lui con le mani nelle tasche dei jeans e io stretta nella mia giacca.
-Mi dispiace per il comportamento che ho avuto ieri. Tendo a perdere facilmente il controllo.-ci sediamo su una panchina.
-Ti capisco. Tranquillo.-guado i bambini che giocano spensierati.
-So di averti spaventata.-mi obbliga a guardarlo.
-Non lo hai fatto.-dico cercando di evitare i suoi occhi.
-Non mentire piccola.-mi accarezza la guancia.
-Non mento.-cerco di sembrare convincente.
-Sei esasperante...-alza gli occhi al cielo.
-Mai quanto te.-sorrido e il suo sguardo si addolcisce. Il suo viso si avvicina al mio con movimenti quasi impercettibili. Il cuore comincia a battere, la pelle si ricopre di brividi e la testa smette di ragionare.

Continua...

********************
Ciao a tutti! Scusatemi per i ritardi che ho nell'aggiornare. Ho quattro verifiche questa settimana e devo studiare molto per superarle, perciò il tempo che dedico a Wattpad è quasi nullo e la cosa continuerà per un po'(spero non molto). Spero che avrete la pazienza di aspettarmi. Grazie mille. Vi adoro❤

Sunshine-La Luce In Fondo Al Tunnel{S.M.}Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα