Diamond 41

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Mi girai verso Charles e Luke, che restarono in silenzio per tutto il tempo. <Anche voi sostenete questa idea folle?> chiesi.

<Quando agiremo?> chiese Luke, avvicinandosi e mostrando disponibilità ad eseguire qualsiasi compito. <Quando sarà il momento di agire?> domandò nuovamente lo psichiatra, voltandosi, assieme a Luke, verso Charles.

<Immediatamente. Ora scriverò le parole che dovrai dire, le imparerai a memoria e le ripeterai.> dichiarò Charles. Sentii la pelle bruciare sotto gli occhi dello psichiatra, scrutata nell'anima, analizzata senza pietà.

Avvertii la sua presenza avvolgente, il profumo penetrante di narciso che si diffuse nell'intera stanza, e l'onnipotenza che riuscii a imporre con il solo fatto di restare in piedi, in silenzio, sicuro di sé.

Lui rappresentava una sfida per me, un mezzo per dimostrare a quella Mademoiselle che si sbagliava, che io potevo farcela, che possedevo un fascino anche superiore al suo, tanto seducente da riuscire a ingannare un uomo come lui.

Inizialmente mi sembrava insignificante, un uomo che mi aveva assistito nel suo ruolo professionale, aiutandomi a riconciliarmi con la vecchia Diamond.

Inizialmente mi sembrava soltanto un personaggio secondario nella trama della mia vita, una presenza senza particolare rilievo il cui unico compito era ascoltarmi e fornirmi una cura, simile a un qualsiasi altro psichiatra.

Prima per me era solo uno psichiatra, ora è lo psichiatra.

Riuscivo a percepire la sua aura ardente accanto a me.

Riuscivo a fiutare la sua presenza - quella maledetta fragranza di narciso mi seguiva ovunque -  a percepire la sua imponenza.

Riuscivo ad avvertire l'aura di mistero, di venerazione e di peccato che lo circondava ovunque andasse. La grandiosità che riusciva a esercitare su chiunque gli stesse dinanzi, o meglio, al di sotto di lui, e nel suo caso, tutti erano tali.

Charles mi consegnò un pezzo di carta scritto e mi ordinò di leggerlo ad alta voce, intimandomi contemporaneamente ad allontanarmi e a non mostrare alcuna paura. Un sentimento che lo psichiatra poteva fiutare a chilometri di distanza, come un felino che ha appena individuato la sua preda, un leone e la sua gazzella, un orso e il suo pesce, un serpente e il suo topo, così come lui e me.

<Ho trovato il König. Ricordo che mi hai dato una settimana di tempo per consegnartelo, eccoti accontentato. Avevi ragione su tutto ciò che mi avevi detto: lui mi protegge, mi ama. È stato facile conquistarlo, farlo stare al mio fianco, piegarlo ai miei desideri. Lo condurrò nel luogo che mi indicherai, ma deve essere un posto discreto, che non desti sospetti, altrimenti tutto il mio sforzo andrà in fumo. E dopo questo, non voglio più avere a che fare con te. E Luke sarà libero da ogni minaccia.> lessi ad alta voce, poi mi voltai verso Charles. <E se le cose non dovessero andare come pianificato? E se dimostrerà di essere più forte di quanto pensiamo?> stiamo giocando a carte scoperte; lui ha il controllo su ogni cosa: la località, il tempo, su di me e su Luke. Stanno per consegnare a Peter lo scettro che ha desiderato fin dall'inizio.

<Come ho già precisato: segui attentamente le istruzioni che ti abbiamo appena fornito, e tutto procederà secondo i piani.> un brivido scese lungo la mia schiena nel momento stesso in cui sentii la sua voce. Mi voltai verso di lui, cercando di emanare sicurezza di fronte a un uomo che, nelle ultime ore, mostrò a tutti la sua brutalità e crudeltà senza esitazione. Capace di pianificare la vendetta più inumana e spietata, senza alcuna traccia di pentimento.

<Lo spero... Per voi.> conclusi, uscendo dalla stanza e dirigendomi fuori in giardino. Camminai attraverso quel paradiso terrestre, riflettendo su quanto appena accaduto, cercando di mettere in ordine i miei pensieri e gli avvenimenti passati.

D'ora in poi, avrei guardato lo psichiatra n. 7 con occhi diversi: un uomo assetato di sangue, bramoso di vendetta e feroce verso chiunque osasse opporsi.

La sua brutalità superava persino quella del König. Non era solo una questione di potere, la sua crudeltà era radicata nel suo stesso animo.

Era un uomo che esigeva, che se dava richiedeva il giusto compenso, un uomo che non si sarebbe mai inginocchiato di fronte a nessuno, nemmeno di fronte al König.

Quel giorno in discoteca mi aiutò, e ora era giunto il momento di ricambiare con la stessa moneta, un favore per un favore. Proprio come aveva donato un nuovo significato alla mia vita, spingendomi a mettere da parte la mia promessa legata ad Eros Knight e a mio padre, risvegliando la vecchia Diamond, la bambina innocente e ignara dei problemi che l'attendevano, ora era lui a chiedere, anzi, a ordinare la restituzione del favore.

Niente è gratuito, ogni cosa ha un prezzo da pagare, e il mio costo era la mia coscienza. Dovevo sacrificare i miei principi e sottomettermi al suo volere.

Luke, nonostante facesse il duro, era affettuoso.
L'avvocato Charles Gherak, nonostante fosse il König, era più comprensivo.
Invece lo psichiatra n. 7, nonostante si fosse presentato in segno d'amicizia, era feroce. Una bestia.

Tutti e tre facevano parte della stessa mafia, con uno di loro addirittura capo, ma erano differenti tra loro, sia nelle parole che nei fatti, oltre che nella personalità.

Ognuno aveva il proprio approccio alle situazioni: uno con devozione e dolcezza, un altro con accettazione e parole, e un terzo con fatti e peccato.

Luke vedeva Charles come un padre.
Lo psichiatra lo considerava un amico.
Entrambi erano collegati dall'avvocato.

Non potevano essere paragonati perché ognuno di loro possedeva sia una qualità positiva che una negativa, bilanciandosi reciprocamente.
Tranne uno: lo psichiatra n. 7.

Lui era il caos, un caos perfetto.
O, come dicono i brasiliani:

O caos perfeito.

Nonostante al di fuori indossasse una corazza indistruttibile, nonostante sembrasse detentore delle proprie emozioni, padrone del proprio controllo, possessore di un potere assoluto, capace di dominare ogni situazione come se fosse un dio sceso dall'Olimpo per piegare al suo volere ogni creatura e decidere il destino di chiunque, lui nascondeva qualcosa di più profondo.

Questa sua freddezza, menefreghismo e crudeltà erano solo la corazza che nascondeva un passato tormentato, ne sono certa. E farò di tutto per scoprire cosa abbia vissuto, cosa lo abbia condotto a questo stato, a questa vita.

The PromiseWhere stories live. Discover now