Capitolo 14

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I nostri visi sono vicinissimi e il mio stomaco sta impazzendo per le farfalle che svolazzano dentro.
Driiiiinnnnn
Il suono acuto del mio cellulare ci fa allontanare di scatto. Estraggo l'apparecchio dalla tasca dei jeans, leggo il nome sullo schermo e rispondo.
-Dimmi G.-
-Hey Jo. Ho disturbato?-
Sì Gilinsky, molto.
-No. Che mi dici?-
-Per domani. Devi tenere Tina occupata tutto il pomeriggio, fino alle cinque circa.-
-Sarà difficile ma ci provo. Altro?-mi alzo dalla panchina mentre lo sguardo di Shawn brucia su di me.
-Sì. Jack verrà a prendervi e vi porterà a casa sua. Lì, lascerai Tina a Jack e verrai da me per aiutarmi con le ultime cose. Poi ci sarà la sorpresa. Ok?-spiega tutto senza prendere fiato.
-Certo! Allora a domani G. Vedi di non combinare casini.-un sorriso spunta sulle mie labbra.
-Niente casini. Grazie Jocelyn.-stacca la chiamata e io porto nuovamente l'attenzione su Shawn.
-Ti riporto a casa.-dice freddamente sorpassandomi.
Saliamo sulla sua Ferrari e restiamo zitti per tutto il viaggio. I suoi occhi sono scuri, il viso è teso, non canta più. Cos'ha?
-Grazie per il bel pomeriggio passato insieme.-sorrido.
-Scendi.-continua a fissare un punto davanti a sé.
-Grazie e scusa Shu.-mi avvicino al suo viso, poso un bacio sulla sua guancia e scendo dalla macchina. Corro verso l'entrata del palazzo e salgo velocemente i gradini della scalinata, fino a giungere davanti alla porta del mio appartamento. Apro la porta e saluto mio padre.
-Jocelyn va tutto bene? Hai il fiatone.-mi guarda interrogativo.
-Sì sì, sto bene. Mi sono resa conto di essermi trattenuta per troppo tempo in caffetteria e devo studiare.-riprendo fiato.
-Sei stato con il tuo amico?-
-Non siamo amici, cerchiamo soltanto di andare d'accordo.-
-Va bene...-dice poco convinto.
Stavamo per baciarci per la seconda volta!
Mi sono sentita così bene con Shawn oggi, mi piace questa sua parte scerzosa, allegra e simpatica. Mi ha fatto sentire a mio agio e mi ha fatta ridere. Non ridevo così con una persona che non fosse Cam o i Jacks da Justin.
Justin...quanto cavolo mi manca...se solo potessi tornare indietro e cambiare i fatti...
Però non si può. Il passato non si può cambiare.
-Manchi un bordello Jus.-sussurro entrando in bagno. Mi spoglio e mi infilo sotto la doccia. Mi insapono con il bagnoschiuma ai frutti di bosco e lavo i capelli con uno shampoo che ha lo stesso odore. Esco dalla doccia, mi asciugo e mi vesto per poi mettermi a studiare.
Che scusa posso inventarmi per tenere occupata Tina? Jack ha detto che Jackson verrà a prenderci alle cinque perciò dovrò tenerla occupata per due ore e mezza.
Chiudo gli occhi ma vedo quelle due pozze cioccolato.
Li riapro di scatto e sbuffo.
A Tina
Ti va di uscire a fare shopping domani dopo scuola? E magari andare a una festa?

O la va o la spacca.
Da Tina
Va bene.
A Tina
Perfetto! Allora a domani!

Ok, la prima parte del piano l'abbiamo attuata. Ora bisogna tornare entro le cinque a casa di Tina. La vedo dura...
Qualcuno bussa alla mia porta.
-Avanti.-rispondo sovrapensiero.
-Hai visite.-dice papà e subito dopo sbuca da dietro di lui Cameron.
-Cam!-salto tra le sue braccia.
-Vi lascio soli...-l'uomo se ne va.
-Che racconti di bello? Oggi sei sparita. Dov'eri finita?-
-Shawn mi ha riportata a casa.-dico con il viso nel suo collo.
-Solo parlato?-chiede.
Quasi baciato.
-Abbiamo litigato ma poco. Andava tutto bene ma poi siamo scoppiati a litigare.-perché Gilinsky ha chiamato quando stavamo per baciarci.
-Andrete mai d'accordo voi due?-ci stacchiamo.
-Non credo. Comunque come mai sei da queste parti?-mi siedo sul letto.
-Nulla. Volevo solo vederti e assicurarmi che stai bene.-sorride.
-Grazie Cam, ma devi smetterla di pensare a me e iniziare a concentrarti su di te. Non voglio rovinare la vita anche a te, più di quanto non abbia già fatto.-mi raggomitolo su me stessa e mi incollo al suo petto.
-Tu illumini tutto ciò che ti circonda Jocelyn, tu sei luce.-bisbiglia tra i miei capelli.
-Una luce che distrugge. Hai visto ciò che ho fatto e ciò che sto facendo. Allontanati finché sei in tempo.-delle lacrime cominciano a scivolare lungo le mie guance.
-Sei una stupida Jo. Non ti rendi conto che io senza di te sarei perso? Tu sei la mia Best, sei come la sorella che non ho mai avuto, sei la persona a cui posso raccontare qualsiasi cosa senza avere paura che venga sparsa in giro. Sei Jocelyn Faith Evans e non esiste persona migliore di te.-dice tutto questo guardandomi negli occhi.
-Ti voglio bene Cameron. Grazie!-lo abbraccio.
-Tutto vero, soprattutto che sei stupida!-mi fa la linguaccia correndo via.
-Cameron Alexander Dallas vieni immediatamente qui!-lo inseguo per casa. Lui continua a prendermi in giro mentre corre per il mio piccolo appartamento. Io inciampo e cado sul mio migliore amico. Ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
-Siete tutti interi?-mio padre esce dalla sua stanza e ci guarda preoccupato.
-Stiamo bene Thomas.-Cameron si rialza da terra e aiuta anche me.-Io devo andare. A domani.-mi abbraccia.-
-A domani Cam. Comunque tu sei più stupido di me.-sorrido.
-Grazie principessa. Veramente rassicurante come affermazione. Ho speranze di miglioramento?-
-Non so...si vedrà.-lo accompagno alla porta.
-La ringrazio dottoressa Evans.-fa una faccia veramente buffa che mi fa ridere.
-Vai a casa, va!-
-Notte!-
-Notte Cameron!-chiudo la porta e vado in camera mia per andare a dormire. Domani mi aspetta una giornata impegnativa, ma questo e altro per vedere Jack e Tina insieme e felici. Li shippo troppo quei due!
Cerco di dormire ma i fatti accaduti oggi appaiono davanti ai miei occhi come flash. Domani mattina avrò un aspetto penoso, già lo so e questo solo per colpa di Shawn e dei suoi occhi.

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Sono viva! Scusate per il ritardo e per l'ansia che vi ho procurato con il capitolo precedente. Vi voglio bene e spero che il capitolo vi piaccia❤Baci💋

Sunshine-La Luce In Fondo Al Tunnel{S.M.}Where stories live. Discover now