«I carcerati con cui "lavori" già non ti vogliono più?», ridacchio. 

Liam resta serio.

«Chi?», chiedo inarcando un sopracciglio con fare perplesso.

«Kyla», risponde lui, schiarendosi la gola. Finisce la birra e posa la bottiglia sul tavolo, assumendo una posizione composta.

«Che cazzo dici?», quasi salto dalla sedia per la sorpresa e Red solleva di nuovo la testa.

«Già...», sospira e si passa le mani sulla faccia. «Ha lasciato quello sfigato di suo marito perché l'ha tradita», punta lo sguardo sul pavimento. Il suo tono di voce ha assunto delle note spiacevoli perché, ancora una volta, Kyla è stata vittima di tradimento da parte di chi invece avrebbe dovuto amarla.

«Perché diamine non me l'hai detto prima?»

«Non lo so... Forse perché non è nulla di importante», scrolla una spalla e mi guarda, la sua faccia è una maschera di colpevolezza.

Ridacchio. «Non è nulla di importante? Ma se le muori ancora dietro, coglione!»

«Così come tu muori dietro alla bella campagnola?», ribatte. 

«Non stiamo parlando di me e Fiona».

«Non ho fatto il suo nome», sorride sotto ai baffi che non ha.

«Ma va' a cagare!», gli scaravento contro un fazzoletto accartocciato. «E comunque non è bella. È solo...», le lancio un'occhiata e scopro che ha allungato le gambe nel grembo di quel Richard, «stronza», sussurro stringendo una mano a pugno.

I nostri occhi si incontrano per una frazione di secondo e non so decifrare lo sguardo che mi rivolge.

È compiaciuto? Malvagio? Seducente?

Oh, al diavolo, chi se ne frega!

«Dovresti frequentare un corso per i serpenti», dico tornando a concentrarmi sul mio amico.

Fiona può andare a farsi fottere insieme al suo sguardo e al suo amico.

«Eh?!» Liam mi guarda come se gli avessi appena proposto di fare uno striptease sulla base di una canzone di Hannah Montana.

Sono cresciuto con tre sorelle femmine, sfortunatamente so perfettamente chi sia la cantante in questione. Devo ammettere che la preferisco di più nella versione adulta.

«Così imparerai a strisciare a dovere ai piedi di Kyla», spiego.

«È diventata ancora più bella», sorride malinconico. È innamorato perso.

«Le hai parlato?»

Scuote la testa. «Ha parlato con mio padre. Noi ci siamo incontrati per pochi attimi in corridoio. Avrei voluto essere in grado di articolare una frase di senso compiuto, ma la sua presenza mi aveva spiazzato e sono rimasto immobile, a guardarla mentre spariva dietro le porte dell'ascensore».

«Neanche lei ti ha detto niente? Insomma, ci sono parecchi studi legali a New York. Se si è rivolto al vostro un motivo ci sarà», osservo.

«No. Si è limitata a fissarmi come se avesse avuto davanti un mostro. Ma, d'altronde, merito tutto il suo disprezzo, no? Sono stato una testa di cazzo e dovrò pagarne le conseguenze per il resto della mia vita», dice amareggiato, alzandosi in piedi. «Dove dicevi che è il bagno?»

Non attende una mia risposta poiché si allontana di corsa, probabilmente per non farmi vedere la sua debolezza.

Ha sbagliato, è vero, ma sono passati sei anni da allora e mi auguro che trovi il modo di riavvicinarsi a Kyla. Di dimostrarle che può essere migliore di quello che è stato.

Nella vecchia fattoria, ia ia LoveWhere stories live. Discover now