Capitolo 11

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Non avevo più scelta perché mentre stavo prendendo la mia decisione,

Lorenzo aprì la mia portiera e aspettò che scendessi. Scendendo chiusi la porta dietro di me, affiancandomi a lui.

Aprii la bocca per dire qualcosa nello stesso momento in cui lui mi sovrastò.

“Seguimi,” Annuì la testa verso il grande magazzino.

Annuii senza aggiungere una parola seguendolo.

Aprendo la porta, Lorenzo entrò e tenne la porta aperta per me aspettando che entrassi, per poi chiuderla silenziosamente dietro di noi.

Quando si era allungato verso la mia direzione per chiudere la porta, avevo notato che la sua mascella si era rilassata ed era più tranquillo.

Aggrottai le sopracciglia. Come poteva qualcuno passare dall’essere ok, all’essere arrabbiato, all’essere rilassato in meno di un ora?

“Hai intenzione di venire o no?” Ritornai alla realtà voltandomi verso Lorenzo il quale era dall’altra parte dell’edificio.

Guardando intorno, iniziai a camminare lentamente senza dire una parola.

Le pareti presentavano delle crepe, un po’ di scellini per terra mi fecero chiedere che diavolo era successo in questo magazzino.

“Che è successo qui?”

Lorenzo non si girò nemmeno e continuò a camminare.

Per un momento pensai che mi stesse ignorando ed ero decisa a ripetere la domanda quando si fermò fuori dal magazzino

(dopo aver sorpassato le porti posteriori.) Infilò le mani nelle tasche dei suoi jeans con il volto rivolto verso il cielo.

Spostai gli occhi da lui a quello che stava fissando e immediatamente spalancai gli occhi rimanendo a bocca aperta.

Stavamo sulla cima di una collina, il cielo era di un colore rosa, arancione, giallo e viola. Le nuvole si spostavano lentamente, il sole sopra le nostre teste.

Potevi vedere metà città da quassù. Era assolutamente bellissimo.

“E’ carino, uh?” Chiese gentilmente.

Non mi azzardati a distogliere lo sguardo dallo splendido paesaggio di fronte a me.

“Già,” Replicati, senza fiato. “E’ bellissimo.”

Dissi buttando fuori tutta l’aria che avevo nei polmoni, realizzando la bellezza della natura. “Non ho mai visto niente simile a questo.”

Annuì comprendendomi.

“Come hai trovato questo posto? Se posso saperlo …”

Finalmente distolsi lo sguardo dal cielo per guardare Justin.

Rimase in bilico, la sua postura era perfetta.

“Dopo che questo posto è stato quasi bruciato--” “-- Credo di essere venuto qui a controllare e quando sono arrivato qui, ho visto questo --”

Annuì verso il cielo. “E immediatamente mi sono innamorato.” Girò la testa per guardarmi, un’espressione solenne sul suo volto.

Portai una ciocca di capelli dietro l’orecchio. “E’ carino. Magari avessi anche io un posto come questo.” Ammisi con il naso per aria.

Ti dava una sensazione di pace, come se niente e nessuno potesse toccarti. Come quando puoi stare da sola senza preoccuparti di niente.

Ti senti senza preoccupazione … Ti senti .. Viva.

Danger {Crookids}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora