Forse era una persona ancora più vicino a lei.

<Leo?> Domandai esitante.

Fece una faccia schifata, scuotendo la testa velocemente.

<Dio, no!> Esclamò.

Annuii.

L'unico rimasto era Axel.

Sentii una fitta al petto al pensiero di loro due insieme.

Le loro bocche attaccate mentre..

Scossi la testa.

Se volevano stare insieme io non avevo diritto di intromettermi.

E poi con Axel io non avevo niente a che fare.

Non siamo fidanzati e neanche amici.

Deglutii.

<Axel?> Domandai.

Lara corruccio le labbra, prima di ridere sotto voce.

<Ma ti pare?! E poi quello é tuo> disse sorridendo ammicante.

Scossi la testa, tentando di nascondere l'imbarazzo.

So che era sbagliato sentirmi in questo modo, ma ero sollevata nel sapere che i due non avevano fatto niente.

Tuo.

Mio?

Axel era mio?

Ma in che senso?

Axel non mi apparteneva.

E non lo avrebbe mai fatto, come io non sarei appartenuta a lui.

Eravamo due mondi separati, e così sarebbe rimasto.

Mi svegliai dai miei pensieri, rivolgendomi di nuovo a Lara.

Scrollai le spalle, alzando le mani in segno di resa.

<Non lo so> dissi, attendendo che lei svuotasse il sacco.

Sussurrò un nome, ma non riuscii a capirlo, quindi mi sporsi di più, chiedendo di ripetere.

Lara sospiro prima di sussurrare di nuovo il nome.

Scossi la testa, assumendo una faccia confusa, non capendo cosa mi stesse dicendo.

<Aron> gridò d'un tratto.

Sentimmo un frusciare di vestiti.

Ci voltammo ad occhi spalancati verso i due addormentati.

Leo si stava muovendo nel sonno.

Rimanemmo immobili mentre osservavamo come si girava dall'altro lato prima di rimettersi a dormire tranquillamente.

T era rimasto immobile.

Tornai di nuovo verso la ragazza.

<Aron? Vuoi dire quello con cui hai ballato la sera della cena?> Domandai.

Lei annuì.

La mia bocca si aprì in un sorriso a 32 denti.

Finalmente aveva capito chi le voleva bene veramente.

<Oddio! Sono felicissima! Ed ora? Vi state frequentando?> Domandai euforica mettendomi più comoda sulla sedia.

Lara mi gettò uno sguardo stranita.

Fece l'ennesimo sospiro.

Si voltò dall'altra parte, assumendo un espressione quasi addolorata.

<Ecco, ci siamo baciati, ma adesso sono ancora più confusa, per questo ho voluto parlartene> confessò.

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