31 Gabe

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Capitolo 31

Gabe

«Hii-hoo! Hii-hoo! Hii-hoo!»

Ho gli occhi aperti da un pezzo quando sento il raglio di Ciuchino.

La settimana che mi sono prefissato come tempo di permanenza a Greenlung è praticamente volata. Oggi tornerò di nuovo a casa, ma la situazione non mi spaventa più come prima perché Fiona verrà con me.

Ho fatto tutto ciò che potevo per far sì che le cose in fattoria siano a posto in nostra assenza: ho assunto una badante a Mary Lo e ho ingaggiato tre uomini che svolgeranno i lavori in fattoria, sotto la vigilanza di Seth.

Ho fatto installare diversi condizionatori in giro per la cascina ed entro un mese tutti i paesani di Greenlung potranno connettersi a Internet.

Tutto ciò per far sì che Fiona stia tranquilla con me a New York e che possa comunicare con Mary Lo e Seth ogni volta che vorrà.

Mi sto rendendo conto che le sto chiedendo tanto, che le costa un bel po' scegliermi tra le persone a cui vuole bene, ma dobbiamo stare insieme affinché la nostra storia funzioni.

«Hii-hoo! Hii-hoo! Hii-hoo!»

«Buongiorno», dichiara Fiona assonnata, venendo ad adagiare la testa sul mio petto sopra il quale lascia un soffice bacio prima di sbadigliare come una leonessa.

«Buongiorno», le scosto i capelli dalla fronte e la guardo. «Dormito bene?», le chiedo, anche se in realtà la domanda che vorrei porgerle è: «Sei pronta ad abbandonare tutto ciò che hai per andare via con un uomo che hai conosciuto meno di due mesi fa?»

«Insieme a te dormo sempre bene», mi dice e la sua risposta riesce a sgretolare un po' i miei dubbi.

Starà bene insieme a me.

«Ho fame», aggiunge alzandosi a sedere. La sua espressione è tesa, come lo è stata negli ultimi giorni.

È convinta che vuole venire via con me, tuttavia sento che non lo è al cento per cento. Una parte di lei vorrebbe restare a Greenlung, ma non voglio approfondire. Decido di essere egoista e di promettermi che non farò mai nulla che potrebbe portarla a pentirsi per avermi scelto.

«Hai sempre fame», trattengo la voglia di alzare gli occhi al cielo e la osservo muoversi per la stanza, intenta a vestirsi.

«Sei tu che mi rubi tutte le energie, e il cibo mi aiuta a recuperarle», mi accusa col sorriso sulle labbra.

Nudo come un verme, balzo giù dal letto e la raggiungo con poche falcate. La intrappolo tra le mie braccia e cammino in avanti finché la sua schiena non aderisce al muro.

«Ti piace farti rubare le energie da me», le rammento annusandole la pelle del collo e scendendo con le mani sul suo sedere.

«Mai detto il contrario. Ora smettila di assalirmi! Devo finire di sistemare la valigia». Eppure solleva una gamba e la passa intorno alla mia, mentre schiaccia il bacino contro il mio.

«Allora vai», la incito, strofinando la mia erezione tra le sue gambe e lasciandole un morso sul labbro inferiore, tempo in cui porto una mano sul suo seno e stringo.

«Ah...», geme chinando la testa per farsi aggredire dalle mie labbra avide. «Ora vado...», aggiunge con la voce spezzata dall'eccitazione, ma il suo corpo non è d'accordo con ciò che dice.

«Cazzo, il tuo profumo mi fa impa...»

«Ragazzi, siete svegli? Ho visto la luce accesa e... Oh, santo cielo!»

Francisca rinchiude in fretta la porta, dopo essere entrata nella stanza senza aver bussato.

Mi affloscio nelle spalle mentre Fiona si ricompone.

Nella vecchia fattoria, ia ia LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora