Il vento mi si appiccica alla pelle, così come i capelli.
Continuo a correre senza sosta, accorgendomi del ritardo spasmodico in cui mi trovo.Non mi ero mai resa conto di quanto i corridoi di questa clinica siano lunghi e scivolosi.
Tiro un sospiro di sollievo quando intercetto lo studio di Amanda con lo sguardo, ma nel modo di raggiungerlo per poco non mi schiaccio con il naso a terra.
Spalanco la porta, con il fiatone.-Lo so, sono in ritardo, è che per strada... mi credi se ti dico che un'alce stava attraversando la strada? Giuro è incredibile che-
-Alhena- mi richiama Amanda, costringendomi ad alzare lo sguardo.
Sono piegata sulle ginocchia per riprendere fiato.Amanda non è sola.
Due spalle larghe e alte, coperte da un giubbotto di pelle nera, una rasatura laterale e dei tatuaggi che sgorgano dalle mani l'affiancano.Raddrizzo la schiena, balzando sul posto.
-Joyd?- sibilo.
-Questo ragazzo è venuto a cercarti- tossicchia Amanda, mentre Joyd mi guarda dall'alto.
-Che cosa..- farnetico confusa mentre lui si avvicina.Ghiaccio sul posto.
Mi ha sempre messo una certa soggezione la sua presenza, non sono molto tranquilla quando c'è lui nei paraggi.-Dobbiamo parlare, principessa-
Dopo dieci minuti, mi ritrovo a seguire le sue spalle larghe fuori dalla clinica.
-Che ci fai qui- il mio tono scurrile e freddo lo fa fermare per affiancarsi a me.
-Fai terapia?- alza un sopracciglio.
-Ti ho fatto una domanda-
-Stasera c'è un incontro-
-Cosa? Il Nalox non ha chiuso? Non capisco..- balbetto fra me e me, mentre l'aria fresca mi colpisce il viso.
-Da quanto sei allo scuro di tutto?- sospira.
-Dove stiamo andando?-
-Ti accompagno a scuola, no?- ghigna soddisfatto, aggirando una BMW bianca spumeggiante.
-Te lo scordi- pianto i piedi a terra, guardandolo truce.
-La tua Brithney è posteggiata vicino casa, ti farebbe comodo un passaggio- apre la portiera.-Si, ma non ho intenzione di...fermo! Come fai a sapere che la mia Jeep si chiama Brithney?- lo punto con un dito, mentre tengo gli occhi sgranati.
-So tante cose di te, ti spiego come se sali in auto-.Assottiglio lo sguardo scettica.
Non è molto sicuro salire sull'auto di un ragazzo che conosco a malapena, la cui cattiva fama è conosciuta ovunque.Apro la portiera borbottando frasi sconnesse fra me e me.
-Ho già visto questa scena... in un film horror- sbatto con forza la portiera, poi mi volto verso di lui seria.
-Parla- lo intimo, mentre accende il motore e sfreccia via.-Vorrai sapere perché so così tante cose di te- inizia.
-Che occhio di falce!-
-Ti tengo d'occhio da un po', Alhena Katelin Miller-
Balzo sul sedile.
-Mi spii? Perché?- la mia voce è ridotta a un tremolio sfuggente.
-Fa girare il cricetino- sbuffa tirando fuori un pacchetto di sigarette.
-Adriel?- il fiato si mozza.Aspetto che tira fuori anche l'accendino e porta la sigaretta alla bocca, per continuare a parlare.
-Che vuoi da lui?-
-Non sai tante cose sul suo conto..-
-Se parlassi le saprei-
-Io e Adriel eravamo un gruppo- inizia, tamburellando le dita tatuate sul cambio.
-Cosa? Non vi siete sempre odiati?- scuoto la testa incredula.
-No- sospira.
-Quando ci siamo conosciuti lui era già entrato al Nalox... lui mi ha raccomandato per farmi entrare-
Schiudo le labbra pensierosa.Mi chiedo solo da quanto Adriel sia in quel giro..
-Da quando aveva quattordici anni- risponde Joyd, leggendomi nel pensiero.
-Ha raccomandato sia me che Mike- la sua mascella si tende.
-Continua-
-Lui ha da subito avuto successo, Mike gli stava attaccato al culo perché voleva diventare come lui, mentre io... mi sono dato alla droga per migliorare la prestazione- storce il viso in una smorfia.
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Fiori Di Narciso
Teen Fiction"La verità è che ciò che vive in me, la parte malata, disumana, crudele, non svanirà mai. Non sarò mai libero, ma con lei potrei almeno fingere di esserlo, almeno per poco. Almeno fino a quando di noi non rimarrà solo un numero, agli umani sconosciu...