✨BONUS CHAPTER✨

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Stelle, non pensavo di poter riscrivere mai dei protagonisti di FDN e le loro avventure, ma eccomi qui con un capitolo bonus che mi avete richiesto da quando ho pubblicato l'ultimo (💔) quindi ho voluto farvi un regalino per tutte le cose belle che mi avete scritto e regalato anche voi.

Ci tenevo a dire che questo capitolo non farà parte della storia, terminata come sapete, ma è solo un "plus" per farvi capire meglio come sono andate le cose...

Seguitemi su ig: bia.clay_autrice e tik tok: biaclay_autrice <3 ci vediamo presto con DH🫶🏻

buona lettura🫶🏻








Non ricordo chi mi disse che la lontananza corporea non si sente nemmeno, fra due persone le cui anime saranno sempre unite.

Sto iniziando pian piano a pensare che questa frase, che mi sono ripetuta in testa in questi ultimi due mesi, non è poi del tutto così vera.

La lontananza resterà sempre lontananza, e a me stanno già venendo i conati al pensiero di non vederlo per tre settimane di fila.

Tre settimane in cui so già che il mio vuoto, non lo riempirà nessuno dei presenti.

Tengo le mani incrociate al petto, stringendo il maglione che indosso che mi sta facendo sudare i palmi delle mani, mentre osservo Adriel abbracciare o meglio, essere abbracciato singolarmente da ogni nostro amico.

Liam gli dà due pacche sulle spalle, gli scompiglia i capelli in modo poco delicato e gli sussurra qualcosa all'orecchio, che gli provoca un ghigno.

Kevin lo fissa di sottocchio, truce, e tutti aspettiamo che accada qualcosa. Un abbraccio, una spallata, qualcosa di significativo.

«Piantala Kevin, non faremo quella cosa con le mani» sbuffa il moro, stringendo nelle dita il borsone che lo accompagnerà in questo viaggio, e che io stessa gli ho preparato.

«Sul serio, Adriel? Parti per tre settimane e non vuoi fare il nostro cazzo di motto?» Kevin si impunta come un bambino, e devo premere le labbra fra di loro per non scoppiare a ridere quando Adriel sbuffa e gli porge una mano, compiendo una serie di movimenti di cui non capisco niente.

È il turno di Clarissa, e li osservo rimanere immobili l'uno davanti all'altro, senza dire nulla.

Adriel non mi ha ancora guardata, e so benissimo il perché.

"Non ci saluteremo troppo, così non sembrerà tanto dura"
Ci eravamo detti ieri, quando Jane ha permesso che lui dormisse da me per l'ultima notte.

La stessa notte che sapevo che avrei sognato per le prossime tre settimane.

«Non ti ubriacare troppo e tieni la testa apposto» la avverte Clarissa, e a me scappa un tenero sorriso.

«Altro, madre?» solleva un sopracciglio.

«Si» e in meno di un secondo, la bionda gli sta attaccata al busto mentre Adriel passa una mano sulla sua schiena, andandola a posare sulla sua spalla.

Si abbracciano, ed io inizio a vedere sfocata l'immagine di loro due.

«Scott stai piangendo?» sobbalzo al suono della voce di Judit, proveniente dalle nostre spalle.

La rossa è comodamente seduta, con una felpa enorme addosso e un pacco di patatine più grande di lei.

Non ho nemmeno idea di dove le abbia prese, qui in aeroporto.

Fiori Di NarcisoWhere stories live. Discover now