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TAEHYUNG

Picchiettavo con le dita sul volante della macchina, tenendo gli occhi fissi su quella casa.

Appostato poco lontano da dove Iris era stata portata, aspettavo con ansia un qualsiasi segnale che fosse andato tutto per il meglio.

Erano dentro da ben sei minuti, e mi stavo cagando sotto.

Lara aveva insisito per partecipare e papà glielo aveva permesso, ponendola in prima fila all'attacco.

Dopo l'incidente con quel Robert avevo ricevuto una bella strigliata, ma nell'attimo dopo mi ha abbracciato forte, raccontando di come mi fossi preso cura di mia sorella.

Con lei ha voluto parlare in privato, ed io da bravo figlio quale sono, ero fuori dalla porta ad origliare.

Non sono riuscito a captare molto, ma a quanto pare aveva ricevuto il mio stesso trattamento.

Il braccio le faceva ancora male, ed ero intimorito di un peggioramento a causa dei bruschi movimenti che un combattimento prevedeva.

Avevo sentito una decina di spari, avevo per il conto, l'unica cosa che facevo era pregare che nessuno di questi appartenesse a quei tre lì dentro.

Mio padre era stato categorico, dovevo rimanere in macchina.

Ero bravo a guidare, e se c'è ne fosse stato bisogno, avrei dovuto dare gas e correre come solo Taehyng sa fare.

Mi sistemai meglio sul sedile, e sporsi la testa per captare qualche figura che usciva dal cancello.

Nessuno in vista, e nel frattempo il silenzio aleggiava in mezzo a quella radura al buio.

Non mi sentivo tranquillo, c'era qualcosa che non mi quadrava.

Era stato tutto troppo facile, inoltre era come se non ci fossero guardie o protezioni alla casa stessa.

Non ci feci molto caso, e sbuffai poggiando la testa sul poggiatesta.

<01, alfa 01> afferrai la radio quando sentii chiamare il mio nome in codice.

Io ero 01, in quando ero primogenito della dinastia, seguiva Axel, con il codice 02, e via dicendo.

<Qui alfa 01 al rapporto> pronunciai, e attesi la risposta.

<Aggiornamenti?> Domandò la voce di mio padre.

<Ancora nulla> risposi solamente.

Sapevo che Axel era attaccato al walkie talkie, l'ultima cosa che volevo era fargli venire un infarto.

Non avevo mai visto la sua faccia sbiancare il quel modo.

Quando Lara è e venuta da noi nel panico più totale, gridando che Iris non si trovava da nessuna parte, ho davvero avuto paura che il suo cuore di fosse fermato.

Ma ho avuto ancora più paura per chi si sarebbe scontrato con la sua furia.

Ci siamo messi subito all'opera, rintracciando l'auto che é fuggita dal vialetto.

Sentii la rabbia annodarsi nel cervello.

C'è l'hanno presa da sotto il naso.

L'importante era recuperarla e fuggire al più presto da questo posto.

Mi guardavano costantemente intorno con la paura che lo Slenderman potesse sbucare dall'albero accanto alla mia macchina.

Rabbrividii, e mi concentrai sul walkie talkie.

<Va bene> la conversione si concluse così.

Chiusi gli occhi e respirai a fondo, tenendo a bada l'impulso si aprire la portiera e fiondarmi all'interno della casa.

THE WEM Onde as histórias ganham vida. Descobre agora