Capitolo 11

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-In realtà...-mi guarda intensamente negli occhi.-Quelle puttane non valgono nulla.-
-Che carino, stai cercando di non rendermi una furia.-sorrido falsamente.
-Senti Jo, mi rendo conto di essermi comportato veramente male con te e non ho nessuna giustificazione che tenga ma voglio dirti che mi dispiace.-si avvicina a me.-Veramente, perdonami.-
Sembra sincero, ma io che posso saperne. Forse è un ottimo bugiardo e ora mi sta prendendo per il culo.
-Non mi credi, vero?-
-Non ti conosco Mendes, non so che persona sei, non so nulla di te.-distolgo lo sguardo da quei due occhi ipnotici.
-Perché ti ostini a chiamarmi per cognome?-
-Perché odi essere chiamato per cognome.-rispondo tranquilla.
-Mi piaceva quando mi chiamavi per nome, quando queste labbra..- le percorre con il pollice e un brivido attraversa il mio corpo.-..pronunciavano il mio nome, quando mi chiamavano Shu...-i suoi occhi restano incollati alle mie labbra per un tempo indefinito, mentre il mio cuore minaccia di uscire dal petto.
-Ero ubriaca...-bisbiglio.
-E io ti ho detto che ti ubriacherò più spesso piccola Jo.-sussurra sorridendo.
-Cameron ti ucciderebbe se lo facessi.-la mia voce si abbassa ancora.
-Non mi fa paura il tuo amico.-si avvicina a me.
-Dovresti aver paura di lui.-
-E perché?-si avvicina sempre di più mente io rimango immobile come una statua.
-Perché se ci sono di mezzo io, Cam è capace di fare qualsiasi cosa, pur di proteggermi.-sussurro ormai a un volume che non credo si possa sentire.
-Anche io sono capace di qualsiasi cosa piccola Jo.-e incolla le sue labbra sulle mie.
Le labbra di Shawn sono dolci, calde e morbide e si muovono delicatamente sulle mie.
Perché mi sta baciando?! Non ha senso!
Il mio cuore batte forte, lo stomaco è invaso dalle "farfalle" e la mia testa è completamente svuotata.
Rispondo timidamente a quel bacio, socchiudendo le labbra e permettendo a Shawn di approfondire tutto. Le nostre lingue si sfiorano e io ho i brividi a fior di pelle.
No, maledizione, è sbagliato!
Shawn si stacca e mi osserva.
-Non sai baciare.-mi dice.
-Sei un idiota!-sbotto arrabbiata.
Si sente il rumore delle porte che si aprono e io mi catapulto fuori da quella macchina.
-Sei solo una ragazzina!-dice Shawn scendendo dalla macchina.
-Fottiti!-alzo il dito medio sorridendo.
-Vedo che non ha funzionato.-dice Cameron non appena entro nel locale.
-Non ha funzionato infatti.-mi siedo sulle sue ginocchia e lo abbraccio. Nel parcheggio, il rombo di un motore colma il silenzio. La Ferrari di Shawn.
-Ti ha detto qualcosa che non andava? Se lo ha fatto se la vedrà con me!-il mio migliore amico mi stringe a sé.
-No Cam, non ha detto nulla.-
Però ha fatto qualcosa.
Che sfortunatamente mi è piaciuto, però non glielo permetterò mai più.
-Vuoi andare a casa?-chiede il mio migliore amico e io annuisco. Il ragazzo prende il telefono e chiama un taxi che mi riporta a casa, assieme a tutti i miei pensieri.
Perché Shawn mi ha baciato? Perché ho permesso che approfondisse tutto? Perché mi è piaciuto?
Non ci sto capendo più niente. Sono così tremendamente incasinata!
Non sai baciare. Sei solo una ragazzina.
Queste, almeno, sono la mia garanzia che non ci proverà più, pertanto non dovrò farmi tanti problemi.
Ma ora lo ha fatto e io mi sto facendo dei problemi, perché anche se a lui non è piaciuto, a me sì!
E non posso parlarne con nessuno, visto che non mi fido talmente tanto di una persona. Certo, ci sarebbe Tina, siamo amiche ma non so se raccontarle delle cose così personali.
Però non posso tenermi tutto. Chiamiamo Tina. Dopo quattro squilli risponde.
-Jocelyn, dimmi tutto.-
-Ciao Tina. Possiamo incontrarci e fare una chiacchierata? Avrei bisogno di parlarti.-dico.
-Ok. A casa mia tra venti minuti?-propone.
-Ok.-e chiudo. Esco di casa con la musica nelle orecchie e vado a casa di Tina, che dista un isolato dalla mia. Suono al campanello e la ragazza mi apre. I due occhi marroni mi squadrano attentamente e poi sulla sua bocca spunta un sorriso.
-Entra.-mi invita.-Anche io ho bisogno di parlarti.-andiamo nella sua stanza e ci sediamo a gambe incrociate sul letto.
-Chi comincia?-chiedo.
-Non so. Vuoi partire tu?-
-Va bene. Oggi sono uscita con Cam, i Jacks e Shawn. Io e Mendes abbiamo cominciato a litigare, così Cameron ha avuto la geniale idea di chiudere me è Shawn nella macchina dei Jacks per chiarirci.-
-E?-mi guarda interessata.
-Abbiamo cominciato a litigare una volta chiusi in macchina e poi a parlare. Lui ha cominciato a chiedere scusa per i comportamento che ha avuto tutta la settimana e io non gli ho creduto. Allora lui ha tirato fuori la festa a cui siamo andate noi due l'altra settimana.-
-Cos'è successo a quella festa?-si avvicina.
-Ho bevuto due vodke, il barista stava cercando di attaccar bottone, è arrivato Shawn e lo ha dileguato velocemente.-
-Il barista se la stava facendo sotto?-ridacchia.
-Sì.-sorrido anche io.-Shawn mi ha invitata a ballare ed è partito un lento.-mi fermo per l'urletto stridulo che la ragazza ha lanciato.-Mi ha chiesto perché continuavo a chiamarlo per cognome e allora l'ho chiamato per nome. Abbiamo ballato per un altro po e poi è arrivato Gilinsky.-nel sentire il suo nome Tina si rattrista.-Mi ha chiesto di ballare, io volevo dirgli che stavo ballando con Shawn, ma il ragazzo se n'era già andato. Poi ho bevuto e Shawn mi ha portato a casa, strappandomi dalle braccia di Jack.-
-Wow.-sussurra.
-Praticamente mi ha ricordato di quella sera, di come l'ho chiamato e che l'ho fatto solo perché ero brilla. Mentre mi parlava continuava ad avvicinarsi e mi ha baciato.-
-CHE?!-urla.-Com'è stato?-
-Odio ammetterlo, ma mi è piaciuto. È stato il mio primo vero bacio. Non come i baci a stampo che ho dato.-
-E lui?-
-Non sai baciare. Sei solo una ragazzina.-ripeto le parole del ragazzo.
-Che stronzo!-dice indignata.
-E io l'ho mandato a quel paese.-
-Che stupido! Secondo me gli è piaciuto. I ragazzi fanno sempre così.-dice Tina.
-E tu che racconti?-chiedo alla mora.

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Sunshine-La Luce In Fondo Al Tunnel{S.M.}Where stories live. Discover now