Capitolo 38

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-Lorenzo

Brittany alzò un sopracciglio confusa. 
Alzai le mani in segno di difesa. “E’ tutto quello che è. E’ arrabbiata perché non sarà mai niente se non una distrazione per avviare una missione. E’ ancora arrabbiata al fatto che l’ho presa in giro per prendere il pacchetto.” Alzai gli occhi al cielo ricordando quanto fosse idiota. 
Brittany mi fissò per un po’, ricambiai lo sguardo severo facendole capire che quello che avevo detto era la verità. 
Fece il broncio pensando a tutto quello che avevo detto per poi annuire. “Ok.” Si inumidì le labbra, fissando i miei occhi supplichevoli. “Ti credo.”
Non riuscii a non sorridere. “Grazie.”
Rise. “Prego?”
Sorrisi camminando verso di lei. “Sei così carina quando ti arrabbi però.” Agitai le mie sopracciglia facendola ridere. 
“Sei così sfigato.”
“Nah,” Scossi la testa. “Sono troppo forte per esserlo.”
Inclinò la testa da un lato, sorridendo. “Hai davvero appena detto ‘forte’?”
Annuii, allargando le braccio. “Eh sì. Ti crea qualche problema, amore?”
Annuì sorridendo prima di aggrottare la fronte facendo scomparire quel sorriso dalle sue labbra. 
“Che succede?” 
“Mi hai chiamato amore.” 
Aggrottai le sopracciglia. “Quindi? Ti chiamo sempre in quel modo. Sei la mia ragazza.”
Scosse la testa. “Non è più lo stesso.” 
“Cosa intendi dire?”
“Hai chiamato in quel modo anche Kayla …” 

Aprii la bocca per negarlo ma poi realizzai che si stava riferendo alla discussione che avevo avuto con Kayla poco prima. 
“Piccola, l’ho detto solo per provocarla. Non era in senso affettivo o altro.”
Brittany ci pensò un attimo prima di far uscire dalle sue labbra un “ooooooooh” il quale mi fece ridere. 
Avvolsi le mie braccia intorno a lei, spingendola contro il mi o petto. “Sei così carina.”
Scosse la testa, avvolgendo le braccia intorno alla mia vita. “Non sono di certo carina.”
Annuii. “Sì che lo sei.”
“No.” Disse, enfatizzando sulla ‘n’. 
“Sì.”
Fece il broncio. “Non voglio essere carina.”
Il divertimento sul mio volto. “E allora cosa vuoi essere?”
Fece finta di pensarci prima di sorriso a trentadue denti. “Voglio essere seducente.”
Mi inumidii le labbra ridendo. “Credimi piccola, sei la cosa più seducente.” Feci un mezzo sorriso, avvicinandomi prima di catturare il suo labbro inferiore fra i miei denti. Mordicchiandolo gentilmente prima di baciare tutte le sue labbra. 

Un gemito che uscì dalle sue labbra mi fece afferrare i suoi fianchi. Mi eccitava. Ogni volta che ero con lei, non riuscivo a non perdere il controllo. 

Facendola indietreggiare contro il letto, le tolsi la maglietta per poi tirarla contro il pavimento e riattaccare le mie labbra contro le sue.

Questa volta, non avrei finito lì. Decisi di fare un ulteriore passo avanti. 

Facendola distendere, mi posizionai sopra di lei cercando di farla sentire a suo agio lasciando le mie mani accarezzare i lati del suo corpo. Sfiorai ogni centimetro desiderando solo di potere esplorare tutti quei centimetri con i miei stessi occhi avari. 

Facendo scendere le mie labbra dalle sue fino al suo collo, iniziai a succhiare leggermente prima di scivolare giù fino al suo petto dove lasciai infiniti baci umidi, i quali la fecero gemere senza controllo. 
Facendo scivolare le mani dietro la sua schiena, cercai il gancio del suo reggiseno. Lo sganciai, le bretelle si rilassarono sulle sue spalle. 
Togliendo le mani, la guardai i suoi occhi assicurandomi che stesse bene. Quando si morse il labbro annuendo, premetti le mie labbra contro le sue sussurrando parole di incoraggiamento. “Sei bellissima.” Mormorai prima di far scivolare le bretelle del reggiseno lungo le sue braccia, rilevando il suo petto. 

Mi morsi il labbro, non riuscendo più a controllarmi. Mi chinai e posizionai le mie labbra avidamente su uno dei suoi capezzoli. La schiena di Brittany si inarcò e un gemito fuoriuscì dalle sue invitanti labbra. 
Massaggiai l’altro petto, desiderando nient’altro se non di darle piacere. E realizzai che stavo facendo un buon lavoro non appena sentii le sue grida urlare il mio nome. 

“Lorenzo …” Sussurrò. 
Togliendomi, diedi la stessa attenzione all’altro petto.

Rigirandoci, Brittany rimosse la mia testa dal suo petto, posizionandosi in mezzo alle mie gambe. 
Mi morsi il labbro inferiore, le mie mani afferrarono istintivamente i suoi fianchi. “Montami, piccola.” Gemetti.
Non ci penso un secondo che iniziò a strusciare i suoi fianchi contro i miei. Buttai la testa indietro dal piacere. 
“Gesù Cristo,” Mormorai guardando Brittany andare più veloce, il suo petto si muoveva a ritmo. Tutto questo, mi diede un erezione. 
Facendo una rotazione con i suoi fianchi, gemetti sentendo il suo corpo sopra di me. 

Poco dopo, iniziò a respirare con difficoltà e realizzai che stava per arrivare il suo momento. 
“Vuoi che stia io sopra così posso finire?” Sussurrai. 
Brittany, tuttavia, scosse la testa chinandosi e premendo le sue labbra contro le mie. 
Gemetti. Amavo quando la ragazza sapeva cosa voleva e Brittany che si strusciava contro me con tanta voglia. Mi sentii venire. 
“Cazzo piccola, un po’ più veloce. Ci siamo quasi.” Sussurrai. 
Annuendo, Brittany iniziò ad ansimare contro il mio collo mentre continuò a muoversi contro il mio cavallo, i suoi diti stringevano le mie spalle. 

“Brittany,” Ansimai, c’eravamo quasi. Potevo sentirlo. 
“Lorenzo …” Sussurrò Brittany. “Oh … mio … Dio …” Strillò nel momento in cui raggiunse l’orgasmo, quasi nello stesso tempo in cui lo raggiunsi io. Il suo corpo cadde sopra il mio, sorpresa e fiera di quello che aveva appena fatto. 

Rotolando, mi posizionai sopra di lei. Tolsi i capelli dalla sua faccia. “Sei stata fantastica, piccola…” Catturai le sue labbra in un bacio. “Davvero, davvero, fantastica.” Le diedi un altro bacio prima di distendermi accanto a lei. 

Danger {Crookids}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora